venerdì, Novembre 22, 2024
Cultura del Cibo

Un viaggio tra radici, salute e tradizione

È stata ufficialmente presentata il 19 novembre presso la Sala Conferenze Internazionali della Farnesina, la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, giunta alla sua nona edizione, che si svolgerà fino a domenica 24. Questo appuntamento annuale, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, celebra l’eccellenza enogastronomica italiana, facendone ambasciatrice di cultura, tradizione e innovazione su scala globale. 

All’evento hanno partecipato figure di spicco come il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, e il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, insieme ai rappresentanti di enti chiave come ICE, Coldiretti e Federalimentare. Un momento di dialogo per rafforzare le strategie di internazionalizzazione del nostro patrimonio enogastronomico. 

I ministri Francesco Lollobrigida e Antonio Tajani

L’edizione 2024 esplora un tema ricco di significati: il legame profondo tra la cultura culinaria italiana, la salute e la sostenibilità. La Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità, viene proposta non solo come modello di alimentazione sana, ma anche come simbolo di equilibrio tra gusto, benessere e rispetto per l’ambiente. 

Quest’anno, accanto a questo pilastro della cucina italiana, emerge il concetto di Cucina delle Radici, che unisce sapori, storia e identità, raccontando le origini di un patrimonio che travalica i confini. 

Il progetto che accompagna alla riscoperta delle proprie radici italiane

Novità assoluta di questa edizione è l’integrazione tra la Cucina delle Radici e il Turismo delle Radici, un progetto volto a riscoprire il contributo delle comunità italiane all’estero nella diffusione della tradizione gastronomica. Questo dialogo tra passato e presente rafforza l’idea che il cibo sia molto più di nutrimento: è una narrazione condivisa, un ponte che unisce l’Italia ai suoi discendenti sparsi nel mondo. 

Da New York a Tokyo, da Buenos Aires a Sydney, la Settimana della Cucina Italiana coinvolge Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura in un ricco programma di eventi: 

  • Show-cooking e degustazioni con chef di fama internazionale; 
  • Seminari su sostenibilità e certificazioni alimentari;  Corsi di cucina dedicati alla Dieta Mediterranea e ai piatti tradizionali; 
  • Proiezioni di film e documentari che raccontano l’intreccio tra cibo e cultura; 
  • Mostre fotografiche, concerti e presentazioni di libri. 

Tra le iniziative di rilievo, spicca il contributo del Cerealia Festival – giunto alla XIV edizione – che quest’anno esplora i sapori d’Italia e d’Albania nel progetto Cooking Beyond Borders, a cura di Paola Sarcina, ideatrice del Festival, e Tiziana Briguglio, vicepresidente di Arga Lazio e Vicedirettore del nostro magazine. 

Un partner imprescindibile di questa manifestazione è l’Accademia Italiana della Cucina, con le sue oltre 90 delegazioni in 40 Paesi. Attraverso cene a tema, conferenze e incontri conviviali, l’Accademia contribuisce a diffondere i valori della cultura gastronomica italiana, evidenziandone la ricchezza e la versatilità. 

La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo non si limita a celebrare piatti iconici e prodotti tipici. È un’occasione per riaffermare che la cucina italiana rappresenta un’identità culturale, economica e sociale che appartiene a tutti gli italiani, ovunque essi siano. 

Prepariamoci a vivere giorni intensi tra sapori autentici, storie appassionanti e momenti di condivisione. La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo 2024 si pone come un invito a riscoprire non solo la tradizione, ma anche il valore del cibo come veicolo di salute, sostenibilità e memoria collettiva. 

Autore

  • Francesca Liani

    Francesca Liani, romana di nascita e cittadina del mondo, unisce una solida formazione umanistica a competenze in studi internazionali. Come project manager ha seguito importanti campagne di comunicazione e promozione all’estero di Consorzi DOP italiani, valorizzando eccellenze come olio EVO, mozzarella di bufala campana e pomodoro San Marzano. In qualità di esperta in marketing territoriale, racconta storie e tradizioni alimentari dei luoghi con un focus su sostenibilità e identità locale. La sua scrittura esalta il valore del Made in Italy rendendo protagonisti prodotti e territori quali ambasciatori della cultura del buon vivere nel mondo.

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