domenica, Maggio 19, 2024

Nasce la Banca Nazionale delle Terre Agricole

Martina: I primi 8 mila ettari con agevolazioni per i giovani

È stata presentata mercoledì 15 marzo la “Banca delle terre agricole”. Si tratta di un progetto di mappatura delle terre previsto dal Collegato Agricolo e realizzato da Ismea, l’ente economico del Mipaaf, per consentire a chiunque – soprattutto ai giovani – di reperire su internet i terreni di natura pubblica in vendita. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio fondiario pubblico e riportare all’agricoltura anche le aree incolte, incentivando soprattutto il ricambio generazionale nel settore. Per avere la mappa completa si può consultare il sito www.ismea.it.

A illustrare l’iniziativa il Ministro Maurizio Martina, la senatrice Pd Maria Teresa Bertuzzi che ha presentato l’emendamento per l’istituzione della Banca, l’assessore all’agricoltura del Lazio in rappresentanza delle Regioni Carlo Hausmann, il presidente di Ismea Enrico Corali, il direttore generale di Ismea Raffaele Borriello e il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi.

“Si parte – afferma il Ministro Maurizio Martina – con i primi 8mila ettari di terreni di proprietà di Ismea e che vogliamo destinare con corsia preferenziale ai giovani. La ‘Banca delle terre agricole’ può rappresentare uno strumento fondamentale per rispondere alla richiesta di terreni e valorizzare al meglio il patrimonio fondiario pubblico. Dopo anni di attesa si parte. Dobbiamo stimolare in ogni modo la crescita delle nostre produzioni, consentendo soprattutto ai giovani di poter avere un accesso alla terra e al credito semplificati. Per questo motivo come Governo abbiamo messo in campo strumenti utili per gli under 40 come i mutui a tasso zero per gli investimenti, l’aumento del 25% degli aiuti europei e soprattutto, con l’ultima legge di bilancio, l’esenzione totale dal pagamento dei contributi previdenziali per i primi 3 anni di attività per le nuove imprese agricole condotte da giovani.”

“La grande sfida che ci poniamo – conclude Martina – con la ‘Banca delle terre’ è costruire per la prima volta una mappatura precisa dei terreni di natura pubblica e lavorare per renderli produttivi. In questo senso rappresenta un mezzo centrale anche per il contrasto al consumo di suolo, perché la destinazione di questi terreni è e dovrà essere agricola. Penso che si possa fare anche un lavoro importante nelle aree interne e per questo abbiamo già avviato un lavoro con Fabrizio Barca e il suo gruppo”.

 

Cos’è la Banca delle Terre Agricole

Per la prima volta l’Italia ha una ‘Banca delle terre agricole’ nazionale. Uno strumento utile di mappatura per consentire a chi cerca terreni pubblici in vendita da poter coltivare di accedere facilmente al database nazionale.

Come funziona

Chiunque potrà accedere al sito www.ismea.it e avviare la ricerca per regione. Sono disponibili tutte le caratteristiche dei terreni, la loro posizione, le tipologie di coltivazioni e i valori catastali. Gli utenti potranno consultare la Banca anche per grandezza dei terreni disponibili, potendo fare così ricerche più mirate a seconda delle esigenze produttive.

Quali sono i terreni disponibili

Nella ‘Banca delle terre agricole’ sarà possibile trovare i terreni delle Regioni, dei Comuni e degli Enti pubblici che sottoscriveranno convenzioni con Ismea. Sul sito anche i terreni dell’iniziativa ‘Terrevive’, gestita dall’Agenzia del Demanio con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Mutui agevolati per i giovani

I primi 8mila ettari di terreni di proprietà di Ismea sono tutti in piena coltivazione e saranno destinati con corsia preferenziale ai giovani. La procedura di questi primi terreni prevede un percorso semplice:

– manifestazione d’interesse, attraverso Banca della Terra, per uno o più lotti;

– procedura competitiva a evidenza pubblica tra coloro che hanno manifestato interesse a seguito di avviso pubblico;

– possibilità di mutui agevolati Ismea se la richiesta è effettuata da giovani.

