venerdì, Settembre 20, 2024
Alimentazione

Il 16 ottobre la Giornata Mondiale dell’Alimentazione

Il 16 ottobre viene celebrata la Giornata Mondiale dell’Alimentazione per ricordare all’opinione pubblica il dramma della fame del mondo e il disequilibrio della produzione alimentare.  Eventi in più di 150 paesi. Messaggi, tra gli altri, di Papa Francesco, del Presidente Mattarella e della ministra Bellanova

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione fu istituita dai paesi membri della FAO nel 1979 per sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi sulle problematiche della povertà, della fame e della malnutrizione nel mondo e sulla sicurezza alimentare. L’obiettivo principale è incoraggiare le persone ad agire contro questi problemi. Viene celebrata dal 1981 e ogni anno viene messo in risalto un particolare tema sul quale vengono focalizzate le attività. Quest’anno per la 40esima edizione il tema è: “Coltivare, nutrire, preservare. Insieme. Le nostre azioni sono il nostro futuro

Ma la Giornata quest’anno è un evento del tutto straordinario. Cade in un momento in cui il mondo è ancora alle prese con la pandemia COVID-19, un flagello che ha messo a nudo la fragilità dei nostri sistemi agroalimentari, che rischia di gettare milioni di persone nella morsa della fame e che ha spinto molti a dare un valore diverso alla sicurezza e alla certezza alimentare, un privilegio che qualcuno dà per scontato ma al quale molti sono costretti a rinunciare. Una calamità che tuttavia sta offrendo la possibilità di riorganizzare un sistema agroalimentare ormai caratterizzato da diversi scompensi.

Quest’anno l’evento coincide anche con il 75° anniversario della creazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). La FAO è stata fondata il 16 ottobre 1945, pochi giorni prima della nascita delle Nazioni Unite stesse, con lo scopo di promuovere le conoscenze in ambito agricolo e migliorare il benessere nutrizionale.

Lanciando il tema “Coltivare, nutrire, preservare. Insieme. Le nostre azioni sono il nostro futuro”, la Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2020 sollecita la creazione di sistemi agroalimentari più resilienti e solidi e la diffusione di uno spirito di solidarietà globale, iniziative vitali per risollevarsi dalla crisi e avviare una ricostruzione efficace. E’ inoltre un’occasione per evidenziare e metter in luce il lavoro di veri e propri eroi dell’alimentazione, ossia gli agricoltori e i lavoratori attivi lungo tutta la filiera alimentare, che nonostante le circostanze garantiscono l’approvvigionamento di cibo alle proprie comunità e al mondo intero.  

A causa delle normativa anticovid in vigore la cerimonia principale, che di solito si svolge presso la sede FAO di Roma, quest’anno si trasferisce online e sarà possibile seguire in webinar la celebrazione che avrà interventi dal vivo e videomessaggi del Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu; di Papa Francesco; del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella; del Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres; degli Ambasciatori speciali di buona volontà della FAO per la nutrizione, Re Letsie III del Lesotho e la Regina Letizia di Spagna; del Presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), Gilbert F. Houngbo e del Direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale (WFP), David Beasley. Da parte sua la ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, ha inviato un messaggio tramite social.

Il Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu nel lanciare l’evento ha sottolineato: “L’agenzia delle Nazioni Unite specializzata nell’alimentazione è stata creata all’indomani di una catastrofe. Tre quarti di secolo dopo, un altro cataclisma di portata globale ha mostrato al mondo intero quanto la sua missione sia ancora più importante.” Poi ha proseguito, “Nonostante i suoi 75 anni, la FAO non ha la minima intenzione di avviarsi verso il tramonto e nemmeno intende trascorrere il tempo a fantasticare. La pandemia COVID-19 ha evidenziato con estrema chiarezza che la nostra missione è tanto rilevante quanto lo era nel 1945, quando l’Organizzazione è stata posta in essere. I cataclismi suscitano un rinnovamento. La pandemia ha ricordato a tutti che la sicurezza alimentare e un’alimentazione nutriente sono fondamentali per chiunque. Ecco perché oggi la FAO sta iniziando un nuovo capitolo della sua storia ispirata da una nuova visione.” Concludendo “Ciò di cui abbiamo bisogno è un’azione intelligente e sistemica per portare il cibo a coloro che ne hanno bisogno e per migliorare la qualità del cibo per coloro che ne hanno. Un’azione per impedire che i prodotti della terra marciscano nei campi per mancanza di efficienti catene di approvvigionamento. Un’azione per ottimizzare l’impiego degli strumenti digitali e dell’intelligenza artificiale così da prevedere le minacce ai raccolti, far scattare automaticamente l’assicurazione sui raccolti e abbattere i rischi climatici. Un’azione per salvare la biodiversità da un’inesorabile erosione. Un’azione per trasformare le città nelle fattorie del futuro. Un’azione di governo per mettere a punto politiche che facilitino l’accesso a regimi alimentari sani. Un’azione avviata da agenzie come la FAO per diventare fucine d’idee da cui scaturiscano azioni concrete, attraverso collaborazioni con la comunità di ricerca e il settore privato per realizzare tutte le potenzialità dell’innovazione.”

La FAO per l’edizione 2020 ha deciso di raccontare alcune storie di “Eroi dell’alimentazione” cioè di persone  impegnate ogni giorno per garantire a tutti l’accesso al cibo, dalla coltivazione, alla pesca, dalla produzione alla distribuzione. Tra queste la storia di Elijah Amoo Addo, chef in Ghana e fondatore di “Food for All Africa”, un’organizzazione senza scopo di lucro specializzata nella distribuzione di alimenti destinati allo spreco; dei membri del consorzio Centro Agroalimentare Roma che hanno concorso a rinnovare una lunga tradizione di acquisto di cibo fresco a chilometro zero e che aiutano le persone indigenti della zona; di Raquel Diego Díaz, un’antropologa e coltivatrice messicana che ha contribuito a promuovere varietà autoctone di granturco e conoscenze agricole indigene, aiutando al tempo stesso le donne del posto a crescere e prosperare; di Naima Penniman, Direttrice del programma “Soul Fire Farm” con sede negli Stati Uniti d’America, che si prefigge lo scopo di aiutare la comunità nera, indigena e le persone di colore ad avere maggior potere decisionale e controllo dei propri sistemi alimentari.

Per seguire la diretta: http://www.fao.org/webcast/home/en/item/5363/icode/

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