martedì, Maggio 7, 2024
Agricoltura

Pronto il piano di rilancio della filiera agrumicola

Giovedì 20 ottobre si è riunito a Roma il tavolo nazionale della filiera agrumicola. L’incontro, presieduto dal Sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione, ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle Regioni, delle organizzazioni agricole e della cooperazione, delle imprese di trasformazione e di commercializzazione.

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Durante il confronto il rappresentante del Ministero ha illustrato alcune proposte operative per un piano strategico unitario con il coinvolgimento di tutti i componenti della filiera e delle istituzioni con azioni condivise già in corso e da intraprendere.

In particolare il piano del Mipaaf prevede:

–       Strumenti per la tutela del reddito dei produttori agricoli anche grazie all’abbassamento della pressione fiscale determinata dalla cancellazione dell’Imu e Irap dello scorso anno, a cui quest’anno si aggiunge l’azzeramento dell’Irpef.

–       Rafforzamento del contrasto alla diffusione del virus Tristeza grazie alla creazione di una struttura di ricerca gestita dal Crea per il sostegno all’attività vivaistica e la fornitura di piante madri certificate.

–       Azioni per il sostegno alla produzione e il ripristino del potenziale produttivo con un’azione istituzionale coordinata e un cronoprogramma pluriennale di azioni. L’obiettivo è creare nuovi impianti su 35000 ettari con un tasso di ricambio di circa 5000 ettari all’anno. A tale scopo potranno essere utilizzati gli strumenti già esistenti dei Psr e dell’Ocm. Un’attenzione particolare verrà data al sostegno delle produzioni biologiche. Per rafforzare tali misure il Ministero ha deciso di sollevare la questione con Francia e Spagna per chiedere alla Commissione Ue un intervento dedicato agli agrumi che preveda ulteriore sostegno a estirpazione e reimpianto.

–       L’incremento dell’aggregazione e dell’organizzazione, in questo contesto l’approvazione dell’Organizzazione Interprofessionale, ora all’esame della conferenza stato regioni, assume un rilievo fondamentale, che può imporre il cambio di passo necessario.

–       La promozione e l’elaborazione di azioni coordinate con la grande distribuzione.

“Siamo alle porte della stagione della raccolta degli agrumi – ha commentato il Ministro Maurizio Martina – e abbiamo voluto impostare un metodo di lavoro condiviso con la filiera per azioni coordinate e unitarie a sostegno del reddito dei produttori. Nell’ultima legge di bilancio siamo intervenuti con un taglio di tasse che interessa in particolare gli agricoltori con coltivazioni arboree importanti come gli agrumeti. Per un’azienda agrumicola di 14 ettari parliamo di un risparmio fiscale su due anni che supera i 27mila euro, tenendo conto della cancellazione di Imu e Irap e dell’azzeramento dell’Irpef. Ora dobbiamo avanzare con un cronoprogramma su più anni che dia futuro alla filiera”.

Il Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Giuseppe Castiglione

“Con queste proposte – ha dichiarato il Sottosegretario Castiglione – vogliamo dimostrare l’assoluta volontà da parte del Governo di portare avanti un piano strategico di medio periodo che consenta un salto di qualità ad un settore così importante. Il tavolo di oggi è importante perché abbiamo la necessità di confrontarci e condividere le misure necessarie su cui tutti gli attori in campo sono chiamati ad investire. Queste linee strategiche fondamentali ci consentono di individuare obiettivi chiari per affrontare le criticità che abbiamo davanti. L’attenzione del Ministero è massima e le risorse che abbiamo a disposizione sono preziose, ora il comparto ha bisogno di maggiore organizzazione e coordinamento per il rilancio e la crescita”.

Positivi i commenti dei rappresentanti della filiera. In particolare Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, ha sostenuto che l’incontro ha rappresentato un primo passo importante: “I punti indicati dal Ministero – ha però evidenziato – possono aiutare la filiera agrumicola italiana a condizione che vengano declinati secondo le esigenze dei territori e delle imprese che, è scontato, devono fare sistema oggi più di ieri. E a tal fine il Distretto ha già convocato un’assemblea di filiera il prossimo 15 novembre per raccogliere esigenze e proposte al fine di sottoscrivere il nuovo Patto di Sviluppo Distrettuale che darà maggiore forza e compattezza alla presenza dell’agrumicoltura siciliana al tavolo tecnico convocato dal ministro Martina».

«Nello specifico della Sicilia, che è la principale regione agrumetata d’Italia – aggiunge Argentati – è necessario mettere in pratica tutti i possibili interventi utili alla riduzione dei costi correnti della filiera facendo leva sul riconoscimento da parte dell’UE della condizione di insularità. Inoltre, per la Sicilia non è pensabile un’azione di comunicazione indirizzata al consumatore finale che riguardi un generico prodotto italiano se non accompagnato dalle produzioni d’eccellenza che la nostra regione esprime in termini di DOP, IGP e Bio».

 Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia
Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia

«E’ apprezzabile – continua Argentati – lo sforzo compiuto al fine di organizzare un programma condiviso tra Stato e Regioni con al centro le OP e quindi i produttori e al quale il Distretto certamente collaborerà svolgendo il ruolo per cui è nato: valorizzare gli agrumi siciliani freschi e trasformati al fine di migliorare la commercializzazione e il ritorno economico sul territorio, a partire da quello per i produttori. Per questo auspico anche che l’intervento preveda il sostegno agli accordi di filiera tra produzione e industria, con un monitoraggio costante della tracciabilità dei prodotti e programmi di internazionalizzazione innovativi.”

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari).

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