martedì, Dicembre 3, 2024
AgroalimentareUnione europea

L’etichetta italiana fa da apripista in Europa

L’obbligo di indicare il Paese di origine e quello di confezionamento sulla etichetta dei prodotti alimentari pre-imballati è ormai una realtà in Italia: dopo olio, carne, latte e latticini, pasta e riso, tale vincolo sta per arrivare anche per il pomodoro e i suoi derivati. Il nostro Paese, insomma, sta facendo da apripista in Europa per quel che riguarda la migliore informazione dei consumatori. Ma come interagiscono, i consumatori italiani, con questa nuova realtà?

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari). Attualmente Presidente di ARGA Lazio (Gruppo di specializzazione dell'Associazione Stampa Romana) e Vicepresidente di UNARGA (l'Unione delle varie ARGA regionali), Tesoriere del Gruppo Romano Corrispondenti e del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati.

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