giovedì, Settembre 19, 2024
Agroalimentare

Enologia e turismo, binomio d’importanza vitale per il Lazio

“Vino, turismo, cultura: le risorse di un territorio”: questo il tema dell’incontro svoltosi nell’ambito della 3.a edizione di “Vini d’Abbazia” a Fossanova.  Moderato dal giornalista Rai Rocco Tolfa, dopo i saluti del Sindaco di Priverno Annamaria Bilancia il convegno ha visto l’intervento del Presidente della Camera di Commercio di Frosinone e Latina Giovanni Acampora, il quale ha evidenziato come la manifestazione testimoni “che è possibile lavorare insieme in una logica di alleanze per il territorio, a beneficio di tutta la comunità. Mettere in rete quanti con il loro lavoro contribuiscono a preservare i vitigni che rappresentano la storia e la cultura del settore vitivinicolo del nostro Paese, e avere qui tra i più importanti produttori di vini d’abbazia e monasteri nazionali e internazionali è una vetrina straordinaria che dà lustro al nostro territorio. Ma è anche l’esempio più tangibile del modello che, come Camera di Commercio, stiamo portando avanti, quello di un’alleanza con il mondo delle imprese su azioni condivise a vantaggio del territorio”.

Dal canto suo il Presidente dell’Azienda Speciale “Informare”, Luigi Niccolini, ha sottolineato come “nel Lazio ci siano 18 mila ettari di vigneti, con una produzione di 200 mila ettolitri di vino e un valore della produzione di 230 milioni di euro. Su questi numeri le province di Latina e Frosinone incidono per circa la metà, a testimonianza del peso che rivestono in questo settore. Vino, turismo e cultura sono gli elementi principali, insieme all’enogastronomia, per attrarre turisti. Noi abbiamo il compito di offrire loro, con le nostre imprese, i migliori servizi ricettivi in un connubio tra la storia e la bellezza che caratterizzano i nostri territori”.

Un concetto ribadito dal Presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, che ha ricordato come  “i dati ci dicono che il valore dell’enoturismo in Italia è di 2,9 miliardi di euro, in crescita del 16% rispetto all’anno scorso, e che le wine experience vengono percepite come un arricchimento delle proprie conoscenze.  Le nostre aziende vitivinicole ci confermano che c’è un interesse crescente per le storie, gli aneddoti del luogo di produzione dei vini, le persone che hanno dato vita a una determinata etichetta, recuperando anche antichi vitigni, e poi ovviamente per le specificità del processo produttivo. Ricordiamo che i monaci curarono la propagazione e la coltura della vite, la conseguente produzione del vino e la sua conservazione. Questa iniziativa a Fossanova, Vini d’Abbazia, recupera questo legame e lo valorizza nella giusta direzione. È evidente, quindi – ha concluso -che un efficace storytelling diventi anche una leva importante per la crescita e l’economia di un luogo. Come Confagricoltura, grazie alla nostra storia ultracentenaria, abbiamo sempre valorizzato il connubio tra cultura, vino e territorio: sono le carte vincenti del Made in Italy agroalimentare, trainato proprio dal comparto vino”.

Per il Commissario straordinario dell’Arsial Massimiliano Raffa: “A Vini d’Abbazia ogni bicchiere racconta una storia di passione, dedizione e tradizione, capace di esprimere l’identità del nostro territorio e la sua profonda vocazione agricola. È un evento che abbiamo sostenuto con convinzione, tanto per la sua originalità quanto per il suo saper essere un efficace veicolo di promozione per le nostre imprese e i nostri vini. Arsial ha recentemente inaugurato una nuova strategia di promozione, “Il Modello Lazio”, finalizzata a sostenere la crescita delle imprese e a presentare il Lazio come regione di eccellenza enologica e di qualità agroalimentare. Eventi come questo incarnano perfettamente la nostra filosofia, mirata a valorizzare le eccellenze locali, attraverso azioni di marketing efficaci pensate per stimolare lo sviluppo, sia sul mercato interno che nel panorama internazionale”.

 Ha chiuso l’incontro l’Assessore Regione Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare del Lazio, Giancarlo Righini, secondo il quale “Vini d’Abbazia rappresenta una vetrina straordinaria per le eccellenze del nostro territorio. Una ulteriore occasione per ribadire l’importanza del settore vitivinicolo del Lazio che, grazie a politiche e investimenti mirati, ha tutte le carte in regola per competere nel mercato nazionale e internazionale”.

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