Roma riparte, agricola, sostenibile, equa
Si è svolta a Roma il 24 ottobre presso il Belvedere di Monte Ciocci la 2^ Conferenza cittadina sull’agricoltura, una giornata di studio e di confronto tra amministrazione, enti, associazioni e produttori organizzata dall’Assessorato comunale Agricoltura, Ambiente, Ciclo Rifiuti
La 1^ Conferenza cittadina di Roma sull’agricoltura fu nel 1978 voluta dall’allora sindaco Giulio Carlo Argan a capo di una giunta di sinistra. Sono dovuti passare 44 anni, 11 sindaci e 21 amministrazioni per arrivare alla 2^ che si è svolta il 24 ottobre u.s. organizzata dall’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente, Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale guidato da Sabrina Alfonsi. Eppure Roma, forte di una estensione territoriale enorme (1.285 kmq), è il più grande comune agricolo d’Italia e d’Europa, una sorta di Capitale europea dell’agricoltura. Un terzo del suo territorio è agricolo, ci sono 2.260 aziende agricole private e 2 pubbliche e ha 6 prodotti a denominazioni DOP e IGP con il marchio Roma; un patrimonio economico e ambientale immenso.
Il Campidoglio, quindi, guarda al futuro per promuovere e riqualificare questa ricchezza perché le terre coltivate non sono solo un valore economico agricolo e turistico ma anche un bene ambientale unico, un presidio contro il dissesto idrogeologico e il consumo di suolo, un modo per raggiungere l’obiettivo di sviluppo sostenibile della neutralità climatica nel 2030. L’amministrazione capitolina ha la prospettiva culturale e sociale di fondere in un unico intrecciato città e campagna, intenzioni riassunte nel nome della conferenza: Roma riparte; agricola- sostenibile- equa.
Presso il Belvedere di Monte Ciocci, spettacolare terrazza panoramica naturale sulla città, con la partecipazione di oltre 300 persone, tra cui consiglieri comunali e regionali, presidenti e assessori municipali, è stata una giornata di studio e di confronto tra l’amministrazione, le università, gli istituti di ricerca, le asssociazioni di categoria, le imprese e la rete delle aziende agricole per fare il punto sul presente e il futuro del settore nel più grande comune agricolo d’Europa
Moltissimi i temi trattati grazie ai contributi di un panel di relatori di alto livello diviso in tre momenti coordinati da Antonio Cianciullo (Haffington Post). L’apertura al mattino con la relazione dell’assessora Alfonsi a cui è seguito l’intervento di Maurizio Martina, vicedirettore generale FAO, quello di Lucina Caravaggi, professore ordinario di Architettura del paesaggio Università La Sapienza di Roma e un contributo video del sindaco Gualtieri collegato da Bruxelles.
Il pomeriggio spazio al confronto tra realtà produttive, associative e istituzioni tra cui Giacomo Lepri (presidente Cooperativa agricola CO.RA.GIO), Michele Munafò (ingegnere, responsabile di Consumo di suolo dell’ISPRA), Fabio Ciconte (direttore generale dell’associazione ambientalista Terra!), Anna Scavuzzo (vice sindaco del Comune di Milano), Maria Adele De Caro (dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore Domizia Lucilla), Sabrina Alfonsi (assessore all’Ambiente, all’Agricoltura e al Ciclo Rifiuti di Roma Capitale), Carlo Hausmann (direttore Agro Camera), Tamara Lucarelli (responsabile del progetto europeo F.U.S.I.L.L.I.), Francesco Giardina (dottore agronomo esperto in biologico e politiche della qualità), Fabio Massimo Pallottini (presidente Italmercati Car), Carlo Patacconi (presidente Agricoltura Nuova), Luciana Scrocca (imprenditrice agricola mercato Trieste, Roma), Simona Limentani (fondatrice di Zolle), Fabio Bonanno (referente agricoltura e Food policy per l’Assessorato), Nicolò Sacchetti (presidente di Coldiretti Roma), Stefano Chiozzo, Andrea Virgili (dirigente di Confagricoltura Roma e Lazio), Mauro Iengo (responsabile dell’ufficio legislativo di Legacoop, rappresentante di Alleanza delle Cooperative), Giulia Marocchini (imprenditrice, l’Orto di Giulia), Matteo Amati (saggista, portavoce di Roma Agricola), Francesco Paltoni (allevatore HQF Agricola, Vetralla), Carlo Corsetti (agronomo e titolare dell’azienda agricola Tenuta di Dragone), Riccardo Milozzi (agricoltore).
Conclusione della giornata al pomeriggio con Mario Ciarla (presidente ARSIAL), Enrica Onorati (assessora all’Agricoltura, Foreste, promozione della Filiera e della Cultura del Cibo Regione Lazio) e Sabrina Alfonsi.
