lunedì, Maggio 20, 2024
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Torna Vinitaly e il Lazio si prepara all’evento

“Gusta il vino, senti il Lazio”; all’insegna di questo slogan i produttori della regione presentano le proprie eccellenze che nulla hanno da invidiare alle più “blasonate” e storiche etichette dell’intera penisola

Dopo due anni di assenza causa pandemia, tra qualche giorno a Verona riapre i battenti Vinitaly, la manifestazione-principe del settore, nella quale ogni regione d’Italia cerca di rappresentare il meglio della propria produzione enologica.

Il Lazio, che da qualche anno sta recuperando posizioni strategiche nella scala delle eccellenze nazionali, non ha mancato, nell’occasione, di accettare la sfida, chiamando a raccolta tutti i migliori produttori regionali.

Un’anteprima del catalogo presentato a Verona si è avuta lunedì 28 marzo a Roma, alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura, Enrica Onorati, che ha sottolineato come l’evento rappresenti un momento di speranza per tutti i produttori del Lazio.

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Tra quanti hanno puntato sulla qualità della produzione, mantenendo comunque un occhio attento al giusto rapporto con il prezzo, c’è la cantina Casale del Giglio, una realtà presente da oltre mezzo secolo nell’Agro Pontino e che dalla metà degli anni ’80 ha dato vita ad un progetto di ricerca e sviluppo ispirato ai metodi utilizzati a Bordeaux, in Australia e California, in territori a ridosso del mare, proprio come quelli dove prosperano le vigne dell’azienda. Con risultati che oggi sono più che apprezzati dagli esperti di tutto il mondo, come sottolinea il Brand Ambassador della Cantina, Luca Di Carluccio.

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Le produzioni dell’Agro Pontino stanno diventando sempre più importanti a livello regionale, affiancando le tradizionali colture della zona dei Castelli Romani e della zona settentrionale del Lazio. Sono coltivazioni “giovani”, sperimentate dopo la imponente bonifica avvenuta negli anni 20/30 del secolo scorso. Sperimentazioni che hanno però tenuto conto della tradizione, sia delle poche colture autoctone della zona, sia di quelle importate dai “colonizzatori” originari di altre regioni a vocazione vinicola. Un’altra delle realtà pontine che saranno presenti al Vinitaly con la propria produzione di eccellenza è la “Villa Gianna”, una cantina che dai vigneti intorno al Circeo ottiene vini di rara qualità, come evidenzia il titolare Gianluca Giannini.

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A presentare in modo perfetto i prodotti del Lazio che andranno a rappresentare la regione al Vinitaly, hanno contribuito gli studenti dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Angelo Celletti” di Formia. Una realtà che negli anni ha consentito a molti giovani una formazione di alto livello e che si propone di proseguire su questa strada per garantire loro un futuro occupazionale di sicuro successo, come sostiene la dirigente scolastica, Monica Piantadosi.

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Autore

  • Tiziana Briguglio

    Giornalista agricola ed enogastronomica, ha collaborato per lunghi anni con i quotidiani nazionali “Libero” e “Il Tempo” ed attualmente è vicepresidente dell’Arga Lazio (l’Associazione regionale Giornalisti Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Territorio, Energie: Gruppo di specializzazione della Associazione Stampa Romana-FNSI). Fondatrice e presidente dell’Associazione “Agroalimentare in Rosa”, è organizzatrice di grandi eventi e direttrice tecnica e scientifica di numerose manifestazioni volte alla valorizzazione dei giacimenti agro-culturali italiani. Dal 2020 è vicepresidente nazionale di Confassociazioni Tourism Food Hospitality con delega alla Comunicazione ed Eventi. Dal 2013 è tra i promotori ed organizzatori del Festival Cerealia.

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