sabato, Maggio 4, 2024
Luisa Todini, presidente di Agronetwork
AgricolturaCultura del Cibo

L’agroalimentare italiano a difesa della propria reputazione

I nuovi media, a volte troppo superficiali, disinformati e incontrollati, possono arrecare seri danni d’immagine (e non solo) alle aziende. Fake news e notizie fuorvianti incrinano la fiducia dei consumatori. Problemi e potenzialità discussi in un convegno organizzato da Agronetwork (Confagricoltura, Nomisma e LUISS Guido Carli)

Luisa Todini, presidente di Agronetwork

di Gianluca De Angelis

La difesa della reputazione aziendale nei confronti delle minacce alla credibilità che provengono dal web è diventata per le imprese una vera necessità, specialmente negli ultimi tempi: se da un lato sono molteplici le potenzialità delle nuove piattaforme dell’informazione, tra Internet e i social network, dall’altro i rischi per la web-reputation, da sempre un fattore determinante di ogni brand (soprattutto in campo agroalimentare), sono cresciuti a dismisura. Si basano  infatti proprio sull’ormai consolidata importanza di queste “nuove fonti di notizie”, alimentatrici anche delle cosiddette fake news, alcuni dei numerosi spunti di riflessione che sono emersi dal seminario “Web Reputation: gestione della reputazione aziendale nell’agroalimentare”, organizzato da Agronetwork, che si è svolto oggi nella splendida cornice della LUISS Business School di Roma.

Attraverso numerosi interventi di ospiti provenienti dal mondo aziendale, giornalistico e universitario si è cercato di offrire un quadro di riferimento sui temi della cattiva informazione e della circolazione di notizie false in rete riguardanti il settore agroalimentare: le aziende di oggi, infatti, faticano a preservare all’estero la reputazione di cui godono in patria, e sono allo stesso tempo sottoposte ad una nuova serie di sfide e di opportunità che scaturiscono dal mondo digitale.

Come hanno descritto i vari rappresentanti di famosi brand quali Heineken, Levoni e Pancrazio, infatti, l’agroalimentare rappresenta uno dei principali settori italiani e l’insorgere di problematiche inerenti la circolazione di notizie false o fuorvianti comporta in questo caso non solo il rischio di minare  la credibilità dell’azienda, ma soprattutto quello di incrinare un rapporto di fiducia costruito negli anni tra cliente e fornitore, oltre che di creare un senso di confusione e disinformazione nel consumatore.

Servirebbe certamente una normativa più rigida nei confronti di chi è responsabile della diffusione delle notizie false, oltre alla necessità impellente di ristabilire fiducia nelle fonti ufficiali: internet e i social network sono incontrollabili, e con questa loro forza dirompente sono riusciti a scardinare tutti i paradigmi dell’informazione tradizionale. Ora abbiamo una versione perennemente accessibile di dati, spesso senza controllo e con un potere esplosivo che si può innescare anche a distanza di anni. Tuttavia, dal punto di vista aziendale, non bisogna averne timore, ma anzi trovare i modi per sfruttare efficacemente questo nuovo (e potenzialmente infinito) ventaglio di possibilità a proprio vantaggio.

“Le nostre aziende devono imparare a gestire il web senza spaventarsi per la sua modernità e complessità – ha detto infatti il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – e, proprio perché il sistema agroalimentare è particolarmente vulnerabile, bisogna costruire un valido sistema di relazioni con i social media che possa garantire ai consumatori sempre maggiore trasparenza e qualità delle scelte imprenditoriali in una veste nuova e moderna.”

Anche la compenetrazione tra i vari attori imprenditoriali è una soluzione necessaria per potenziare efficacemente la rete del settore agroalimentare, che deve cooperare con quello della finanza e delle università per rilanciare la competitività delle sue imprese: proprio con questo intento nasce infatti Agronetwork, l’associazione organizzatrice dell’evento, che è composta da Confagricoltura, Nomisma e Università LUISS Guido Carli. “L’obiettivo principale dell’associazione – ha detto infatti la presidente di Agronetwork Luisa Todini – è il rilancio della competitività nell’agroalimentare attraverso la creazioni di reti, la realizzazione di iniziative, fiere, eventi e manifestazioni per la valorizzazione del Made in Italy e per l’innovazione, anche su scala internazionale.”

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