sabato, Maggio 18, 2024
Agroalimentare

Le nuove sfide dell’Arte Bianca

Qualità, identità, inclusione, sostenibilità: questi i temi su cui ci si è confrontati nella tavola rotonda per la Food Policy del Comune di Roma, nel segno di Food 2030 e FarmToFork, organizzata nell’ambito di Cerealia Festival dalla CNA Agroalimentare e dall’associazione “Fusilli”

Si è finiti, per forza di cose, a parlare della situazione riguardante la disponibilità mondiale di grano – alla luce della guerra scatenata dalla Russia nei confronti dell’Ucraina – e dei conseguenti rialzi dei prezzi, durante la tavola rotonda organizzata giovedì 30 giugno al Villaggio Globale sul tema “Le nuove sfide dell’Arte Bianca: qualità, identità, inclusione, sostenibilità”. Un appuntamento organizzato all’ex mattatoio di Testaccio, a Roma, dalla Rete del Festival Cerealia e dall’associazione “Fusilli – Urban Food Planning”, con la partecipazione della CNA Agroalimentare, di AgroCamera e di ARGA Lazio.

Una tavola rotonda per la “Food Policy” del Comune di Roma, nel segno di “Food 2030” e di “FarmToFork”, alla quale hanno partecipato Alex Bignoli, coordinatore di Romacereali (AgroCamera); Emanuele Marconi (Direttore del Centro di Ricerca CREA); Leonardo Spadoni (Presidente dei Panificatori CNA); Stefano Uccella (Presidente di CNA Agroalimentare); Francesco Paniè (Associazione Terra) e il nostro Direttore, Roberto Ambrogi, nella sua veste di Presidente di ARGA Lazio. A concludere l’incontro, moderato da Tiziana Briguglio, l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi.

Subito dopo i saluti di Paola Sarcina, direttore di Cerealia Festival, di Gabriele Rotini (responsabile nazionale della CNA Agroalimentare) e di Elisabetta Luzzi per l’associazione Fusilli, si è entrati nel vivo della discussione, da cui è emerso un dato incontrovertibile ma sul quale al momento c’è grande confusione nell’opinione pubblica: malgrado la guerra russo/ucraina, nel mondo la quantità di frumento a disposizione è più che sufficiente a soddisfare tutte le richieste. Le notizie che circolano sulla indisponibilità di grano spesso sono appositamente fuorvianti, ma soprattutto sono frutto di scarsa informazione e conoscenza. Se i prezzi sono schizzati alle stelle (e ben prima dell’inizio delle ostilità in Europa) ciò è dovuto principalmente alla speculazione e ai “giochi” finanziari, mentre solo gli ultimi rincari sono conseguenza del rialzo dei prezzi di combustibili, fertilizzanti e altri prodotti causati dal conflitto.

Insomma, imputata principale è sembrata essere, alla fine dei conti, la disinformazione: voluta (per motivi politico-economici) o conseguenza dell’ignoranza dei fatti, il risultato è lo stesso. Ed è toccato a Roberto Ambrogi spiegare le difficoltà che incontra la categoria giornalistica nel superare questo passaggio, facendosi peraltro carico di tutte le responsabilità conseguenti, al contrario di quanto avviene per altri protagonisti dell’attuale informazione che non devono sottostare ad alcuna regola deontologica.

Difficoltà economiche e regole burocratiche assillanti sono state denunciate dai rappresentanti degli operatori artigiani dell’Arte Bianca, che hanno anche lamentato la scomparsa, nel Lazio e soprattutto in provincia di Roma, dell’attività molitoria con conseguente, ulteriore, aumento del prezzo delle farine.

Le conclusioni, come si è detto, sono state tratte dall’Assessora Alfonsi che tra gli altri temi importanti ha ricordato l’impegno del Campidoglio per migliorare la qualità del cibo nelle mense scolastiche e in generale attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera nel “Consiglio per il Cibo”, un apposito comitato che definirà le linee guida sia per una maggiore informazione dei consumatori sia per una migliore gestione a livello locale della produzione, della vendita e del consumo agroalimentare.

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