lunedì, Maggio 20, 2024
AmbienteUnione europea

Clima: le nuove norme approvate dal Consiglio Ue

L’obiettivo fissato è quello di arrivare alla neutralità climatica entro il 2050. Inoltre entro il 2030 va ridotta almeno del 55% l’emissione di gas serra rispetto al 1990

Oggi il Consiglio ha adottato una posizione in prima lettura sulla normativa europea sul clima: si conclude così la procedura di adozione dell’atto che fissa nella legislazione l’obiettivo della neutralità climatica dell’UE entro il 2050. L’adozione fa seguito a un accordo politico raggiunto con il Parlamento europeo il 21 aprile e all’adozione della posizione in prima lettura del Parlamento il 24 giugno.

“Mi rallegro vivamente di questo ultimo passo per l’adozione della prima normativa dell’UE sul clima che sancisce nella legislazione l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Raggiungere un accordo sulla normativa europea sul clima è stata una priorità della presidenza portoghese e sono lieto di aver raggiunto questo traguardo”, ha detto João Pedro Matos Fernandes, ministro portoghese dell’Ambiente e dell’azione per il clima

Oltre all’obiettivo della neutralità climatica e all’obiettivo indicativo in base al quale l’UE dovrà adoperarsi per raggiungere emissioni negative dopo il 2050, la normativa europea sul clima fissa un obiettivo climatico vincolante dell’Unione di una riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra (emissioni al netto degli assorbimenti) pari ad almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Al fine di garantire che da qui al 2030 siano compiuti sforzi sufficienti per ridurre e prevenire le emissioni, la normatia sul clima introduce un limite di 225 milioni di tonnellate di CO₂ equivalente al contributo degli assorbimenti al tale obiettivo. L’Unione punterà anche ad aumentare il pozzo netto di assorbimento del carbonio entro il 2030.

Inoltre, la Commissione proporrà, se del caso, un obiettivo climatico intermedio per il 2040, al più tardi entro sei mesi dal primo bilancio globale effettuato nel quadro dell’accordo di Parigi. Nel contempo pubblicherà una previsione del bilancio indicativo dell’Unione per i gas a effetto serra per il periodo 2030-2050, unitamente alla metodologia sottostante utilizzata. Il bilancio è definito come il volume totale indicativo delle emissioni nette di gas a effetto serra (espresso in CO₂ equivalente e comprensivo di informazioni separate sulle emissioni e sugli assorbimenti) che si prevede saranno emesse nel periodo in questione senza compromettere gli impegni assunti dall’Unione nel quadro dell’accordo di Parigi.

La normativa europea sul clima prevede l’istituzione di un comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici, che avrà il compito di fornire consulenza scientifica indipendente e presentare relazioni in merito alle misure dell’UE, agli obiettivi climatici e ai bilanci indicativi per i gas a effetto serra e alla loro coerenza con la normativa europea sul clima e gli impegni internazionali dell’UE nel quadro dell’accordo di Parigi.

La Commissione avvierà dialoghi con i comparti economici che sceglieranno, su base volontaria, di elaborare tabelle di marcia indicative per il conseguimento dell’obiettivo della neutralità climatica dell’Unione per il 2050. Oltre al monitoraggio dell’elaborazione di tali tabelle di marcia, la Commissione agevolerà il dialogo a livello dell’UE e condividerà le migliori pratiche tra i pertinenti portatori di interessi.

Come si è arrivati all’accordo e i prossimi passi da fare

Nelle sue conclusioni del 12 dicembre 2019 il Consiglio europeo ha approvato l’obiettivo di realizzare un’UE a impatto climatico zero entro il 2050, in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi, pur riconoscendo la necessità di predisporre un quadro favorevole che vada a beneficio di tutti gli Stati membri e comprenda strumenti, incentivi, sostegno e investimenti adeguati per assicurare una transizione efficiente in termini di costi, giusta, socialmente equilibrata ed equa, tenendo conto delle diverse situazioni nazionali in termini di punti di partenza.

Il 4 marzo 2020 la Commissione europea ha adottato la sua proposta di legge europea sul clima, che costituisce una parte importante del Green Deal europeo. Il 17 settembre 2020 la Commissione ha adottato una proposta che modifica la sua proposta iniziale per includere un obiettivo UE riveduto di riduzione delle emissioni di almeno il 55% entro il 2030. La Commissione ha pubblicato inoltre una comunicazione sul piano per l’obiettivo climatico 2030, accompagnata da una valutazione d’impatto globale.

Il 10 e l’11 dicembre 2020 il Consiglio europeo ha approvato, nelle sue conclusioni, un obiettivo UE vincolante di riduzione interna netta delle emissioni di gas a effetto serra pari ad almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

Il 17 dicembre 2020 il Consiglio ha adottato un orientamento generale sulla proposta di legge europea sul clima, dopodiché il Consiglio e il Parlamento hanno avviato una serie di triloghi al fine di giungere a un accordo sul testo definitivo.

Il 21 aprile 2021 il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla proposta.

Ora che la normativa europea sul clima è stata adottata sia dal Parlamento europeo che dal Consiglio, sarà firmata e pubblicata nella Gazzetta ufficiale prima di entrare in vigore.

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