sabato, Maggio 18, 2024
AgricolturaEnologia

La vittoria di chi ha sempre puntato sui vitigni autoctoni

Ad Offida nelle Marche grande festa per Pecorino e Passerina , due vini docg che appassionano italiani e non

Al via, da domani, la commercializzazione di Offida Pecorino e Passerina Docg 2017, le 2 denominazioni di tendenza ad altissimo gradimento nella GDO. Lo comunica il Consorzio vini piceni che ricorda come quello di Offida rappresenti l’unica denominazione di origine controllata e garantita per i vitigni di passerina e pecorino, con un disciplinare molto più stringente di quello consentito in altri areali (90 quintali per ettaro). La zona di produzione è ristretta a 25 comuni delle province di Ascoli Piceno e Fermo (9 per intero e altri 16 in parte) con l’imbottigliamento permesso nelle sole zone di produzione.

In attesa dei nuovi trend delle vendite nella distribuzione organizzata – che saranno presentati al Vinitaly – sembra proseguire la corsa tra gli scaffali di passerina e pecorino, che nel 2016 hanno registrato un incremento delle vendite rispettivamente del 24% e del 19,2%. Saranno circa 2 milioni le bottiglie messe in commercio per la maggior parte dalle aziende socie del Consorzio vini Piceni, che con oltre 154 aziende produttrici detiene una rappresentanza dell’83% sulla produzione certificata.

E mentre si stanno festeggiando i 50 anni della dop Rosso Piceno, il Consorzio mostra anche i numeri del gradimento nazionale ed internazionale legato a questi  vitigni autoctoni, che oltre ai già citati Passerina, Pecorino e Rosso, aggiungono anche il Falerio dop, nonché alcune aree dedicate alla produzione di Montepulciano,  Sangiovese e Trebbiano.

Un giro d’affari per i coltivatori e la filiera che complessivamente porta  il fatturato ad aggirarsi  intorno ai 50 milioni di euro, di cui circa il 50% destinato ai mercati internazionali.

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