sabato, Aprile 27, 2024
Cultura del Cibo

Arriva il “Fast Good”: Merkel, Queen e Pope sandwich all’EVO

Olio extravergine d’oliva: cercando l’alimento perfetto per la cucina e la salute. Un progetto per creare maggiore consapevolezza sulle proprietà dei prodotti della filiera olivicola europea di qualità rivolto al consumatore e agli interlocutori del settore nei Paesi Italia, Regno Unito e Germania.

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I tre panini “europei” all’olio extravergine d’oliva. Da sinistra: Merkel Sandwich, Pope Sandwich e Queen Sandwich

ll tema “Looking for the Perfect Food” è il cardine del progetto “Olio di Oliva, Alta Qualità Europea” promosso con il contributo dell’Unione Europea e dall’Italia e realizzato da Unaprol, la più grande organizzazione di produttori olivicoli italiana. Obiettivo del progetto è incrementare la conoscenza sulla produzione olivicola europea controllata e garantita che, grazie alle particolari condizioni territoriali, ambientali e produttive mediterranee, vanta caratteristiche eccezionali sotto il profilo nutrizionale e organolettico. Buono da gustare, benefico per la salute, adatto per cucinare e condire a crudo, utile come ingrediente di bellezza e sostenibile dal punto di vista ambientale. È l’olio di qualità europeo: un alimento multi-tasking, più che mai adatto ai tempi moderni. Già i Fenici lo chiamavano oro liquido, e recenti ricerche lo inseriscono ai vertici tra i prodotti nutraceutici, caratterizzati cioè da importanti benefici per la salute. Quanto lo conosciamo davvero? Come lo utilizziamo?  Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa presso Palazzo Rospigliosi, a Roma, ed ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Daniele Reponi, chef della trasmissione Rai Uno “La Prova del Cuoco”, che si è esibito in uno show cooking realizzando tre panini dedicati ai Paesi coinvolti nella campagna: Merkel sandwich, Queen sandwich e Pope sandwich.

Il Merkel sandwich si ispira alla tradizione gastronomica tedesca e celebra il classico matrimonio fra würstel e crauti, ovviamente rivisitato per l’occasione. Il würstel – se ben fatto e frutto di un’attenta selezione e di rigidi controlli – può essere un prodotto molto sfizioso e completo. Per non coprire troppo l’olio evo, si è deciso di utilizzare un ingrediente composto soltanto da parti di coscia di suino pesante padano. Si tratta di animali con due anni di vita prima della macellazione e proprio questo aspetto conferisce al nostro würstel dolcezza e delicatezza.

Il Queen sandwich strizza l’occhio alla tradizione gastronomica anglosassone. Si tratta di una rivisitazione del celebre “fish and chips” in chiave olio evo.
si è scelto di preparare dei bocconcini di pesce azzurro, precisamente merluzzo, infarinarli e friggerli in olio evo. Questo passaggio ha lo scopo di evidenziare una delle caratteristiche meno sfruttate dell’olio evo, che è la sua capacità di dare fritti eccellenti, profumati e alquanto digeribili.

Pope sandwich, infine, racconta il cibo del nostro paese con salumi e formaggi esaltati grazie all’utilizzo di olio evo. La scelta del capocollo nasce dall’esigenza di sfruttare al meglio il matrimonio con l’olio evo, che richiedeva un salume non troppo grasso. La mozzarella fiordilatte conferisce succosità alla farcitura e la scorza d’arancia una sensazione di freschezza, risaltando un binomio perfetto che consiste nell’accostamento fra olio evo e agrumi. Le perline di olio vogliono donare originalità e gioco a questo panino  e dimostrano la versatilità dell’extra vergine di oliva.

L’ALIMENTO PERFETTO PER LA CUCINA E LA SALUTE

itranaDavvero, quindi, l’extravergine europeo può contribuire a far crescere la consapevolezza nel consumatore, accompagnandolo nella ricerca dell’alimento perfetto! è questo il tema “looking for The Perfect Food” legato alla campagna “Olio di Oliva, Alta Qualità Europea”, che si pone l’obiettivo di creare maggiore consapevolezza sulle proprietà dei prodotti della filiera olivicola europea di qualità (olive e olio extra vergine d’oliva). Il progetto si rivolgerà al consumatore e agli interlocutori del settore nei Paesi Italia (consumatore tradizionale), Regno Unito e Germania (nuovi consumatori).

“Se le contraffazioni, la standardizzazione “al basso” del mercato, le convenzioni sull’etichettatura, sono fattori che talvolta favoriscono situazioni di difficile riconoscibilità della qualità e dei fattori di differenziazione del prodotto olivicolo, per contrastare tale minaccia bisogna oggi spostare la sensibilità del mercato sull’importanza dei prodotti nell’alimentazione, e soprattutto sulla necessità di una scelta che dev’essere sempre attenta e consapevole” dichiara David Granieri, presidente Unaprol. “In questo olive e olio extra vergine d’oliva di qualità europei non possono che emergere poiché rappresentano, sulla base di evidenze scientifiche, non semplici condimenti ma completi alimenti, indispensabili in un moderno ed equilibrato regime alimentare”.

Intorno all’olio si costruisce la catena del valore del Made in Italy agroalimentare e la ricchezza dei territori. Riferisce Pietro Sandali, direttore generale Unaprol che aggiunge: “sempre più l’extra vergine si sta trasformando da traffic builder a generatore di energie positive e virtuosismo competitivo in un mercato dove la domanda di alta qualità del prodotto è in continuo aumento”.

PER L’EXTRA INFORMAZIONI UTILI GIÀ IN ETICHETTA

dsc_0555Una questione di etichetta – L’olio di oliva non teme rivali dal punto di vista dell’ecologia alimentare: “Un olio di oliva serio si ottiene semplicemente con una spremitura a freddo, perché l’oliva è l’unico frutto in natura dotato di camera oleifera: basta spremere e si ottiene olio” spiega il nutrizionista Ciro Vestita.Diverso il procedimento per molti oli di semi. Se spremo, ad esempio, la soia otterrò una poltiglia; per estrarre da questa l’olio devo poi usare un idrocarburo chiamato esano, il che ovviamente è diverso. Inoltre, una volta ottenuto con premitura meccanica a freddo il vero olio di oliva non deve subire processi di decolorazione, rettificazione o riscaldamento, cosa invece frequente negli oli di semi”.

Le proprietà nutrizionali e terapeutiche dell’olio di oliva, però, si trovano solo in quello di buona qualità. Se tornando ai dati Ixè la propensione all’acquisto è buona (75%), e la maggioranza assoluta dei consumatori dichiara che per acquistare un olio extravergine non bada/baderebbe al prezzo per avere la massima qualità, non sempre è facile orientarsi nella scelta. La prima regola è affidarsi all’etichetta, ma solo il 60% dei consumatori europei la segue abitualmente. Di più: le indicazioni sono spesso percepite come difficili da capire, quando non fuorvianti. Esplicativa, con riferimento al problema dell’Italian sounding, è l’ampia quota (59%) dei consumatori europei che dichiara la convinzione di acquistare un prodotto di origine italiana, se un’etichetta riporta un nome/marchio italiano. E, per valutare quanto la difficile lettura dell’etichetta possa incidere sulla reputation dell’olio, il 99% dei consumatori considera come una frode il caso di extravergine d’oliva di marca italiana fatto con olive non italiane.

 

 

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