venerdì, Settembre 20, 2024
AgricolturaAgroalimentare

Significativa l’anno scorso l’attività dei NAS

Irregolarità amministrative o penali in 10.672 controlli nel settore agroindustriale e alimentare. Arrestate 13 persone e altre 1.605 denunciate

Bilancio più che positivo – e verrebbe da dire: “purtroppo” – per l’attività del Comando per la tutela della Salute (NAS) dei Carabinieri nel corso del 2018.

Secondo i dati resi noti dal ministero, oltre agli interventi più prettamente indirizzati verso il settore farmaceutico-sanitario, quelli che hanno interessato aziende, strutture ed operatori di canali produttivi e commerciali della filiera alimentare sono stati complessivamente, nell’anno, 31.749. Di questi, 10.672 (pari al 34% dei controlli) sono risultati con irregolarità amministrative o penali e si sono conclusi con l’arresto di 13 persone e la denuncia all’Autorità Giudiziaria di altre 1.605.

Significativo il valore delle violazioni rilevate nel corso delle attività investigative ed ispettive con 2.137 reati accertati e 18.529 sanzioni amministrative pecuniarie contestate, per un valore di 16 milioni di euro.

Rilevante è stato anche il dato dei sequestri: oltre 23mila 800 tonnellate e 14 milioni 700mila confezioni di alimenti irregolari, sottratti prima del consumo. E provvedimenti di chiusura/sospensione di attività nei confronti di 1.652 strutture, esercizi commerciali e di somministrazione della filiera alimentare, per un valore stimato in oltre 390 milioni di euro.

Oggetto di controllo, con importanti riflessi anche economici, soprattutto la ristorazione (ristoranti e pizzerie, bar-gastronomie, fast-food, ecc.) dove il cittadino si rivolge per la consumazione dei pasti fuori casa. Sono stati ispezionati 11.954 esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti, con 5.245 strutture irregolari, pari al 44%. Complessivamente sono stati sanzionati 5.062 titolari di bar e ristoranti, con oltre 7,6 milioni di euro di violazioni amministrative pecuniarie; mentre sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria 571 gestori per reati di frode in commercio e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, eseguendo il sequestro di oltre 11 tonnellate di derrate alimentari non idonee al consumo umano. Inoltre, sono state disposte chiusure e sospensioni dell’attività nei confronti di 720 imprese operanti in condizioni precarie e incompatibili per la sicurezza produttiva.

Nello stesso ambito, è stato scoperto un sodalizio criminoso che acquistava ingenti quantitativi di prodotti alimentari ed attrezzature al fine di rivenderli senza corrispondere al pagamento della merce, per un danno stimato in circa 200mila euro nei confronti di 42 fornitori locali.

Significativa attenzione – secondo quanto si legge nel rapporto sull’attività dei NAS – è stata anche riservata al settore primario dell’agro-alimentare con la realizzazione di servizi mirati in campo nazionale diretti a verificare la regolarità dei:

  • prodotti da agricoltura biologica (periodo marzo-maggio), con l’individuazione ed il sequestro di 100 tonnellate di alimenti e 1.500 confezioni di alimenti non idonei alla commercializzazione, sia per motivi di etichettatura e tracciabilità che per ragioni igienico sanitarie e di superamento dei termini di conservazione;
  • fitosanitari e prodotti per l’agricoltura (periodo febbraio-aprile), con il sequestro di 151 tonnellate e di 276mila confezioni di prodotti irregolari poiché detenuti in strutture abusive e prive dei requisiti di sicurezza, venduti a personale privo dell’abilitazione professionale all’uso, in alcuni casi provenienti da canali non autorizzati e con etichettatura contraffatta ed alterata. Nell’ambito delle attività sono state contestate 147 infrazioni mentre per 15 strutture aziendali, con gravi carenze strutturali, è stata disposta la sospensione o la chiusura dell’attività commerciale;
  • animali da reddito e da affezione, con verifiche igienico-sanitarie e controlli dedicati al rispetto del benessere nella cura e custodia, alla correttezza del regime alimentare e alla qualità dei mangimi, alla regolarità dei trattamenti farmacologici, estesi sia negli allevamenti che nei mezzi di trasporto e macellazione. Sono state oltre 1.400 le ispezioni, con l’individuazione di 156 situazioni di grave precarietà che hanno richiesto il sequestro di 525mila capi. Tra questi sono inclusi anche cani rinvenuti presso strutture e canili interessati da mancanza di spazi minimi di movimento, ricoveri fatiscenti e sovraffollamento.