Le risorse finanziarie della vendita vengono finalizzate da Ismea esclusivamente ad interventi in favore dei giovani agricoltori.

I commenti delle organizzazioni agricole

Ok alla Banca dai giovani della CIA

L’associazione sostiene che in Italia il ricambio generazionale è frenato dall’alto costo dei terreni: i prezzi di mercato sono tra i più alti in Europa, in media quasi 18 mila euro per un ettaro contro i 6.500 della Germania. Adesso occorre puntare sull’accesso al credito per sostenere gli “under 40” soprattutto nella fase di start-up.    

Per facilitare l’ingresso di nuove leve in agricoltura bisogna prima di tutto agevolare l’accesso al bene terra. In un Paese segnato dalla scarsa mobilità fondiaria, acquistare a prezzi di mercato è quasi impossibile: se in Francia un ettaro costa in media 5.500 euro e in Germania 6.500 euro, in Italia un ettaro di terreno viaggia mediamente intorno ai 18 mila euro. Anche l’affitto, soprattutto in alcune zone a forte caratterizzazione produttiva e territoriale, è proibitivo. Ecco perché è importante la nascita della Banca delle terre agricole, che mette a disposizione soprattutto dei giovani il patrimonio pubblico. Così l’Agia, l’associazione dei giovani imprenditori agricoli della Cia-Agricoltori Italiani, in merito al progetto presentato oggi al Mipaaf.

L’auspicio è che la Banca delle terre agricole possa contribuire a generare nuova occupazione “under 40” in un comparto fondamentale del Paese che, tra produzione e industria, vale il 15% del Pil -spiega l’Agia Cia-. D’altra parte, la questione del ricambio generazionale in agricoltura è una priorità imprescindibile e passa proprio attraverso la capacità di incentivare i giovani a entrare nel settore.

Liberare i terreni agricoli pubblici per la vendita o l’affitto è, tra l’altro, una nostra proposta avanzata con forza già dal 2010 con la Banca della terra. Ora questa misura potrà diventare una vera chance per i giovani se accompagnata da validi strumenti creditizi -aggiunge l’Agia Cia- che sostengano i nuovi imprenditori nella fase di start-up.

Per la Confagricoltura un provvedimento importante

Secondo Raffaele Maiorano, presidente dei gruppo Giovani della confederazione, favorisce il ricambio generazionale. Adesso occorre rendere operativo anche l’affiancamento tra “over 65” e nuove leve 

“Dopo tanti anni è finalmente operativa la Banca delle terre agricole (l’inventario completo della domanda e dell’offerta dei terreni e delle aziende), prevista dal Collegato agricolo. Il nostro auspicio è che anche le regioni e le province autonome partecipino alla nuova piattaforma Ismea così da dare uno slancio concreto e duraturo al ricambio generazionale in agricoltura”. Questo il commento di Raffaele Maiorano, presidente dei Giovani di Confagricoltura alla presentazione odierna della piattaforma Ismea che ha messo nella banca dati i primi 8.000 ettari di terreni di proprietà dell’ente economico del ministero delle politiche agricole.

Nel 2016, inoltre, sono tornate a crescere, segnando un +5,6% le aziende agricole condotte dai giovani. “Finalmente ci si avvicina all’obiettivo di favorire il ricambio generazionale. Il nostro settore è vitale – ha aggiunto Maiorano – e piace alle nuove generazioni, ma esistono difficoltà oggettive. Oltre che con la piena operatività della Banca delle terre, ci auguriamo che parta anche l’affiancamento di agricoltori ultra-sessantacinquenni o pensionati a giovani non sono ancora proprietari di terreni agricoli. Con questi due provvedimenti abbinati, da noi fortemente voluti e richiesti, siamo convinti che scompariranno le annose barriere che si frappongono tra i giovani e la professione di imprenditore agricolo”.

 

 

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari).

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