L’invasione della cimice asiatica
di Gianluca De Angelis
Quella che sta avvenendo in Italia in queste settimane, in campagna come in città, è una vera a propria invasione di cimici. Gli insetti, famosi per essere particolarmente maleodoranti, con l’arrivare dell’autunno e delle prime giornate fredde stanno infatti popolando le case e gli ambienti chiusi per cercare riparo in luoghi asciutti e caldi.
Tuttavia, quest’anno è comparso un tipo particolare di cimice che è andato a sostituire quasi del tutto le più classiche cimici verdi: stiamo parlando delle cimici marmorate asiatiche, un parassita originario dalla Cina che, in questo periodo, sta diventando una vera e propria piaga per tutti i coltivatori.
Se dentro casa questi animaletti causano solo parecchio fastidio, al contrario diventano molto invasivi nei giardini e soprattutto nelle coltivazioni, che rappresentano la principale fonte di nutrimento per questi parassiti. Molte piante, infatti, vengono danneggiate dagli insetti, che arrivano a depositare oltre 400 uova alla volta: le foglie, quindi, ne vengono ricoperte. La quantità di danni alle coltivazioni di quest’anno è elevata, tanto che secondo le prime stime sembrano ammontare già a diversi milioni di euro. Questo tipo di cimici, particolarmente voraci, può infatti mettere a rischio interi raccolti soprattutto a causa della difficoltà di monitoraggio efficace e sistematico (l’unico che potrebbe avere una qualche speranza di efficacia è quello dall’alto, tramite droni) e dall’impossibilità di importare insetti antagonisti in grado cioè di distruggere uova e larve, per ovvie ragioni sanitarie.
Ma allora come debellare queste cimici? Alcuni repellenti naturali sono considerati aglio, menta ed erba gatta, o anche un insetticida naturale non dannoso come il piretro. Per il resto, anche gli uccelli dovrebbero fare il loro naturale lavoro di predatori, dando così una mano a ridurne ulteriormente il numero.
La cimice asiatica, tuttavia, non è il solo insetto che sta creando grossi danni alle coltivazioni: come ogni anno, si sono ripresentati infatti anche i problemi alle coltivazioni di pomodori derivanti dal famoso ragnetto rosso. Insieme, questi due insetti stanno creando grossi problemi soprattutto per il fatto che ancora non esistono, come abbiamo detto, metodi assolutamente sistematici che garantiscono di debellare queste invasioni.
Non ci resta dunque che aspettare il freddo dell’inverno: cambieranno le colture, certo, ma almeno potremo dire addio a questi fastidiosi e dannosi parassiti, dopo un autunno più complicato che mai.