Sergio Costa nuovo ministro dell’Ambiente
È il generale Sergio Costa, comandante della Regione Campania dei Carabinieri forestali, il nuovo ministro dell’Ambiente. Classe 1959, laureato in Scienze Agrarie, master in Diritto dell’Ambiente, forte sostenitore della legge 68 sugli ecoreati, il suo nome è legato soprattutto all’inchiesta sulla Terra dei fuochi, che una ventina d’anni fa ha permesso di far luce su una serie di attività illecite legate allo smaltimento di rifiuti tossici, nell’area tra le province di Caserta e Napoli.
Provenendo dalla Forestale, il generale Costa non ha mancato, a suo tempo, dal criticare la scelta dell’accorpamento con l’Arma, sostenendo che in tal modo si sarebbero disperse molte delle competenze esclusive di quella che a suo avviso (come ebbe a dire in un’intervista dell’epoca) era “l’unica forza di polizia specializzata nei settori di ambiente e natura e questo deriva dal fatto che veniamo preparati sin da giovani. Una peculiarità che perderemmo se finissimo nella Polizia o nei Carabinieri”.
Per poter assumere “a pieno titolo” l’incarico di ministro il generale Costa dovrà adesso porsi in aspettativa, così come impone il Codice dell’ordinamento militare secondo cui i militari in servizio – pur potendosi iscrivere ai partiti – devono mantenersi al di fuori delle competizioni politiche. Da quando, nel marzo scorso, Di Maio inserì il suo nome nella “squadra” del governo pentastellato, si era infatti posto solo in licenza temporanea in attesa dei risultati elettorali (non si era però candidato).