mercoledì, Novembre 5, 2025
Fiere Mostre e Mercati

Fieracavalli 2025 tra sport, ricerca e futuro equestre

Il cavallo come compagno, atleta, patrimonio culturale, identità rurale, opportunità turistica e linguaggio di relazione. È da qui che partirà domani Fieracavalli 2025, in programma a Verona dal 6 al 9 novembre, che si presenta non solo come manifestazione fieristica, ma come uno spazio dove il mondo equestre si osserva, si racconta e immagina il proprio futuro.

Quest’anno il cuore simbolico della manifestazione batte nel Padiglione MASAF, dove prende il via la celebrazione dei 100 anni del Cavallo Murgese, razza italiana che ha attraversato la storia militare e rurale del Paese. Accanto alle prove allevatoriali, sono previste dimostrazioni, caroselli e momenti formativi dedicati agli studenti degli istituti agrari e alberghieri, coinvolti in laboratori di mascalcia, gestione delle scuderie e accoglienza. Qui l’eredità si incontra con la formazione, in un dialogo concreto tra tradizione e professionalizzazione.

Ma Fieracavalli guarda anche alle sfide dell’oggi e del domani. Nel padiglione di Confagricoltura si approfondisce il tema dell’ippoturismo, oggi riconosciuto come forma di turismo esperienziale in forte crescita. Andare a cavallo non è solo un’attività sportiva: è un modo per abitare il paesaggio, entrare in relazione con la natura e riscoprire lentezza e autenticità. Dalle ippovie venete agli agriturismi che investono in scuderie e percorsi attrezzati, emerge una visione del cavallo come risorsa per la rigenerazione delle aree interne, capace di creare economia, inclusione, nuove competenze e benessere.

Non manca il tema centrale del benessere animale, che non viene trattato come slogan, ma come responsabilità condivisa: allevatori, veterinari, istruttori e istituzioni lavorano affinché la relazione con il cavallo sia fondata su rispetto, conoscenza e cura. Anche sul piano normativo, il settore è in evoluzione: si discute il pieno riconoscimento dell’ippicoltura come attività agricola, con ricadute sul piano fiscale, previdenziale e identitario.

A Fieracavalli, però, non c’è solo il passato da custodire o il territorio da raccontare. C’è anche un pezzo importante di futuro sportivo.
L’Università di Verona, in collaborazione con FISE, avvia un progetto di ricerca dedicato alle abilità cognitive dei cavalieri e delle amazzoni del salto a ostacoli: attenzione, prontezza decisionale, controllo motorio, consapevolezza corporea. Se il cavallo risponde, è perché la mente del cavaliere sa ascoltare, interpretare, guidare. È una scienza della relazione, oltre che della tecnica.

La Fiera mostra come il cavallo continui ad essere un ponte tra mondi diversi: tra chi lo alleva e chi lo studia, tra chi lo monta per sport e chi lo vede come compagno di lavoro e di viaggio. A Verona questi percorsi si intrecciano, trovando spazio per nuove idee, relazioni e possibilità. È da qui che il settore può ripartire, con uno sguardo più ampio, capace di tenere insieme radici e cambiamento.

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