venerdì, Maggio 17, 2024
AmbienteMobilità sostenibile

Trump: via ai limiti sulle emissioni dei gas di scarico

Il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump

Il Presidente statunitense Donald Trump avrebbe deciso di eliminare i limiti alle emissioni di gas di scarico per le nuove auto che erano stati stabiliti dal suo  predecessore, Barak Obama. Lo avrebbe fatto perché, a suo dire, tali limiti penalizzano grandemente l’industria automobilistica Usa che, evidentemente, non ha alcuna intenzione (non vogliamo dire capacità) di introdurre nel processo produttivo quelle innovazioni che nel resto del mondo vengono considerate invece necessarie per ridurre l’inquinamento e il riscaldamento globale.

D’altronde la decisione trumpiana – che farà certamente discutere il mondo ambientalista – non giunge inaspettata. Già durante la campagna presidenziale l’allora tycoon candidato aveva espressamente affermato la sua volontà di non far rispettare dagli Usa gli accordi internazionali faticosamente raggiunti durante le conferenze sul clima. Per lui il riscaldamento globale non rappresenta una minaccia grave; anzi, forse nemmeno esiste in quanto – a suo dire – si tratta di “un concetto creato da e per i cinesi allo scopo di rendere non competitiva l’industria manifatturiera degli Stati Uniti”.

Certo, le notizie che arrivano in queste ore da altri fronti – vedi la Francia con il paventato scandalo dieselgate per la Renault – non depongono a favore delle aziende non Usa dell’industria automobilistica. Anche nel resto del mondo, insomma, riuscire a contenere le emissioni dei motori a combustione interna sembra essere ancora una questione difficile: ma i limiti restano confermati e quindi le maggiori case automobilistiche si stanno impegnando nella ricerca per risolvere il problema. Grossi passi avanti sono stati compiuti sia nella classe delle vetture ibride, sia in quella delle Full-Electric, con batterie sempre più prestanti, sia – infine – nella progettazione dei motori ad idrogeno.

Il tutto condizionato, oltre che dalle difficoltà tecniche, dalle pressioni dell’industria petrolifera che (pur se appare pienamente coinvolta nel nuovo business dell’auto elettrica) continua a portare avanti la sua politica contro il razionamento energetico a difesa dei propri interessi più immediati.

Intanto Trump va avanti per la sua strada senza alcun tentennamento. E’ già fissato un suo incontro con i manager dell’industria automobilistica statunitense per valutare l’impatto della decisione e concordare le nuove strategie. All’incontro ci sarà anche Marchionne: in Europa il marketing FCA si vanta (quanto a ragione?) di proporre sul mercato auto con emissioni quasi trascurabili.

Che farà a questo punto Marchionne? Cederà alle lusinghe della sirena trumpiana o continuerà, lui sì, per una più costosa e ambientalmente corretta strada?

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari).

Hide picture
Verified by ExactMetrics