giovedì, Novembre 21, 2024
Attualità

Serve innovazione per il settore energetico

La CSEA presenta i risultati della ricerca di sistema: 250 progetti per produzione, razionalizzazione, risparmio dell’energia, sviluppo e gestione del sistema elettrico nazionale

Con appena 70 centesimi di euro l’anno della loro bolletta elettrica le famiglie italiane aiutano la ricerca che guarda alle città del futuro, all’efficienza energetica, alle soluzioni per combattere il cambiamento climatico, alle case intelligenti. Sono infatti soprattutto questi i temi su cui si è concentrata in questi anni la Ricerca di Sistema, finanziata da un Fondo istituito presso CSEA, la Cassa per i servizi energetici e ambientali, che viene alimentato dal gettito della componente A5 della tariffa elettrica. Tra il 2006 e il 2014, con questo sistema sono stati stanziati più di 600 milioni di euro che hanno finanziato oltre 250 progetti (annuali e pluriennali) di ricerca di interesse diretto o indiretto per il sistema elettrico.

Per presentare i risultati ottenuti e a fare il punto sulla ricerca di sistema è stata organizzata dalla CSEA la seconda edizione del convegno nazionale “Diffusione dei risultati e prospettive della Ricerca del Sistema Elettrico”, presso l’auditorium Via Veneto. All’appuntamento partecipano Francesco Vetrò, Presidente CSEA; Andrea Ripa di Meana, Direttore generale CSEA; Guido Bortoni e Rocco Colicchio, rispettivamente Presidente e Commissario dell’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico; Sara Romano, Direttore generale al Ministero per lo Sviluppo Economico; Giuseppe Tribuzi, Responsabile Ricerca di Sistema CSEA.

Gli accordi di programma del piano triennale 2012-2014 sono illustrati da Agostino Iacobazzi, ENEA; Claudio Bertoli, CNR; Romano Ambrogi, RSE, mentre alcune delle success stories del Bando B – dedicato alla collaborazione tra enti di ricerca e aziende – vengono riportati da Roberto Faranda, Politecnico di Milano (progetto Sdg); Claudio Brocca NIDEC – ASI (progetto SGRID); Flavio Villa TESMEC spa (progetto UMALS).

Con meno del costo di un caffè l’anno, i cittadini sostengono studi e progetti per le smart cities, le reti intelligenti, l’innovazione nel campo dell’utilizzo dell’elettricità, le nuove frontiere tecnologiche per le rinnovabili. La ricerca di sistema è un settore di prima importanza sia nell’ambito della ricerca vera e propria che in quello del trasferimento tecnologico. Ad essere stati coinvolti, in questi ultimi anni, sono stati numerosi soggetti pubblici e privati. Solo per il Bando di tipo B previsto dal Piano triennale 2012-2014 della Ricerca di Sistema, destinato a finanziare imprese o compagini composte da imprese e enti di ricerca, sono state presentate 67 proposte di progetto per un totale di 91 diversi attori. Il finanziamento per il “potenziale sviluppo delle energie rinnovabili” è quello che ha attratto più attenzione. In particolare, è la ricerca nel campo delle biomasse a riportare il maggior numero di progetti ammessi al contributo, e a risultare anche quella con il miglior rapporto tra domande presentate e progetti vincitori. Altro punto di grande interesse tra i progetti presentati, il tema dell’efficienza energetica nei settori civile, industria e servizi, per il quale sono state presentate sempre nell’ultima tornata del bando B, ben 22 domande, di cui però solo 7 ammesse al contributo.

La presentazione dei risultati dei progetti sviluppati nell’ambito della Ricerca di Sistema per il settore elettrico è uno dei compiti affidati dal legislatore a CSEA. Questo momento di incontro, esteso ad una ampia e qualificata platea di partecipanti (oltre le Istituzioni è prevista la partecipazione di rappresentanti delle Università), può anche rappresentare un’occasione di riflessione e confronto sul futuro della ricerca di sistema nel nostro Paese. Una riflessione che non può non partire dalle storie di successo che sono state illustrate durante il convegno.

CSEA – Cassa per i servizi energetici e ambientali

Per ulteriori informazioni:
Francesco Sellari, f.sellari@silverback.it, 329 6082015

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Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari). Attualmente Presidente di ARGA Lazio (Gruppo di specializzazione dell'Associazione Stampa Romana) e Vicepresidente di UNARGA (l'Unione delle varie ARGA regionali), Tesoriere del Gruppo Romano Corrispondenti e del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati.

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