Lepini Green Community, un modello di sostenibilità
Dal PNRR ai racconti del territorio: la comunità lepina unisce innovazione, cultura e tradizione
Gestione integrata delle risorse naturali, energia da fonti rinnovabili, turismo responsabile e valorizzazione dei saperi locali: sono i pilastri della Lepini Green Community, un progetto che rappresenta oggi uno dei modelli più avanzati di sostenibilità in Italia.
Finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con 2 milioni di euro, cui si aggiungono 400 mila euro stanziati dalla Regione Lazio, la comunità lepina coinvolge dodici comuni – da Cori a Sezze, da Maenza a Roccagorga, fino a Priverno, Sonnino e Roccasecca dei Volsci – e si articola in trenta progetti distribuiti su otto ambiti strategici. Un impegno collettivo che unisce amministrazioni, imprese, associazioni e cittadini in un percorso condiviso verso uno sviluppo più verde e inclusivo.
«La Lepini Green Community è l’unica realtà in Italia a coprire quasi tutti gli ambiti previsti dalla strategia nazionale delle Green Communities – spiega Paolo Frullini, coordinatore dell’iniziativa –. Il nostro obiettivo è costruire un modello replicabile di gestione sostenibile, capace di coniugare economia locale, tutela ambientale e innovazione sociale».
Il progetto nasce per promuovere una visione integrata del territorio: dalla gestione certificata del patrimonio agroforestale e idrico, alla produzione di energia pulita, fino alla creazione di una rete di aziende agricole sostenibili e a basso impatto ambientale. Grande attenzione è rivolta all’economia circolare e alla mobilità verde, con interventi mirati a ridurre gli sprechi, ottimizzare i consumi e valorizzare le risorse locali.
A dare voce e volto a questa realtà è anche il documentario “Lepini, un territorio da tramandare”, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2025, con Massimiliano Ossini nel ruolo di Cicerone attraverso i paesi dei Monti Lepini. Il docufilm racconta le storie di chi ha scelto di restare, innovare e portare avanti i mestieri della tradizione, costruendo un futuro possibile proprio nei luoghi d’origine.


«Attraverso le testimonianze di agricoltori, artigiani, chef e imprenditori – spiega il commissario della XIII Comunità Montana Lepini-Ausoni, Luigi Di Palma – il documentario mette in luce la determinazione e la passione che animano le nostre comunità, veri motori del cambiamento».
Nel racconto scorrono volti e luoghi simbolo: il maestro liutaio Marco Castegini e il prosciuttificio Reggiani di Bassiano, la gelateria Klada di Sezze, l’azienda femminile Allestimenti Artigiani Aerei di Roccagorga, la scuola di ricamo Il Tempo nelle mani, e ancora il Vivaio Aumenta di Priverno, l’azienda vinicola biologica di Marco Carpineti a Cori, il panificio Leo Pan di Rocca Massima e l’oleificio Cetrone di Sonnino. Realtà diverse, unite da un unico filo conduttore: la qualità e l’amore per il territorio.
Per il presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, «questa è la Green Community più importante in Italia, un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni e cittadini possa tradursi in un modello di sviluppo duraturo e replicabile».
Alla presentazione del documentario, il Marketing Director di Coming Soon, Marco D’Ottavio, ha aggiunto: «La Festa del Cinema di Roma è il luogo ideale per un’iniziativa come questa, che unisce cultura, identità e futuro. La pellicola restituisce l’immagine viva di un’Italia che lavora, resiste e si rinnova».
La Lepini Green Community è dunque più di un progetto: è una visione di territorio che unisce storia, innovazione e sostenibilità, trasformando la resilienza delle comunità locali in un modello di sviluppo condiviso e lungimirante.
