venerdì, Maggio 17, 2024
Roberto Gualtieri (sindaco di Roma)
Attualità

Roma, tante le cose fatte ma la strada è ancora lunga

Il sindaco Gualtieri ieri ha presentato il “1° Rapporto alla città”. Un bilancio del primo anno di sindacatura. Un lungo elenco di cose fatte e da fare: dai rifiuti alla mobilità, dal verde urbano alla sicurezza stradale. Il pubblico si è stretto a Luca Valdiserri presente in sala

Numerosi i partecipanti alll’evento nella Sala Sinopoli, al Parco della Musica

Il luogo è l’Auditorium Parco della Musica, uno degli spazi iconici della città, una delle poche nuove mete culturali di Roma, l’occasione è la presentazione del “1° Rapporto alla città” da parte del sindaco Roberto Gualtieri, evento piuttosto inusuale e anzi raramente praticato. Ancora più inconsueto stilare un rendiconto dopo solo il primo anno di mandato che per i tempi lunghi dell’amministrazione pubblica e della burocrazia è di impostazione del lavoro. La Sala Sinopoli è gremita da circa un migliaio di persone quasi al limite della sua capienza. Tanti rappresentanti dell’amministrazione cittadina, delle istituzioni, della politica, delle categorie produttive e associative della città nella platea loro riservata e anche molti cittadini romani e osservatori che hanno riempito la galleria. Convention che è stata anche occasione di incontro e scambio di opinioni nei molti capannelli che hanno animato l’attesa.

Introdotto da un bel video con immagini spettacolari di Roma, squarci e viste aeree di luoghi della città particolarmente significativi, il sindaco Roberto Gualtieri in un intervento di oltre un’ora e un quarto ha elencato tutte le cose che la sua amministrazione ha fatto, quelle che si stanno facendo e quelle che si devono ancora fare. La visione di Roma dell’amministrazione Gualtieri.

vista Sala Sinopoli
Roberto Gualtieri (sindaco di Roma)

«In questo primo rapporto alla città che presento per rendere conto del lavoro fatto, dello stato d’attuazione del nostro programma, dei problemi che abbiamo incontrato, degli obiettivi che ci prefiggiamo di conseguire. Cercherò di raccontare il nostro lavoro e anche di svolgere una riflessione più ampia sul ruolo della città. Le sue sfide, le sue risorse e le sue opportunità» ha esordito il sindaco che poi ha proseguito partendo dai buoni risultati economici per «ripartire perché Roma persino in modo sorprendente si è rimessa in moto sul piano economico, sociale e culturale» rispetto al passato segnato da un decennio di declino della capacità dell’azione amministrativa e dalla stagnazione economica, è la stoccata benché garbata, come nello stile del sindaco, a chi lo ha preceduto. Più efficienza e trasformazione della città non sono realizzabili senza una profonda riforma delle aziende pubbliche di Roma Capitale in grande difficoltà. A questo proposito il sindaco ha comunicato una profonda riorganizzazione degli assetti di Roma Metropolitane, Farmacap, Multiservizi, AMA e ATAC e ha anche sottolineato un nuovo rapporto con ACEA.

Poi ha proseguito con un lungo elenco di numeri e fatti, 593 atti di Giunta e 108 delibere dell’Assemblea (riassunte nel link Schede Rapporto alla città), con le cose fatte come il piano straordinario di igiene ambientale della città con raccolte dei rifiuti, pulizie e spazzamenti che ne avrebbero migliorato le condizioni nonostante difficoltà e impedimenti temporanei. Ma tante le cose ancora da fare elencate dal sindaco e riassunte nella prospettiva della Next Generation Roma, una città sostenibile, policentrica, accessibile, dei 15 minuti, unita da reti ambientali, ecologiche e dal sistema dei parchi che nell’arco della consiliatura avrà a disposizione investimenti per 10 mld di finanziamenti pubblici più 2 mld di partnership con i privati. Piano strategico ambizioso. Per portarlo a compimento non basterà solo il miglioramento della macchina amministrativa, il decentramento di più competenze ai Municipi, come ad esempio quella delle aree verdi sotto i 20.000 mq, e lo sfruttamento delle possibilità di relazioni con le istituzioni pubbliche nazionali e internazionali oggi possibili ma avrà bisogno anche della riforma della governance della capitale e per questo occorre che il Parlamento avvii al più presto il percorso di riforma costituzionale che attribuisca a Roma condizioni particolari di autonomia gestionale e per favorire questo iter Gualtieri si è detto fortemente impegnato.


