venerdì, Maggio 17, 2024
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Per l’Amatriciana arriva il disciplinare

Avviato dal Mipaaf il percorso come specialità tradizionale garantita (SG) del celebre piatto laziale

 

E’ senza dubbio uno dei piatti più famosi della tradizione romana e reatina, al centro da tempo di numerose e piccate polemiche sulla sua esatta preparazione e primo fisso in praticamente tutti i menù della ristorazione del Lazio e non solo. Stiamo parlando dell’Amtriciana, sugo al pomodoro e guanciale che con una spolverata di pecorino si abbina meravigliosamente a tutti i tipi di pasta, lunga o corta, con l’unica accortezza di servirla rigorosamente al dente.

Dopo le passate polemiche gastronomiche che hanno visto scatenarsi l’ira e l’ironia dei social contro una delle stelle più prestigiose della Cucina nazionale: Carlo Cracco (reo di aver inserito l’aglio nella ricetta tradizionale), il Mipaaf ha deciso di tagliare la testa a qualsiasi futura polemica e di approvare un rigoroso disciplinare per la preparazione di questo piatto che verrà inserito fra le Specialità enogastronomiche territoriali garantite.

Il disciplinare nello specifico definisce i criteri necessari per l’utilizzo della dicitura “Amatriciana tradizionale” e quindi gli ingredienti, le modalità di preparazione nonché le caratteristiche organolettiche che devono possedere gli alimenti utilizzati.

Un modo anche per cercare di aiutare la rinascita economica delle aree colpite dal terremoto dello scorso agosto, che ancor più delle altre ha visto proprio Amatrice soccombere sotto la furia del sisma.

“Andiamo avanti – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – per dare all’Amatriciana tradizionale la tutela e il riconoscimento che merita. È un impegno che vogliamo portare fino in fondo perché questa preparazione è più di una ricetta, è un simbolo identitario e culturale per il territorio. Ripartire dopo la tragedia del terremoto si può e l’agroalimentare dovrà  essere il motore principale”.

Da questo momento, la procedura prevede, dopo la pubblicazione in Gazzetta nelle prossime settimane, trenta giorni di tempo per permettere eventuali opposizioni. Trascorso questo periodo, il disciplinare concluderà l’iter nazionale e sarà inviato a Bruxelles per l’approvazione definitiva.

Allo studio anche un logo per i sughi pronti, gli unici che seguendo le regole, potranno utilizzare la denominazione “all’amatriciana”.

Gli ingredienti ammessi? Guanciale amatriciano, olio extravergine d’oliva dop, pomodori, sale, pepe e se gradito peperoncino, sugo da condire con una grande manciata di pecorino amatriciano o dop, e mi raccomando  – ormai è ufficiale – dell’aglio non deve esserci alcuna traccia.

 

Cristiana Persia

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