giovedì, Novembre 21, 2024
AmbienteUnione europea

Nuove norme europee per ridurre le emissioni nocive

Il Consiglio ha adottato oggi due regolamenti per eliminare gradualmente i gas fluorurati e altre sostanze che causano il riscaldamento globale e riducono lo strato di ozono. Sebbene la legislazione vigente dell’UE abbia già limitato in modo significativo l’uso di questi gas e sostanze, le nuove norme ne ridurranno ulteriormente le emissioni nell’atmosfera e contribuiranno a limitare l’aumento della temperatura globale, in linea con l’accordo di Parigi.

“Molti prodotti che utilizziamo nella vita di tutti i giorni, come i frigoriferi e l’aria condizionata, si basano su sostanze estremamente dannose che minano il nostro ambiente”, ha ricordato Alain Maron, ministro del governo della regione di Bruxelles-Capitale, responsabile per il cambiamento climatico, l’ambiente, l’energia e la democrazia partecipativa. “Le nuove norme che abbiamo messo in atto – ha continuato – impongono divieti e restrizioni chiari su tali sostanze dannose, incoraggiando al contempo lo sviluppo di alternative sostenibili per proteggere la salute delle persone. Il merito va ai nostri predecessori cechi, svedesi e spagnoli per l’inestimabile lavoro svolto su questa legislazione cruciale, al fine di avvicinare l’UE al raggiungimento dei suoi ambiziosi obiettivi climatici”.

In base alle nuove norme, il consumo di idrofluorocarburi (HFC) sarà completamente eliminato entro il 2050. D’altro canto, la produzione di HFC, in termini di diritti di produzione assegnati dalla Commissione, sarà ridotta gradualmente al minimo (15%) a partire dal 2036. Sia la produzione che il consumo saranno ridotti gradualmente sulla base di un calendario serrato con un’assegnazione decrescente delle quote (allegati V e VII).

Il testo introduce il divieto totale di immettere sul mercato prodotti e apparecchiature contenenti HFC per diverse categorie per le quali è tecnologicamente ed economicamente fattibile passare ad alternative ai gas fluorurati, tra cui alcuni frigoriferi domestici, refrigeratori, schiume e aerosol. Stabilisce inoltre date specifiche per l’eliminazione completa dell’uso dei gas fluorurati nel condizionamento dell’aria, nelle pompe di calore e nei quadri elettrici:

  • 2032 per piccole pompe di calore monoblocco e climatizzazione (<12kW)
  • 2035 per il condizionamento d’aria split e le pompe di calore, con scadenze anticipate per alcuni tipi di sistemi split con un potenziale di riscaldamento globale più elevato
  • 2030 per i quadri di media tensione (fino a 52 kV inclusi) che utilizzano gas fluorurati
  • 2032 per quadri ad alta tensione (>52kV)

Gli impatti e gli effetti del regolamento, compresa una valutazione dell’esistenza di alternative efficaci in termini di costi, tecnicamente fattibili e sufficientemente disponibili per sostituire i gas fluorurati, saranno riesaminati dalla Commissione entro il 1º gennaio 2030. Entro il 2040 la Commissione dovrà inoltre valutare la fattibilità della data del 2050 per l’eliminazione graduale del consumo di HFC e la necessità di HFC nei settori in cui sono ancora utilizzati, tenendo conto degli sviluppi tecnologici e della disponibilità di alternative agli HFC per le applicazioni in questione.

Il regolamento vieta gli ODS (Ozone Depleting Substances – Sostanze che riducono lo strato di ozono) per quasi tutti gli usi, con esenzioni strettamente limitate. Il testo prevede un’esenzione per l’uso di ODS come materia prima per la produzione di altre sostanze. La Commissione avrà il compito di aggiornare regolarmente un elenco di ODS il cui uso come materia prima è vietato. Il testo consente inoltre l’uso di ODS in condizioni rigorose come agenti di processo, nei laboratori e per la protezione antincendio in applicazioni speciali come attrezzature militari e aerei.

Il regolamento estende l’obbligo di recuperare le ODS per la distruzione, il riciclaggio o la bonifica a settori quali i materiali da costruzione (schiume isolanti), le apparecchiature di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore, le apparecchiature contenenti solventi o sistemi di protezione antincendio e gli estintori e altre apparecchiature, se tecnicamente ed economicamente fattibile.

Il voto odierno del Consiglio chiude la procedura di adozione. I due regolamenti saranno ora firmati dal Consiglio e dal Parlamento europeo. Saranno quindi pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entreranno in vigore 20 giorni dopo.

I gas fluorurati a effetto serra (F-gases) come gli idrofluorocarburi (HFC), i perfluorocarburi (PFC) e l’esafluoruro di zolfo (SF6) sono contenuti in un’ampia gamma di prodotti utilizzati nella vita di tutti i giorni, tra cui frigoriferi, condizionatori d’aria e medicinali. Sono utilizzati anche nelle pompe di calore e nei dispositivi di commutazione nei sistemi di alimentazione elettrica. Gli effetti dei gas fluorurati sul riscaldamento globale sono fino a diverse centinaia di migliaia di volte più forti di quelli della CO2. Oggi le emissioni di gas fluorurati rappresentano il 2,5% delle emissioni totali di gas a effetto serra dell’UE, ma a differenza di altre emissioni di gas a effetto serra sono raddoppiate tra il 1990 e il 2014.

Le sostanze che riducono lo strato di ozono (ODS), d’altra parte, sono sostanze chimiche prodotte dall’uomo che creano un buco nello strato protettivo di ozono, che assorbe le radiazioni ultraviolette (UV) cancerogene del sole e riduce la quantità complessiva di raggi UV che raggiungono la superficie terrestre.

Entrambe le categorie sono già regolamentate a livello dell’UE rispettivamente attraverso il regolamento sui gas fluorurati del 2014 e il regolamento sull’ozono del 2009, al fine di adempiere agli obblighi previsti dal protocollo di Montreal (1987) e dal relativo emendamento di Kigali (2019).

Al fine di allinearsi meglio agli obiettivi stabiliti dal Green Deal europeo e ridurre ulteriormente le emissioni di queste sostanze nocive, il 5 aprile 2022 la Commissione ha adottato le sue proposte di regolamento sui gas fluorurati e di regolamento sulle ODS. Il Parlamento ha adottato la sua posizione sulle proposte il 30 marzo 2023 e il Consiglio ha raggiunto un orientamento generale il 5 aprile 2023. A seguito di negoziati interistituzionali, il 5 ottobre 2023 i colegislatori hanno raggiunto un accordo provvisorio su entrambi i regolamenti, che è stato approvato dal Coreper e dalla commissione ENVI nello stesso mese. Il Parlamento ha formalmente adottato la sua posizione il 16 gennaio 2024.

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