La conferenza è stata aperta dalle parole con cui Carlo Argan aprì la 1^ lette dall’attore Francesco Siciliano: «Consentitemi di esprimere l’apprezzamento per una iniziativa che inaugura un capitolo nuovo nell’esperienza del governo cittadino. Il recupero delle risorse agricole nella campagna romana non è solo un fatto economico ma culturale. I problemi della città non possono essere scissi dal vasto territorio che la circonda e soprattutto non possono figurare superati dal corretto uso economico e produttivo del territorio agricolo. L’agricoltura non ha solo un valore di centralità per la ripresa economica del Paese, per il risanamento dei nostri debiti con l’estero ma palesa anche una centralità per porre una barriera alla devastazione del territorio e alla salvaguardi dell’ambiente. Il lavoro nei campi è prezioso per l’occupazione, è riscoperta di valori umani, produttivi, culturali. Una moderna e competitiva agricoltura attorno alla città costituisce un elemento indispensabile di equilibrio dell’ambiente e un utile retroterra per il rifornimento alimentare della sua popolazione». Così iniziò il sindaco Argan. Sono parole del 1978, quarantaquattro anni fa, un manifesto ancora purtroppo attuale che testimonia la capacità culturale, politica e di visione di quel tempo e quanto non sia stato fatto fino a oggi. Parole a cui si è collegata l’assessora Alfonsi per la sua relazione.
«Con questa seconda conferenza cittadina sull’agricoltura di Roma abbiamo voluto raccogliere l’eredità di quella, prima ed unica, voluta dal sindaco Argan nel 1978, mantenendone la dicitura e, dunque, sviluppandone la visione e progettualità già allora straordinariamente lungimiranti, adeguate ai nuovi scenari imprenditoriali, ambientali e sociali che oggi, come Amministrazione, siamo chiamati ad affrontare. Roma è stata sempre associata alla definizione di più grande comune agricolo d’Europa, uno slogan che è rimasto per decenni privo di contenuti veri, di progettualità concrete, di interlocuzione con una rete produttiva che conta circa 2.200 aziende nel territorio comunale. Il lavoro di sostegno e programmazione al settore su cui ci stiamo impegnando incrocia questioni cruciali quali quelle ambientali, quelle della qualità del cibo, a partire dalle mense scolastiche e aziendali, del contrasto al consumo di suolo. Questa conferenza fornirà indicazioni fondamentali sul lavoro che abbiamo intrapreso» ha detto la Alfonsi.
Nella sua relazione, l’assessora ha evidenziato i temi che legano l’agricoltura quale strumento di contrasto al consumo del suolo nel quale Roma ha, purtroppo il primato tra le grandi città in Italia con una media di 90 ettari ogni anno. A tale azione di contrasto contribuiscono anche le oltre 150 esperienze di orti urbani (tra cui quello di Monte Ciocci), per i quali si è ripreso un programma di convenzioni con le associazioni che danno attuazione a un regolamento comunale del 2015 rimasto fermo.
C’è poi il fondamentale valore economico e di opportunità di nuova occupazione per cui il settore può avvalersi del supporto dell’amministrazione. Per questo si è costituita una Direzione Agricoltura con uno Sportello di servizio a disposizione degli agricoltori, ha spiegato l’assessora. Gli investimenti sulle aziende agricole vanno orientati sulle direttrici della multifunzionalità e della sostenibilità ambientale. In questo quadro si inserisce il progetto di acquisizione dalla Regione Lazio al Comune della proprietà delle due più grandi aziende agricole pubbliche del territorio: la Tenuta del Cavaliere e di Castel di Guido con l’obiettivo di costruire un sistema di coprogettazione e di partenariato che porti ad accordi di filiera e di distretto e a progetti di agricoltura sostenibile con l’utilizzo delle energie rinnovabili e di modelli circolari per il trattamento dei rifiuti.
A sostegno di tali politiche il rinnovo dell’adesione ad associazioni di livello nazionale quali l’Associazione Città del Vino e dell’Olio, la partecipazione a eventi come Vinitaly, Terra Madre e la promozione del marchio IGP Olio Roma.
Infine, l’assessora Alfonsi ha sottolineato il valore sociale dell’impresa agricola quale fattore di inclusione sociale e di tutela ambientale del territorio: promuovere, da parte dell’Amministrazione capitolina, grazie alla collaborazione con ARSIAL, la definizione di un bando per l’assegnazione di terre pubbliche a nuova imprenditoria agricola che agevoli soprattutto i giovani con un accompagnamento formativo e tecnico, significa dare nuove opportunità di occupazione, promuovere un’agricoltura di qualità che privilegi il biologico e le filiere corte, creare una raccordo con la rete delle mense aziendali e scolastiche che possano usufruire di prodotti a chilometro zero.
La versione integrale della conferenza con tutti gli interventi è visibile ai link:
matina; https://youtu.be/HAN3Ks_xrXg pomeriggio; https://youtu.be/5QUe_0Rbydk