martedì, Novembre 11, 2025
Unione europea

Pesca nel Baltico e PAC post-2027: le decisioni UE

Il Consiglio Agricoltura e Pesca dell’Unione Europea, riunitosi il 27 e 28 ottobre 2025, ha raggiunto un accordo sulle nuove opportunità di pesca per il Mar Baltico nel 2026 e ha avviato un confronto politico sulla futura struttura della Politica Agricola Comune dopo il 2027.

I ministri hanno definito i Totali Ammissibili di Cattura (TAC) e le quote nazionali per le specie più significative della regione, tra cui aringa, spratto, merluzzo, salmone e sogliola. L’intesa mira a garantire la sostenibilità a lungo termine degli stock ittici e, allo stesso tempo, la continuità economica delle comunità di pescatori.

Il ministro danese dell’Agricoltura e della Pesca, Jacob Jensen, ha sottolineato come l’accordo rappresenti un equilibrio tra tutela degli ecosistemi marini, gestione responsabile delle risorse e preservazione dell’economia locale. Il Mar Baltico, infatti, è un’area fragile, caratterizzata da problemi ambientali come perdita di biodiversità, impatti dei cambiamenti climatici, inquinamento e conseguenze di un passato di pesca intensiva.

Tra gli interventi più rilevanti spiccano l’aumento del 45% delle possibilità di pesca per lo spratto, l’incremento delle catture per l’aringa del Baltico centrale e misure restrittive per le popolazioni più vulnerabili. Per l’aringa del Golfo di Riga si prevede una riduzione del 17%, mentre l’aringa del Golfo di Botnia, il cui stock ha toccato uno dei livelli più bassi mai registrati, subirà un taglio del 40% accompagnato da un periodo di chiusura della pesca durante la stagione riproduttiva. Per il salmone, le catture aumentano leggermente nel Golfo di Finlandia, mentre vengono ridotte nel bacino principale del Baltico.

La situazione del merluzzo resta particolarmente critica. Entrambe le popolazioni, orientale e occidentale, versano in condizioni di forte depauperamento. Per questo motivo, anche nel 2026 saranno consentite esclusivamente catture accidentali, con il divieto totale di pesca ricreativa. Per la sogliola, invece, la riduzione stabilita sarà contenuta, pari al 3%.

L’Unione Europea ribadisce che la gestione delle risorse del Baltico deve seguire un approccio di lungo periodo, basato sulle indicazioni scientifiche dell’International Council for the Exploration of the Sea (ICES), sull’equilibrio tra sostenibilità ambientale ed esigenze economiche, e sul quadro della Politica Comune della Pesca.

Nella sessione dedicata all’agricoltura, i ministri hanno discusso la “green architecture” proposta per la PAC post-2027. Molti Stati membri hanno richiesto maggiore flessibilità nell’applicazione delle misure ambientali, evitando vincoli troppo rigidi e sottolineando la necessità di sostenere gli agricoltori nella transizione ecologica senza aggravare la burocrazia. L’Austria, a nome di 17 delegazioni, ha presentato una dichiarazione congiunta che chiede una PAC più semplificata, capace di adattarsi alle diverse realtà agricole dell’Unione.

È stato inoltre affrontato il tema dell’integrazione progressiva dei prodotti agricoli ucraini nel mercato europeo. I ministri hanno espresso solidarietà a Kiev, evidenziando al contempo la necessità di bilanciare le importazioni per evitare difficoltà ai produttori europei più esposti alla concorrenza. La questione sarà approfondita nel prossimo Consiglio.

Autore

Hide picture