giovedì, Maggio 2, 2024
Ambiente

Domenica a Termoli assemblea “Trivelle Zero”

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Prosegue senza interruzione la campagna dei no-triv per bloccare l’attività di esplorazione e sfruttamento di eventuali giacimenti petroliferi nei nostri mari. Alle varie associazioni di cittadini (più o meno spontanee) si affiancano nelle varie forme di lotta anche i Governatori delle regioni (soprattutto quelle che si affacciano sull’Adriatico) e molti amministratori degli enti locali interessati. Né mancano le proteste da parte degli esponenti di vari partiti politici, in particolare quelli più attenti alle questioni ambientali. A tal proposito, da registrare l’appello lanciato ieri dai Verdi (Angelo Bonelli insieme con il portavoce Giobbe Covatta) al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, perché si faccia carico del problema riguardante le Isole Tremiti.

“Abbiamo chiesto a Emiliano, che si è dimostrato molto sensibile nella difesa del mare dalle perforazioni petrolifere, di istituire, in base alla legge regionale sui parchi un’area marina protetta che comprenda le isole Tremiti e l’area in cui è stato rilasciato il permesso alle ricerche. L’area marina che verrebbe istituita, infatti, è ricca di alghe quali l’Acetabularia Mediterranea e la Corallina Mediterranea ovvero i rivestimenti di spugna e ancora più straordinario è inoltre il patrimonio ittico: dentici, orate, astici, aragoste, cefali, cavallucci marini”.

Bonelli e Covatta ricordano poi che nel decreto con cui il Mise ha autorizzato le ricerche (il n. 176), “sia all’articolo 3 che all’articolo 5 si parla di ricerche finalizzate alle perforazioni e alla realizzazione di pozzi splorativi, ma il permesso va fermato prima che inizino i lavori: solo così si potrà tutelare un ambiente marino tra i più suggestivi e ricchi dell’Italia. L’istituzione dell’area marina sarebbe una risposta a chi vuole mettere in pericolo le bellezze dei nostri mari”.

Da parte sua, sempre per quanto riguarda le trivellazioni in Adriatico, il Presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura a Termoli si è dichiarato fiducioso nella ricerca di soluzioni con il Governo. “Sono convinto che su questi temi, ancora una volta, riusciremo a costruire, in contraddittorio costruttivo con il Governo, la soluzione anche a questo problema” ha commentato il Governatore, ricordando come proprio da Termoli era partita la contrapposizione delle sette regioni che si era concretata nell’avvio del percorso referendario da parte di dieci consigli comunali. “Il Parlamento, con la Legge di stabilità, per gran parte ha dato una risposta puntuale. Rimane in piedi la questione sul merito del pronunciamento e, cioè, se era o sarebbe stata sufficiente la pronuncia della Cassazione o, secondo quanto dichiarato da qualcuno, si dovesse tornare a richiedere il parere della Corte Costituzionale. Ritengo che, su questo aspetto, l’interlocuzione con il Governo è stata puntuale da parte dei Presidenti delle Regioni, in occasione dell’incontro a Palazzo Chigi per la definizione dei patti con le singole regioni all’interno del Masterplan”.

Il tema referendario comunque, sottolinea il Governatore del Molise, si limitava alle trivellazioni entro le 12 miglia, “ma la questione è più ampia: riguarda anche le esplorazioni, come dispone il decreto del 22 dicembre, e le trivellazioni oltre le 12 miglia. Mi auguro che anche su questo aspetto si possano fare i dovuti approfondimenti con il Ministero dello Sviluppo economico ed il Ministero dell’ambiente”.

Intanto per domenica prossima, 17 gennaio, è stata indetta a Termoli (Isernia) l’assemblea nazionale del “Coordinamento Trivelle Zero” del Molise, insieme al gruppo delle Marche e al comitato “No Ombrina”. L’incontro avrà carattere organizzativo e pratico, con l’obiettivo di: “porre le basi concrete alla creazione di una campagna nazionale per i diritti sociali e dell’ambiente, e contro la devastazione ed il saccheggio del territorio. Sarà pertanto rivolta ad associazioni, movimenti e gruppi attivamente impegnati sul tema, e non sarà indistintamente aperta al pubblico”.

L’ordine del giorno dei lavori, che si svolgeranno nella chiesa del Sacro Cuore della città adriatica, prevede: dalle 10 alle 11 la presentazione del sito Internet con pagina facebook della campagna per i diritti ambientali e sociali, a seguire la presentazione, discussione e decisione sul possibile quesito referendario “Trivelle zero” nell’ambito dei referendum “sociali” con la raccolta firme nella primavera 2016. Nel primo pomeriggio, dopo una pausa, si discuterà dell’organizzazione della campagna nazionale con artisti ed una seconda sensibilizzazione di auto-formazione.

“Particolare risalto sarà dato al problema delle trivellazioni in mare, dopo la recente concessione di permesso di ricerca nell’area antistante la costa abruzzese-molisana e le isole Tremiti – hanno dichiarato dal coordinamento Trivelle Zero del Molise – che apre la strada ad una valanga di altre concessioni in tutto l’Adriatico. La notizia dell’inqualificabile doppiezza con la quale il governo ha firmato devastanti concessioni proprio il giorno prima di votare gli emendamenti che bloccavano le nuove trivellazioni entro le dodici miglia rende indispensabile la programmazione di nuove iniziative, con l’appoggio deciso delle amministrazioni coinvolte nello scempio. Si lavorerà, quindi, all’elaborazione di un quesito referendario per l’opzione trivelle zero, che estenda il divieto anche oltre le dodici miglia marine e in terraferma”.

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari).

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