Alcuni dei punti caratterizzanti la relazione del sindaco Gualtieri che dovranno essere sviluppati nel corso della consiliatura.

RETE 5G E TELERILEVAMENTO SATELLITARE DISCARICHE E VERDE PUBBLICO

«Stiamo lavorando per dotare Roma di una copertura completa e capillare di una rete 5G a disposizione delle famiglie, delle imprese e in grado di sostenere il potenziamento di videosorveglianza, la copertura delle metropolitane e la piena digitalizzazione dei servizi. In più abbiamo attivato in queste ore un sistema continuo di telerilevamento da immagini satellitari e aree del territorio per individuare e geolocalizzare siti di deposito illecito di rifiuti e il corretto deposito e posizionamento dei cassonetti e verrà realizzato il censimento georeferenziato del verde pubblico per migliorarne la gestione e per prevenire al meglio crolli e incendi»

VERDE, SOSTENIBILITA, AGRICOLTURA

«La sfida della sostenibilità si gioca anche sul fronte della cura del verde. Contiamo di chiudere il 2022 con oltre 70.000 alberi potati, un grande investimento sull’inestimabile patrimonio arboreo di Roma che è parte integrante dell’identità e della storia della città. Procedono le piantumazioni di nuovi alberi, i trattamenti endoterapici ai pini di Roma passano da 5.000 a oltre 30.000 l’anno. Uno dei principali asset della sostenibilità di Roma e del suo territorio è rappresentato dallo sviluppo della città agricola. Una vocazione storica per la nostra città. Non è un caso se abbiamo deciso di tenere, a 44 anni dall’ultima edizione durante la consigliatura Argan, una grande conferenza cittadina sull’agricoltura da cui sono emersi obiettivi chiari per valorizzare le aziende di Castel di Guido e Tenuta del Cavaliere e dare vita a due bandi per giovani agricoltori per la creazione di nuove aziende agricole e per gli orti urbani perché l’agricoltura non è solo un importantissimo volano di crescita e di occupazione ma anche uno straordinario fattore di inclusione sociale e di tutela ambientale. Insomma, una città più verde, pulita, sostenibile che non si sottrae a una delle sfide più importanti del nostro secolo quella della decarbonizzazione e del contrasto al cambiamento climatico e anche per questo abbiamo deciso di candidare Roma a essere tra le cento città più ambiziose nella sfida climatica e siamo orgogliosi di essere stati scelti dalla Commissione Europea per appartenere a questo gruppo di testa sulla strada di un futuro di sostenibilità e neutralità climatica nel 2030».

PIANO RIFIUTI E TERMOVALORIZZATORE

«Sulla base dei poteri commissariali ho redatto e presentato il nuovo piano rifiuti di Roma, che è stato sottoposto a Vas e che sarà approvato definitivamente entro novembre – ha detto il sindaco – Il piano consentirà di rendere finalmente Roma autonoma per il trattamento delle diverse filiere dei rifiuti permettendo di aumentare il riciclo e il recupero energetico, di risparmiare ingenti risorse e di abbattere di oltre il 90% le emissioni di CO2, portando il conferimento in discarica dal 30% al 3%. Supereremo così i più ambiziosi obiettivi europei e porremo fine alla vergognosa processione di tir, treni e navi che ogni giorno portano i rifiuti nelle discariche e negli inceneritori di tutta Italia e di tutta Europa». Il piano prevede due impianti di selezione delle frazioni secche, due biodigestori anaerobici e un termovalorizzatore da 600 tonnellate per la frazione indifferenziata da realizzare entro il 2023.

Tra i passaggi più significativi proprio quello dedicato alla realizzazione del termovalorizzatore, una delle cause delle crisi del Governo Draghi e che rischia di essere anche un elemento di rottura per l’alleanza con i 5 Stelle in vista delle elezioni regionali nel Lazio della prossima primavera e, nonostante ciò, individuato come elemento portante per risolvere il problema dei rifiuti. «Contestualmente all’approvazione definitiva del piano – ha puntualizzato il sindaco – procederò ad autorizzare la pubblicazione della manifestazione di interesse che avvierà la procedura per la realizzazione del termovalorizzatore per cui si prevede l’aggiudicazione della gara entro l’estate e l’apertura del cantiere entro la fine del 2023».

