giovedì, Maggio 9, 2024
Florovivaismo

4,1 mld i danni del coronavirus al florovivaismo Ue

Report Copa-Cogeca e Cia alla Commissione Ue. L’organizzazione europea di rappresentanza agricola insieme ad altre associazioni di categoria nazionali ha presentato i dati dell’impatto della crisi sanitaria sul settore

Danni per 4,1 miliardi di Euro nell’arco di sei settimane e ingenti perdite finanziarie per tutto il florovivaismo nei Paesi Ue. Così ripartiti: 3 miliardi circa per i produttori di piante in vaso e da vivaio e 1 miliardo per il settore del fiore reciso. Questo l’impatto drammatico della crisi sanitaria, a conclusione dell’indagine presentata alla Commissione Ue dal dall’organizzazione europea di rappresentanza agricola del Copa-Cogeca, insieme a Cia-Agricoltori Italiani e altre associazioni nazionali.

I risultati dell’indagine mostrano chiaramente quanto sia cruciale la necessità di un’azione di sostegno da parte dell’Ue per mantenere il potenziale di mercato e salvaguardare gli investimenti settoriali e l’occupazione nelle aree rurali. Le attuali tendenze del mercato indicano segni di parziale recupero per alcuni settori, come quello delle piante da giardinaggio, ma il quadro generale mostra un forte calo dell’attività economica con forti discrepanze nel mercato unico. Sebbene le deroghe alle regole di concorrenza concesse dalla Commissione Ue siano riconosciute come un segnale politico positivo, non sono sufficienti a fornire un aiuto finanziario tangibile, a causa delle sue specificità del settore florovivaistico.

Durante l’incontro, la Commissione ha riconosciuto che il comparto è stato uno più colpiti a livello europeo dalla crisi pandemica. Tuttavia, la Commissione ha incoraggiato i produttori di fiori e piante in vaso a chiedere un sostegno a livello nazionale dall’imminente fondo Next Generation Ue (750 miliardi Euro), perché il bilancio agricolo Ue non può essere mobilitato per fornire sostegno diretto a nessun settore agricolo.

Inoltre, i rappresentanti del settore florovivaistico hanno chiesto alla Commissione un confronto periodico con riunioni annuali del gruppo di dialogo civile (GDC) sull’orticoltura, di reinvestire sulla raccolta di dati e statistiche su produzione, consumo e commercio e di dedicare al florovivaismo linee di bilancio ad-hoc nell’ambito dei programmi di promozione dell’Ue per i prodotti agricoli.

Riprendere il dialogo con gli operatori europei del settore è fondamentale per sviluppare le migliori politiche in grado di aiutare la ripresa e lo sviluppo del florovivaismo. Gli esperti del GDC lavorano, infatti, come ambasciatori delle politiche Ue e del lavoro della Commissione a livello degli Stati membri. E’ già previsto un appuntamento entro fine anno, in cui la Commissione e i rappresentanti delle associazioni di categoria discuteranno gli aggiornamenti sui dati del report e gli step futuri per affrontare la crisi e rilanciare il settore del florovivaismo europeo.

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