Crisi ortofrutta, il Ministero convoca il Tavolo
A garanzia del settore verrà istituito presso il Mipaaf il tavolo permanente per il comparto ortofrutticolo nazionale
Una nuova riunione di coordinamento fra i principali rappresentanti della filiera ortofrutticola è stata convocata al Ministero delle politiche agricole al fine di affrontare le principali problematiche del settore, in particolare quelle relative alla situazione di grave crisi legata al calo delle quotazioni di alcuni prodotti, in particolare albicocche, pesche e nettarine.
I prezzi di questi ultimi due prodotti all’ingrosso hanno oscillato infatti nelle ultime settimane fra gli 0,15 e 0,20 centesimi al chilo, un importo definito da tutti gli operatori del comparto come assolutamente insufficiente non solo per produrre guadagno, ma addirittura incapace di coprire i costi di produzione.
Il viceministro Andrea Olivero nel corso del confronto ha indicato alcune strategie a breve termine messe a punto dal governo per cercar di dar sollievo al comparto.
Fra queste il ritiro di un’ulteriore quota di 1500 tonnellate pesche e nettarine in aggiunta a quanto già prelevato nelle scorse settimane. I prodotti oggetto del dispositivo saranno così sottratti al libero mercato con l’obiettivo si sostenere il prezzo e in un’ottica di maggiore sostenibilità sociale, invece di essere distrutti, saranno destinati in via prioritaria agli indigenti.
Per cercare di contrastare gli effetti legati all’embargo russo, è stato poi annunciato un coordinamento con la Spagna al fine di sollecitare nuovi interventi eccezionali in questo settore da parte dell’Unione europea. Infine si è deciso di potenziare i controlli nel comparto ortofrutticolo – in particolare in quello delle pesche – per evitare frodi in merito all’origine di provenienza del prodotto.
Olivero ha poi annunciato la decisione del ministro Maurizio Martina di istituire il Tavolo ortofrutticolo nazionale.
Un dispositivo che secondo i propositi del Mipaaf avrà così la possibilità di coordinare meglio, attraverso la consultazione costante di tutti i rappresentanti di filiera, sia la programmazione che la pianificazione delle produzioni, anche attraverso il catasto frutticolo. Il Tavolo permanente permetterà poi un maggior coordinamento fra istituzioni e organizzazioni per affrontare quelle tematiche che rendono particolarmente fragile alcuni settori del comparto, in particolare nell’export che rappresenta il principale mercato di assorbimento delle nostre produzioni.
Cristiana Persia