mercoledì, Maggio 15, 2024
Lo stabilimento Cargill di Castelmassa
Lavoro

Rinnovato alla Cargill l’integrativo 2023-2026

L’accordo tra le segreterie nazionali Fai Flai Uila e l’azienda, con l’assistenza di Assolombarda

Le Segreterie nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, unitamente al coordinamento nazionale delle Rsu, hanno sottoscritto con Cargill, assistita da Assolombarda, il rinnovo del contratto integrativo di gruppo per il triennio che va dal 1° giugno 2023 al 31 maggio 2026.

L’intesa raggiunta incrementa e potenzia le tutele economiche e normative per le lavoratrici e i lavoratori del gruppo internazionale che offre prodotti alimentari, agricoli, industriali e servizi finanziari agli operatori in tutto il mondo. In Italia le aziende del Gruppo – oltre agli uffici centrali di Milano – hanno sede a Padova, Castelmassa (RO), Spessa (PV), Cherasco (CN), Fiorenzuola d’Arda (PC), Sospiro (CR), Melfi (PZ) e Milazzo (ME), occupando in totale circa 700 dipendenti.

Dal punto di vista normativo, il modello di relazioni sindacali è stato rafforzato aumentando a tre i momenti di confronto con il Coordinamento Animal Nutrition, rispettivamente a gennaio, luglio e ottobre. Per quanto riguarda la salute e sicurezza sono riconosciuti permessi aggiuntivi per i Rls (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), almeno due riunioni periodiche annue con tutti gli attori della prevenzione e una settimana informativa dedicata al tema della sicurezza sul lavoro.

Sul piano dell’organizzazione del lavoro è stata regolamentata la reperibilità per i manutentori, prevedendo un’indennità in materia di 90 euro lordi, nonché un’indennità di chiamata di 35 euro lordi più un’ora di retribuzione per lo spostamento casa-lavoro. Per il personale che volontariamente presta lavoro straordinario di sabato, domenica o in giornata festiva infrasettimanale è previsto un gettone di 30 euro lordi, mentre per gli operatori della produzione impegnati in turni a scorrimento, in caso di chiamata in giorno di riposo o due ore prima dell’inizio o dalla fine del turno, è riconosciuta un’indennità di chiamata di 35 euro lordi.

Importanti novità riguardano la formazione, con l’ampliamento dei permessi per il diritto allo studio ad ogni ordine e grado di istruzione e l’impegno aziendale a concorrere al 30% delle spese di iscrizione annuali all’università per i lavoratori. Poi il tema del benessere lavorativo e il contrasto alla violenza sui luoghi di lavoro: per favorire la conciliazione tra vita privata e lavorativa sono previste 16 ore di permesso retribuito per specifiche esigenze familiari (visite pediatriche, inserimento all’asilo nido, grave infermità dei familiari diretti, assistenza ai genitori anziani), previo esaurimento delle ROL.

Sul versante economico, oltre alle suddette indennità, è stato conseguito un incremento del premio per obiettivi pari a 340 euro a regime, ed è prevista, inoltre, la possibilità di convertire una parte del premio in welfare con una maggiorazione a carico dell’azienda sulla quota convertita del 15%. Viene incrementato ad 8 euro il valore del ticket ed è riconosciuto ai dipendenti un contributo in welfare di 500 euro in occasione della nascita del figlio. Infine, viene incrementato fino all’1,4% per ciascun dipendente il contributo per Alifond (il Fondo Pensionistico Complementare per i lavoratori dell’industria alimentare e dei settori affini) a carico dell’azienda.

“L’accordo sottoscritto ci soddisfa molto per i risultati economici e normativi conseguiti – concludono le Segreterie Nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – e nei prossimi giorni si svolgerà la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori nelle assemblee”.

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