mercoledì, Maggio 15, 2024
AgricolturaAmbiente

Diventano alberi di Natale gli abeti abbattuti dal maltempo

di Gianluca De Angelis

Il weekend dell’Immacolata ha, come da tradizione, visto la grande corsa all’acquisto degli alberi di Natale: quest’anno, però, molte famiglie sono riuscite in qualche modo ad aiutare allo stesso tempo anche la situazione dei boschi devastati dall’ondata di maltempo che ha colpito il nord-est. Come? Semplice: grazie ad un’iniziativa della Coldiretti, insieme a Federforeste e Pefc, gli abeti caduti sono stati venduti in molti mercati italiani, da Roma a Milano fino a Vicenza, dando così alle piante una “seconda vita” durante le festività natalizie e raccogliendo fondi per la rinascita delle aree colpite.

I danni provocati dall’ondata di maltempo, lo ricordiamo, sono stati enormi: sono oltre 8 milioni le tonnellate di alberi caduti, con uno squilibrio ambientale che sta mettendo altamente a rischio la stabilità idrogeologica delle aree maggiormente colpite. Viste le enormi quantità, oltretutto, la rimozione degli alberi caduti è ancora estremamente difficoltosa e costosa, e proprio da qui arriva la presa di iniziativa di Coldiretti.

Le punte di un abete di dimensioni variabili dal 1,5 ai 2 metri sono quindi state vendute ad un prezzo simbolico di 15 euro, e l’opportunità è stata colta al volo da molti cittadini per portare un simbolo forte nelle proprie case che potesse dare solidarietà e aiutare proprio la ripresa delle zone colpite.

L’iniziativa, tuttavia, non è la sola: Coldiretti ha infatti presentato anche il Piano di Rinascita del bosco italiano con diverse proposte, alcune delle quali già inglobate nella manovra economica. Tra i vari punti previsti ci sarebbe infatti anche l’istituzione di un fondo per la gestione e la manutenzione delle foreste italiane e l’aumento delle percentuali applicabili alla vendita di legno. Ma non solo: secondo Coldiretti, nelle aree colpite si sta pensando di stabilire un vero e proprio piano regolatore che tuteli concretamente l’ambiente, valorizzando così anche tutte le nuove attività e partendo così da un evento tragico per cercare di creare l’opportunità di far riprendere il settore del legno in Italia.

Tutto questo sempre in nome della sostenibilità ambientale che da sempre contraddistingue le produzioni del Made in Italy a tutela del territorio: i boschi italiani, se valorizzati attivamente con pratiche di gestione sostenibile, potrebbero diventare infatti un grosso investimento per la produttività delle aree rurali e di montagna troppo spesso abbandonate a loro stesse.

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