Giornata Mondiale dell’Ambiente. Onu: “Make this planet great again”
Papa: “Ambiente è responsabilità di tutti”. Mattarella: “Implementare Accordo di Parigi”
“Facciamo nostro lo slogan del presidente francese Macron, “Let’s make this planet great again”, “rendiamo il pianeta grande di nuovo”.
Così Erik Solheim, direttore del Programma ambientale delle Nazioni Unite (Unep) dà il via con un video messaggio a questa giornata.
Solheim, pur senza citare direttamente il presidente USA Donald Trump, riprende la frase pronunciata da Emmanuel Macron dopo l’annuncio del presidente americano del ritiro degli Usa dall’accordo sul clima di Parigi, “scippando” all’inquilino della Casa Bianca la frase cult “Make America great again” per rilanciarla in chiave ambientalista.
La Giornata dell’Ambiente quest’anno accende i riflettori sulla necessità per l’uomo di recuperare un rapporto con l’ambiente più sano, consapevole, e con lo slogan “riconnettersi alla natura” invita tutti ad uscire all’aperto.
La Giornata dell’Ambiente fu proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, e oggi dunque compie 45 anni. Proprio quell’anno l’Assemblea generale dell’Onu convocò la conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente umano a Stoccolma che approvò tre documenti non vincolanti:
– la Dichiarazione sull’ambiente umano che fissa 26 principi e guide linea politiche cui gli Stati si impegnavano ad attenersi in materia ambientale tanto a livello nazionale quanto internazionale
– un Piano d’azione per l’ambiente umano che contenente 109 raccomandazioni operative per definire più dettagliatamente gli obiettivi della Dichiarazione
– una Risoluzione contente questioni istituzionali e finanziari.
Dagli anni Settanta questa ricorrenza – nota nel mondo come World Environment Day – è diventata l’occasione per parlare delle tematiche ambientali, spesso bistrattate dai tavoli politici: inquinamento, surriscaldamento globale, sovrappopolazione. Ma ogni anno la Giornata dell’ambiente si dà un tema d’approfondimento diverso e in questo 45esimo si è scelto “Connecting People to Nature”, ovvero il rapporto tra uomo e natura. Cambia ogni anno anche il Paese “ospitante”: per il 2017 è il Canada, mentre due anni fa fu l’Italia. Il Canada ha deciso per l’occasione di rendere l’accesso ai suoi numerosi parchi naturali, riserve marine, bio parchi e molto altro, gratuito per tutto l’anno. Ma anche l’Italia ha un suo ruolo quest’anno: tra pochi giorni, l’11 e 12 giugno, a Bologna si terrà il G7 sull’ambiente
“L’Agenda di Parigi sui cambiamenti climatici era stata accolta come un importante passo in avanti: ora i contenuti di quell’accordo vanno implementati”. Pochi giorni dopo il passo indietro deciso da Donald Trump, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rinnova l’impegno dell’Italia nel portare a termine gli accordi firmati nel 2015 sotto l’egida dell’Onu. “Non sarà una strada facile, ma può e deve essere percorsa”, ha aggiunto nel messaggio dedicato alla Giornata mondiale dell’ambiente, che anticipa il G7 sul tema in programma domenica 11 e lunedì 12 a Bologna. “Il nostro Paese si adopererà per allargare la condivisione: l’impegno per avversare i mutamenti del clima è parte integrante degli obiettivi inseriti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”.
Sottolineando che il compito è “difficile ma assolutamente necessario”, Mattarella invita a una “comune responsabilità di fronte all’umanità” per “garantire il diritto alla vita” facendo in modo “che lo sfruttamento delle risorse non oltrepassi la loro capacità di riproduzione” e che la distribuzione dei beni “sia ordinata nel segno della giustizia”. “La portata globale della sfida non deve diventare un alibi per l’inerzia o per il rinvio”, continua il presidente della Repubblica, invitando gli Stati e le istituzioni internazionali a fare la loro parte “per contrastare i cambiamenti climatici, per evitare la desertificazione di aree vaste del pianeta, per combattere lo spreco di acqua e di cibo, per difendere la biodiversità, per rendere più efficiente il ciclo dei rifiuti e il riuso dei materiali, per produrre energia da fonti rinnovabili e non inquinanti”.
Le parole di Mattarella arrivano pochi giorni dopo la decisione degli Usa di ritirarsi dagli accordi firmati due anni fa da 195 Paesi. Giovedì scorso, Donald Trump aveva annunciato che Washington avrebbe smesso immediatamente di contribuire al Green Climate Fund delle Nazioni Unite spiegando che dietro la decisione ci sono ragioni esclusivamente economiche: “Abbiamo bisogno di un nuovo accordo che tuteli la nostra gente e le nostre aziende – ha detto il presidente degli Stati Uniti dal Rose Garden della Casa Bianca – Usciamo dall’accordo di Parigi, un accordo che azzoppa gli Stati Uniti e favorisce altri Paesi. Ma cominceremo a negoziare e vedremo se riusciremo a trovare un accordo giusto. Se ci riusciamo bene, altrimenti pazienza”.
La decisione del tycoon aveva scatenato le reazioni degli altri capi di Stato, dell’Onu e dei ceo di Disney e Tesla. “Crediamo fermamente che l’accordo di Parigi non possa essere rinegoziato, in quanto strumento vitale per il nostro pianeta, le società e le economie”, era stata la risposta di Angela Merkel, Paolo Gentiloni e del presidente francese Emmanuel Macron in una nota congiunta. Mentre l’Onu aveva invitato tutti i Paesi a “ribellarsi” e per il Vaticano il ritiro degli Stati Uniti rappresenterebbe “un disastro”. La Santa Sede è tornata a farsi sentire oggi: “Non dimentichiamo mai che l’ambiente è un bene collettivo, patrimonio di tutta l’umanità e responsabilità di tutti”, si legge in un tweet di papa Francesco. E alla vigilia dei lavori del G7 sull’Ambiente, è arrivato anche il monito di Mattarella che parla di “occasione preziosa” per il futuro: “Da una spinta popolare, da una crescita di consapevolezza diffusa può venire un contributo decisivo anche all’azione degli Stati. L’Agenda di Parigi sui cambiamenti climatici era stata accolta come un importante passo in avanti: ora i contenuti di quell’accordo vanno implementati”, ha ribadito il presidente della Repubblica.