martedì, Maggio 14, 2024
Mobilità sostenibile

Al via in Germania il primo treno a idrogeno

di Gianluca De Angelis

È ufficialmente partito in Germania il primo treno a idrogeno, un’invenzione che sembra destinata a soppiantare tutte le locomotive diesel. Il lancio è avvenuto sulla rotaia della società francese Alstom, con due treni che hanno cominciato a viaggiare in una linea di 100 chilometri a ovest di Amburgo.

Ma quali sono le principali novità di questo futuristico mezzo di locomozione? Il treno è dotato di celle a combustibile che convertono l’idrogeno immagazzinato sul tetto e l’ossigeno ambientale in elettricità (i serbatoi sono ubicati nella parte centrale del convoglio, per questioni di sicurezza). Le batterie agli ioni di litio vengono utilizzate anche per immagazzinare l’energia cinetica recuperata durante la frenata, per riutilizzarla poi nelle fasi di accelerazione. Questa tipologia di treni è estremamente ecologica: le uniche emissioni, infatti, sono vapore acqueo e acqua condensata (non vengono generati né particolato né anidride carbonica o altri gas serra). Inoltre, sono poco invasivi anche per quanto riguarda l’inquinamento acustico: il rumore prodotto dalla locomozione, infatti, è praticamente nullo grazie all’assenza di turbine e generatori, un miglioramento significativo rispetto al frastuono che provoca lo sferragliare dei treni attuali.

Per quanto riguarda le prestazioni, invece, anche quelle non hanno niente da invidiare ai treni diesel. Secondo Alstom la velocità massima è di 140 chilometri orari e l’autonomia di marcia è di mille chilometri: il rifornimento viene eseguito poi una volta al giorno e dura circa 15 minuti, proprio come nel caso dei loro comprimari.  La capienza dei passeggeri, infine, è di 300 passeggeri: 150 posti a sedere e i restanti in piedi.

Certo, si tratta di un investimento che comporta anche il suo importante costo iniziale, ma c’è da dire che poi si ammortizzerebbe nel tempo non solo tramite il risparmio di carburante, ma anche con l’abbattimento delle spese di mantenimento e per l’operatività quotidiana molto più alta rispetto ai treni attuali. Secondo un calcolo iniziale, infatti, la spesa di investimento sarebbe completamente coperta nell’arco di 10 anni.

La Germania fa quindi da apripista in Europa, con altri 14 convogli che diventeranno operativi entro il 2021, per un investimento complessivo di 81 miliardi di euro: tuttavia, questo non è l’unico paese a investire nei treni a idrogeno. Stando ad Alstom, infatti, avrebbero già mostrato interesse per questa tecnologia anche Regno Unito, Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Canada e Italia.

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