Qualità dell’aria e rumore: Dublino la migliore in Europa
Nella speciale classifica stilata da Eurostat sulla base della soddisfazione degli abitanti, tra le capitali europee Roma si pone agli ultimi posti
di Oreste Barletta
Qual è la capitale europea che registra il più alto tasso di soddisfazione degli abitanti per la qualità dell’aria? E quale quella dove il livello dei rumori è considerato più sopportabile? La risposta alla prima domanda è: Dublino, alla pari con Helsinki e Vienna, tre città dove si sono dichiarati “molto o abbastanza soddisfatti” l’88% degli interrogati. Anche al secondo interrogativo la risposta è: Dublino, con la differenza che in questo caso la capitale irlandese è sola al primo posto (82% di giudizi positivi), seguita a ruota dalla capitale della Finlandia (81%) e poi da Lussemburgo città (79%).
E Roma? La nostra capitale occupa invece una delle ultime posizioni in entrambe queste classifiche che Eurostat, l’ufficio statistico della Commissione europea, ha compilato sulla scorta di un sondaggio condotto fra gli abitanti di tutte le capitali europee e pubblicato in occasione della recentissima Giornata mondiale dell’ambiente. Roma infatti si colloca al ventiquattresimo posto (su ventotto) della graduatoria relativa alla qualità dell’aria, che appena il 32 per cento dei cittadini interrogati hanno giudicato “molto o abbastanza soddisfacente”. Peggio, nel contesto delle capitali europee, stanno soltanto Madrid (31%), Parigi (30%), Sofia (28%) e Bucarest (22%).
Anche in tema di rumore Roma è messa male: è ventitreesima, alla pari con Madrid e La Valletta. In tutte e tre queste città la quota di cittadini “molto o abbastanza soddisfatti” del rumore percepito arriva al 45%. Più indietro in graduatoria ci sono soltanto Atene (43%), e poi anche qui Sofia (36%) e Bucarest (31%). Complessivamente quindi, alla luce delle percentuali di soddisfazione registrate, si può affermare che l’inquinamento acustico nelle capitali europee è percepito dagli abitanti come più accettabile rispetto a quello atmosferico.
Un’altra riflessione che scaturisce dalla lettura delle due classifiche è che – in aggiunta agli storici divari relativi alla crescita economica e all’occupazione – anche in temi riguardanti la vivibilità nei centri urbani, come appunto la qualità dell’aria e il livello dei rumori, c’è un’Europa del Nord (dove si sta meglio) e un’Europa del Sud (dove si vive peggio). Come dimostra la collocazione nelle due graduatorie delle altre capitali non citate sopra. Per quel che riguarda la classifica relativa all’inquinamento atmosferico, infatti, subito dopo le tre “regine” con l’88% di abitanti soddisfatti, troviamo Lussemburgo città, Stoccolma, Lubiana, Berlino, Amsterdam, le tre capitali baltiche (con quote di soddisfazione fra l’83% e il 68%) e via così. Mentre la prima capitale meridionale che si incontra continuando a scorrere la tabella verso il basso è la cipriota Nicosia (in quattordicesima posizione con il 65% di cittadini soddisfatti).
Lo scarto fra Nord e Sud si rileva anche nella graduatoria relativa all’inquinamento acustico. Dove, subito dopo il trio di testa, si collocano altre capitali dell’Europa centro-settentrionale: nell’ordine, Vienna, Stoccolma, Londra, Lubiana, Copenaghen e anche qui le tre capitali baltiche Riga, Vilnius, Tallin (con quote di soddisfazione comprese fra il 78% e il 69%). E pure in questa classifica la meglio piazzata fra le capitali meridionali è Nicosia (quindicesima, con il 64% di abitanti che si dichiarano soddisfatti).