giovedì, Novembre 21, 2024
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“Ortensiamo” la città

Veduta del lago con ortensie fiorite – Associazione Amici delle ortensie

Su quel ramo del lago di Bolsena che guarda Marta e Capodimonte, torna la “Festa delle ortensie”, organizzata dall’associazione degli Amici delle ortensie, con il Comune e la Proloco. L’esposizione sarà allestita lungo viale Colesanti che, fra platani secolari, porta dal lago al centro storico del borgo – erede dell’antica Volsinii, che faceva parte della dodecapoli che ospitava il misterioso luogo sacro dove si riunivano i capi delle lega delle 12 città etrusche, il Fanum Voltumnae – offrendo uno spettacolo unico.

Bolsena, area archeologica del Foro dell’antica Volsinii – MIC

La manifestazione ideata negli anni 90 dall’allora assessore al Turismo e al Verde pubblico, Mauro Di Sorte, oggi presidente dell’associazione, è arrivata alla sua 23a edizione. Il nome scientifico di questa pianta, Hydrangea, fu attribuito da Linneo forse per la forma dei frutti simili a coppe per l’acqua, nel suo “Species Plantarum” nel 1753, anche se poi si è affermato quello di Hortensia, che gli diede più tardi il naturalista Philibert Commerson, nei suoi viaggi in Asia e Nordamerca.

Locandina della Festa delle ortensie a Bolsena

Dunque, nel primo fine settimana in zona bianca, dal 18 al 20 giugno, Bolsena si appresta a vivere la sua festa floreale, da sempre un appuntamento importante per tutta la comunità. A causa della pandemia però non ci saranno i prelibati itinerari enogastronomici, ma all’esposizione parteciperanno anche artisti e artigiani locali di grande esperienza, con preziosi gioielli fatti di fiori secchi, sculture di animali realizzate in ferro e creazioni ecologiche ricavate da metallo riciclato. Non mancheranno gli stand degli agricoltori della zona, dove sarà possibile trovare lo zafferano, le erbe aromatiche per la cucina e non solo.

Una splendida ortensia rosa fiorita – Associazione Amici delle ortensie

Il livello dell’esposizione, assicura il presidente dell’associazione, Di Sorte, grande appassionato di ortensie, che ha ceduto l’azienda di famiglia al figlio e oggi si limita al collezionismo, è di alto livello soprattutto perché espongono vivaisti monoprodotto molto qualificati. Questo non vuol dire che accanto alle splendide ortensie, che in quest’antica terra d’origine vulcanica hanno trovato un habitat ideale, non ci siano anche altre piante di pregio e da collezione. Anche se la crisi di settore a causa della pandemia ha messo in ginocchio molti operatori, dice il presidente, la nicchia del giardinaggio ne ha risentito di meno, perché in molti hanno cercato di sfuggire all’isolamento coltivando le piante del giardino o del balcone. Quest’anno però si dovrà pagare il biglietto d’ingresso: 2,50 euro.

Ortenzia fiorita – Associazione Amici delle ortensie

Le associazioni dei produttori chiedono sostegni adeguati. Il settore florovivaistico nazionale – ha denunciato Coldiretti all’inizio dell’anno – a causa del Covid è stato colpito da un crack da 1,7 miliardi che ha messo a rischio l’intera filiera. Anche la Confagricoltori per i fiori recisi parla di una perdita di fatturato del 40%. Secondo Federfiori, l’associazione della Confcommercio, i negozi sono passati da 15mila a 10mila. Lo scorso anno la Regione Lazio ha messo a disposizione un bando da 5 milioni di euro per il ristoro delle aziende.

Aiuti al settore dalla Regione – Regione Lazio

Autore

  • Giornalista Pubblicista, esperta in tecniche sociali dell’Informazione, redattrice dell’Editrice cooperativa “Il Ventaglio”, addetta stampa delle cooperative pesca della Lega (ANCP), redattrice esterna della pagina agricola de “La Voce Repubblicana”, addetta alle Pari Opportunità del Gruppo di Specializzazione agroalimentare della FNSI, divenuto UNARGA, poi consigliere dell’ARGA Lazio, è stata direttrice responsabile della testata del Gruppo Archeologico di Volontari del territorio Cerite, “L’Aruspice”, per più di dieci anni. Dal 2001 è stata funzionario del Comune di Roma, per il quale ha ottenuto l’European Computer Driving Licence (ECD), e nel 2006 è stata nominata membro supplente per l’Amministrazione comunale della Commissione Pari Opportunità. Oggi in pensione anticipata, continua a coltivare la sua passione per il giornalismo e la scrittura come figlia d’arte. Suo padre, Sergio Civinini, noto giornalista dell’agroalimentare, scomparso prematuramente, è stato per innumerevoli anni vicepresidente dell’allora Associazione Stampa Agricola, Gruppo di Specializzazione della FNSI, oggi UNARGA.

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