Affermazione che ha scaldato il pubblico e nell’applausometro della serata si piazza nei primi posti alla pari con quello riservato alla notizia della decisione di riconoscere la residenza a tutte le persone fragili che hanno occupato abusivamente delle case. Notizia che è stata accolta con favore dai cittadini e dalle associazioni di occupanti che tenevano un sit-in fuori dall’Auditorium.

Il sit-in dei Movimenti per la casa

MOBILITA’ SOSTENIBILE

«Rivoluzionare il sistema della mobilità romano è decisivo sul fronte della sostenibilità ambientale e su quello dell’accessibilità. Si vedrà presto l’impatto dell’enorme lavoro realizzato in questo primo anno per affrontare le conseguenze drammatiche di anni di mancate manutenzione delle metropolitane, delle sedi tramviari e del materiale rotabile lasciato senza revisioni». Prosegue il sindaco indicando una serie di impegni svolti, un lavoro invisibile ma che ha sventato il collasso del trasporto pubblico cittadino e avviati e potenziati i piani per la share mobility, le colonnine elettriche e lo stazionamento dei bus turistici. Gualtieri illustra le linee portanti della rivoluzione della mobilità; cura del ferro, maas, mobilità dolce, disincentivi al traffico privato, restrizione permessi ztl, congestion charge entro il 2024. Poi il futuro prossimo. «All’inizio del 2023 sarà indetta la gara del lotto Termini-Venezia della TVA e saranno aggiudicate le tramvie Togliatti-Verano-Tiburtina e Termini-Giardinetti e completata la progettazione di altre sette tramvie, poi accelerazione sulle metro e accordo con RFI per l’anello ferroviario». Non solo più ferro e gomma pubblici ma anche più pedonabilità, più ciclabilità e zone 30 su tutta la viabilità secondaria». Un progetto di trasformazione della mobilità urbana innovativo, ambizioso e assai impegnativo. Mobilità è anche l’urgenza della sicurezza stradale. «I recenti e dolorosissimi fatti di cronaca ci hanno purtroppo posto con troppa frequenza – poi Gualtieri precisa – Nei giorni scorsi abbiamo potenziato i controlli stradali con autovelox, tutor e etilometri e a febbraio prossimo partiranno i lavori strutturali sui black point più pericolosi – e aggiunge – realizzeremo specifiche campagne di comunicazione e educazione per sensibilizzare soprattutto i più giovani sulle conseguenze drammatiche della velocità e della guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti – e in uno slancio – Lo dobbiamo anche alle famiglie delle vittime. Permettetemi di esprimere tutta la solidarietà e vicinanza alla famiglia di Francesco Valdiserri che sta affrontando con straordinaria dignità un dolore infinito come solo la morte insensata di un figlio può essere. Saluto il papà di Francesco, Luca che ringrazio di esser qui oggi e ringrazio per essersi reso disponibile ad aiutarci in questa opera di sensibilizzazione», parole accompagnate da un lungo e caloroso applauso che la sala in piedi ha tributato.

Un momento dell’incontro nella Sala Sinopoli dell’Auditorium

Un lungo e articolato intervento (che potete vedere integralmente sul link Rapporto alla città: intervento Gualtieri) che il sindaco ha concluso con il ringraziamento alla sua squadra e a quelle dei Municipi parti integranti del team e ricordando a se stesso e a tutti l’enorme portata dei problemi ma anche la consapevolezza delle straordinarie risorse di cui la città dispone. I romani aspettano da tanti anni che la loro città torni ad essere decorosa e vivibile come una capitale dovrebbe essere, Gualtieri ha indicato soprattutto una strada per il futuro, certo bello ma tutto da costruire: l’oggi, nonostante le cose fatte che ha ricordato, è piuttosto desolante e per rendersene conto basta farsi un giro in città magari su un mezzo pubblico o su uno scooter cercando di evitare buche preistoriche che sono sempre lì.

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