domenica, Maggio 19, 2024
Agricoltura

Verso un soggetto statale unitario agroalimentare?

Secondo il ministro delle Politiche agricole Martina per rispondere alle sfide del mercato globale è essenziale dotarsi di un soggetto unico in grado di superare il conflitto agricoltura-industria

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Assemblea Coldiretti: l’intervento del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina

“La nuova sfida del post Expo è la creazione di un soggetto statale unitario agroalimentare, che in Italia non esiste”. Lo ha affermato, nel corso dell’assemblea annuale della Coldiretti svoltasi a Roma, il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, secondo il quale  “si deve innovare la leva con cui il pubblico fa il suo mestiere, e farlo ora perché altri Paesi l’hanno capito prima di noi”.

“Sono appena rientrato dall’ Argentina – spiega in proposito Martina – dove il governo ha creato un ministero dell’agroalimentare per superare il conflitto agricoltura-industria”.

Un problema non nuovo, quello sollevato dal ministro delle Politiche agricole, e che risale a ben prima il famoso referendum che decretò in pratica lo “svuotamento” delle funzioni del dicastero (peraltro già ampiamente rientranti nelle competenze di Regioni e Province autonome). Un problema derivante dalla perenne contrapposizione – appunto – tra agricoltura e industria trasformatrice, settori che purtroppo continuano a marciare su binari diversi e sempre più divergenti visti i diversi interessi che li contraddistinguono.

Massima coesione sul caso Xylella

A margine dell’assemblea, Martina ha anche parlato di altri due attualissimi problemi: quello del caporalato-lavoro nero, e quello della Xylella. Rispetto al caso Xylella, che minaccia il settore olivicolo pugliese e non solo, e che da ultimo ha visto la messa in mora dell’Italia da parte dell’Ue per una inadeguata

Risposta, secondo il ministro va evitato lo “scaricabarile delle responsabilità”, perché “non abbiamo avuto segnali utili, soprattutto sul versante territoriale” ed è richiesta la massima “coesione istituzionale”.

“Noi sulla Xylella ci abbiamo messo fino in fondo la faccia e le operatività necessarie – spiega Martina – siamo di fronte a un caso delicato dove secondo me il tema della coesione istituzionale nell’azione di contrasto è cruciale”. Il problema è che “a volte non abbiamo avuto segnali utili, soprattutto sul versante territoriale”, lamenta il ministro.

Ciò detto, “io penso che non  sia valido il gioco dello scaricabarile delle responsabilità- segnala Martina- sarebbe facile anche per noi, ma non sono fatto così, bisogna mettersi tutti a lavorare bene su questo fronte sapendo che è un fronte delicato e che ricette magiche non ci sono”. Piuttosto “bisogna avere la costanza di un’iniziativa forte- precisa- intendiamo andare avanti così con serietà e la massima interazione con le istituzioni territoriali”.

Insomma, conclude il ministro, “quelli che prospettano soluzioni semplici non fanno il bene dell’olivicoltura e dell’agricoltura pugliese perché purtroppo soluzioni semplici non ci sono”.

Caporalato: il 28 dicembre incontro con Orlando e Poletti

“Sul ddl caporalato stiamo andando avanti, appena si conclude il lavoro del Parlamento sulla Legge di Stabilità si lavora su questo”. Ciò detto, “annuncio che il 28 dicembre, in mattinata, insieme ai ministri della Giustizia Andrea Orlando e del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, abbiamo organizzato un tavolo di lavoro sul ddl di contrasto al caporalato e faremo il punto anche sulla operatività della rete del lavoro agricolo di qualità”.

“Lavoriamo quotidianamente perché questi strumenti legislativi si traducano in realtà”, garantisce Martina, “scommettiamo tutto quello che abbiamo sulla rete del lavoro agricolo come strumento di gestione nuova nel rapporto tra imprese”.

Certo, “qualsiasi strumento di novità deve essere sperimentato, e un giudizio sulla sua efficacia non si può dare da qui a qualche settimana, nel giro di pochi mesi- avverte il ministro- ci sono segnali interessanti, si può fare molto di più, c’è da agganciare un’attenzione delle imprese agricole e agroalimentari perché vivano questo strumento come virtuoso e utile, però diamoci il tempo di dispiegare fino in fondo questi strumenti”.

Ciò detto, conclude Martina, “credo che la tappa del 28 al ministero delle Politiche agricole sarà utilissima per fare un punto e rilanciare l’attenzione su questo versante”

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari).

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