venerdì, Settembre 20, 2024
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Sapori d’autunno, tra castagne e vino

Il 7 novembre una domenica particolare tra gusto e tradizione al Museo Contadino di Anguillara. Ma la produzione del prelibato frutto dei boschi è in crisi, vittima anche del cinipide.

Le castagne sono la pace del focolare. Cose d’altri tempi. Crepitare di vecchi legni, pellegrini smarriti”, scriveva García Lorca, sono il vecchio cibo dei poveri di una volta, che oggi è diventato un lusso. Il Museo Contadino di Anguillara, gestito dall’Associazione Sabate, celebra questo prezioso frutto del bosco insieme al vino di stagione con l’iniziativa “Castagne al Museo: ogni mosto si fa vino”. L’incontro è allestito nei locali del museo in collaborazione con la delegazione Manziana, Lago di Bracciano della Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori (FISAR).

“Ogni mosto si fa vino” – Museo della Civiltà Contadina di Anguillara

Ma la produzione di castagne come sta andando? Si tratta di una produzione importante, soprattutto per l’Appennino, che ha risentito dell’andamento siccitoso. Purtroppo, rileva Coldiretti, le malattie, come quella provocata dal cinipide (Dryocosmus kuriphilus) che è un insetto fitofago  una piccola vespa che proviene originariamente dalla Cina meridionale  hanno causato una drastica diminuzione della produzione, anche su scala nazionale, portandola, lo scorso anno, a circa 35.000 tonnellate.

Gli antichi attrezzi da lavoro – Museo della Civiltà Contadina

I castagneti – ha detto Albertino Zinanni, direttore della Coldiretti di Reggio Emilia – hanno bisogno di tecniche innovative per estendere la coltivazione in terreni vocati e d’interventi di recupero capaci di prevenire l’abbandono. I boschi di castagno rappresentano un presidio fondamentale del territorio di montagna e una grande risorsa ambientale. Per garantirne un futuro è importante tenere presente le prospettive di mercato”.  Oltretutto questo straordinario prodotto del bosco, che una volta era il “pane dei poveri”, è un rimedio naturale straordinario per i problemi intestinali. Le castagne inoltre rafforzano le ossa e i muscoli, e migliorano la circolazione.

Una veduta di Anguillara dipinta da Vanvitelli – Museo della Civiltà Contadina

Insomma, si tratta di un vero e proprio elisir da non sprecare, anche se molto più spesso si trovano le castagne pianura, coltivate come un qualsiasi frutto, e non quelle di bosco, molto più gustose. Le castagne apportano sali minerali importanti come fosforo e potassio, vitamine B2 e PP fondamentali per la salute dei tessuti, una buona percentuale di fibre e acido folico, una vitamina in grado di prevenire alcune malformazioni nel feto, e quindi sono molto indicate anche per le donne in stato di gravidanza. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Anguillara Sabazia, è inserita nel calendario di eventi alla scoperta del Parco di Bracciano-Martignano, Tesori Naturali 2021.

I preziosi frutti del castagno – Slow Food Editore

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