Un marchio per garantire il bio italiano
E’ quello promosso dall’AIAB, l’unico che secondo l’Associazione garantisce prodotti realizzati in Italia con il 100% di materia prima italiana, al 100% OGM free e prodotto da aziende 100% bio che nell’allevamento utilizzano mangimi 100% bio
Le recenti dichiarazioni del Sottosegretario alle Politiche Agro Forestali Franco Manzato in merito alle indagini sulle presunte mele bio dalla Romania che ha coinvolto realtà venete, toccano temi nodali per lo sviluppo del biologico, che AIAB ha sempre evidenziato.
Il prodotto bio italiano, rilanciato anche nella manifestazione della Coldiretti al Circo Massimo, sta riscuotendo sempre più interesse da parte dei consumatori che, allo stesso tempo chiedono sempre più di conoscere l’origine e la modalità di produzione di ciò che comprano.
Una richiesta sacrosanta e che da sempre rappresenta la linea guida a cui si ispirano le Campagne promosse da AIAB, a partire dalla Biodomenica.
Per quello che riguarda il biologico italiano, è importante ricordare che questo ha un marchio che lo promuove e lo garantisce da oltre 10 anni : il “Garanzia AIAB”, infatti, tramite controlli aggiuntivi a quelli già obbligatori per il bio, garantisce che il prodotto è realizzato in Italia con il 100% di materia prima italiana, al 100% OGM free e prodotto da aziende 100% bio che nell’allevamento utilizzano mangimi 100% bio.
“Apprezziamo quindi che anche una grande associazione come Coldiretti sia arrivata a sostenere questa strategia leggendola come un riconoscimento indiretto alla capacità di AIAB ad interpretare le dinamiche del settore”, dice Vincenzo Vizioli, presidente di AIAB. “Siamo orgogliosi – dice Vizioli – di aver proposto ai consumatori, ben prima che si attribuisse il giusto valore alle produzioni locali, un marchio che, garantendo l’italianità del prodotto, vuole anche sostenere lo sviluppo territoriale dell’agricoltura biologica italiana. Purtroppo oggi alla crescita della domanda interna si sta rispondendo in larga parte con prodotto importato, come dimostrano anche i dati presentati dal Ministero al SANA. Questo si traduce in un ennesimo incremento degli importatori e nella perdita di un’occasione storica per la conversione al bio di tante nostre aziende”.
AIAB presenterà il marchio, rinnovato nella sua veste grafica, al Sottosegretario Manzato, insieme ad alcune riflessioni sulle questioni sollevate. “Se è vero, infatti – continua Vizioli – che il sistema di controllo va reso più efficace, soprattutto per le importazioni, sarebbe un errore attribuire tutte le colpe agli Organismi di controllo a cui va riconosciuto un grande sforzo di crescita negli ultimi anni. Lo stesso decreto controlli approvato dal precedente Governo pone l’accento solo gli aspetti punitivi più che su una reale riorganizzazione del sistema”.
Secondo AIAB, Assocertbio, l’associazione di rappresentanza degli Odc, è un interlocutore serio con cui affrontare i problemi e mettere in sinergia il ruolo della certificazione con quello pubblico del controllo e della vigilanza.
“Inoltre – conclude Vizioli – accogliamo positivamente lo sblocco dei fondi per la Ricerca annunciato dall’On Manzato, anche se dopo anni di stop ci attendevamo maggiori risorse e soprattutto una risposta alla richiesta di Piano Sementiero Nazionale per il Biologico e Biodinamico, che è uno dei passaggi necessari per la crescita del biologico italiano”.