Anche nelle scuole è stato condotto un controllo dedicato ai servizi di ristorazione collettiva presso gli istituti scolastici. Sono state ispezionate 224 mense scolastiche del territorio nazionale, delle quali 81 hanno evidenziato irregolarità, tra cui 7 particolarmente gravi da richiedere l’immediata sospensione del servizio. Sono state contestate 109 violazioni (di cui 95 amministrative) ed è stato eseguito il sequestro di 2 tonnellate di derrate alimentari poiché prive di indicazioni di tracciabilità e provenienza dei prodotti, detenute in condizioni inadeguate nonché scadute di validità.

Nel periodo giugno/settembre 2018, è stata rafforzata la verifica su siti web operanti nel commercio on-line di alimenti e bevande, medicinali, fitofarmaci, cosmetici, integratori, dispositivi medici e sigarette elettroniche.

Le attività, che hanno interessato l’esame di oltre 650 siti web e la successiva ispezione delle aziende, hanno registrato non conformità nella metà dei casi e per quel che riguarda il settore agroalimentare hanno permesso di deferire all’Autorità Giudiziaria 5 titolari di aziende agroalimentari per reati di frode in commercio e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione. Inoltre sono stati intercettati siti web che promuovevano in vendita prodotti destinati all’uso agricolo (pesticidi, diserbanti) con principi attivi soggetti a restrizioni oppure venduti privi dell’etichettatura corretta o in assenza di autorizzazione.

Nel periodo giugno – settembre è stato condotto, di concerto con il Ministero della Salute, il tradizionale piano di controllo, denominato “Estate tranquilla”, in aree ad elevata frequentazione ed a vocazione turistica nonché su comparti di particolare sensibilità nel periodo estivo (ristorazione, stabilimenti balneari, discoteche, strutture socio-assistenziali e di riabilitazione, punti di ristoro autostradali e stazioni, ecc.).

L’operazione ha consentito di sequestrare oltre 14mila tonnellate di alimenti irregolari, sanzionare 1.138 gestori con 1,3 milioni di euro. Sono state chiuse 117 aziende ed imprese gravemente irregolari.

Nel corso del 2018 è stato anche potenziato un modello di intervento congiunto tra NAS, Nuclei CC Ispettorato Lavoro, reparti dell’Arma territoriale e forestale, con il supporto aereo fornita dagli Elinuclei dei Carabinieri. L’esecuzione dei controlli congiunti ha consentito di svolgere contemporanee attività ispettive nelle materie di competenza dei vari reparti, come l’igiene e l’autocontrollo alimentare, il benessere degli animali, la regolarità contrattuale degli addetti ed il rispetto della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Oltre agli esiti operativi e sanzionatori, gli interventi hanno permesso di raccogliere e condividere possibili aspetti di approfondimento info-operativo tra i reparti insistenti nel territorio. In particolare l’esecuzione è stata mirata sul fenomeno del caporalato e degli illeciti nel comparto agricolo.

Alcune aree del territorio nazionale, con particolare vocazione all’attività imprenditoriale nel comparto agricolo, risultano interessate da periodici episodi di irregolarità per quanto riguarda il rispetto della sicurezza nei luoghi di lavoro, la disciplina giuslavoristica, lo sfruttamento della manodopera nonché carenze igienico-sanitarie e strutturali nell’esercizio delle attività produttive e commerciali delle aziende di filiera agro-alimentare, in cui possono insistere possibili fenomeni criminali più articolati.

A tal fine, sono stati rafforzati mirati servizi congiunti realizzati da militari di questa Specialità e degli altri Reparti Speciali (quali il NIL), dell’Arma territoriale e delle Unità Carabinieri Forestali e Tutela Ambiente, dedicando attenzione alle attività insistenti nei territori della Puglia (in particolare le province di Foggia e BAT), Campania, Sicilia, Calabria e Basso Lazio, senza escludere le restanti aree del Centro-Nord Italia. Complessivamente, da luglio 2018 sono stati eseguiti 280 accessi mirati ad aziende agricole e zootecniche, dedite alla produzione primaria e trasformazione, sanzionando 159 titolari, 22 dei quali per violazioni sulla normativa del lavoro (assunzioni senza permesso di soggiorno, sfruttamento e situazioni alloggiative degradanti, omessa redazione documentazione obbligatoria ai fini giuslavoristici e di tutela della sicurezza del lavoro).

Infine, sul piano internazionale, l’Operazione OPSON VIII, coordinata di Interpol ed Europol ha rappresentato un’efficace iniziativa operativa nella lotta alla contraffazione ed al commercio di prodotti alimentari irregolari. L’ottava edizione, ancora in corso fino ad aprile 2019, vede il coinvolgimento di oltre 150 Paesi. Il Comando CC Tutela Salute, d’intesa con il Comando Generale, ha aderito anche a due specifiche azioni avviate nel contesto operativo di OPSON riguardanti il contrasto di forme illecite di commercio di sostanze anoressizzanti vietate, diffuse nel mercato on-line, ed alimenti di produzione da agricoltura biologica.

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