mercoledì, Maggio 15, 2024
Agricoltura

Nuovo fertilizzante organico per risparmiare acqua

fertilizzante-biologico

Il fertilizzante del futuro, all’insegna dell’economia circolare, del recupero di ciò che normalmente si butta via. Gli ingredienti? Compost, scarti di allevamenti avicoli e residui derivanti da biomasse. Si chiama Resafe questo fertilizzante organico che consente di ridurre l’impiego di acqua nelle colture e di preservare al meglio la fertilità dei terreni.

Resafe nasce nell’ambito del progetto europeo “Life+Resafe”, un’iniziativa da 1,3 milioni di euro finanziata al 50% dall’Unione europea, sviluppata da un consorzio internazionale composto da Enea, Università “La Sapienza” – Dipartimento Ingegneria Chimica Materiali Ambiente – Astra Innovazione e Sviluppo di Faenza, l’azienda cipriota Enia Rdi Ltd e l’istituto di ricerca spagnolo Cebas-Csic.

La caratteristica più innovativa di questo fertilizzante ‘green’, è di sviluppare una doppia azione ovvero di agire sulle colture, ma anche sulle caratteristiche del terreno, preservandone le funzioni vitali di filtrazione dell’acqua e di ritenzione idrica. Di fatto, il consumo di acqua si riduce e viene preservata o ripristinata la fertilità del terreno, contrastando erosione e impermeabilizzazione del suolo, due fenomeni in aumento Questo fertilizzante sfrutta materiali di scarto che diventano risorsa. E’ fatto con compost miscelato con pollina, ossia gli scarti degli allevamenti avicoli, e biochar, il residuo della pirolisi di biomasse, e principi attivi vegetali, secondo un procedimento brevettato a livello europeo. “In questo modo – spiega Alice Dall’Ara, referente del progetto per l’Enea – abbiamo ottenuto un prodotto che aumenta la ritenzione idrica del terreno e dei nutrienti forniti alle piante, diminuisce il contenuto di salinità del terreno grazie al biochar e ripristina la struttura del suolo, riducendo il rischio di erosione”.

“Nella versione ‘italiana’ del fertilizzante – prosegue Dall’Ara – abbiamo raggiunto un contenuto di azoto di circa il 3% e si è formata anche struvite, un composto a base di azoto e fosforo che consente di ridurre l’inquinamento delle acque sotterranee”. Il nuovo fertilizzante è risultato molto interessante sia dal punto di vista produttivo che qualitativo: su 14 prove realiz­zate la “tesi 100%”, ovvero l’impiego esclusivo del fertilizzante Resafe, è risultata la migliore per produttività in 7 casi, mentre in altre 4 prove è risultata seconda.

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari).

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