Continua la crescita export dell’agroalimentare italiano
Diffusi i dati Istat che segnano un + 7 % del settore sui mercati stranieri rispetto al 2016
Nel 2015 ad Expo’ l’ex premier Matteo Renzi e l’attuale ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina avevano lanciato una sfida: quella di riuscire in breve temo a raggiungere quota 50 miliardi per il nostro export nel settore agroalimentare, uno fra i comparti che al momento più ci identifica fuori confine.
Il risultato ancora non è raggiunto, ma la marcia verso il traguardo – complice anche l’abilità di tutti gli operatori del settore, impegnatissimi verso questo obiettivo – sembra procedere spedita.
L’Istat ha infatti appena diffuso i dati sul commercio estero che indicano per l’export agroalimentare del Made in Italy il raggiungimento di quota 29,8 miliardi di euro nei primi 9 mesi del 2017, con una crescita di 7 punti percentuali rispetto allo scorso anno. A conferma del grande slancio, viene sottolineato il fatto che nel solo mese di settembre il settore sui mercati internazionali ha toccato quota 3,7 miliardi, il 6,4% in più rispetto a quello del 2016.
A commento il ministro del Mipaaf Maurizio Martina ha dichiarato: “L’obiettivo dei 50 miliardi di euro di export agroalimentare al 2020 è sempre più alla nostra portata. Abbiamo imprese che hanno saputo affrontare la crisi cercando nuovi mercati, proponendo qualità e distintività. I nostri margini sono ancora ampi, guardando soprattutto a quell’area di mercato coperta dai prodotti contraffatti o italian sounding” e sottolineando l’importanza all’estero del gioco di squadra e di una presenza combinata fra istituzioni, enti, imprenditori e professionisti del settore ha aggiunto: “Abbiamo avviato un percorso che integra tutta la filiera, valorizzando anche il talento dei nostri chef. È questo l’impegno che ci vede ad esempio protagonisti di oltre mille eventi in più di cento Paesi in occasione della ‘Settimana della cucina italiana nel mondo’ in programma dal 20 al 26 novembre. Una storia nata in Expo e che è utile a spingere ancora le nostre esportazioni”
A spingere la crescita – ha sottolineato la Coldiretti – sono i prodotti base della dieta mediterranea a partire dal vino che è il prodotto italiano più esportato e fa segnare un aumento dell’8%, seguito dall’ortofrutta che registra un incremento del 4% ma ottime performance provengono anche dai lavorati caseari con un incremento del 9% in valore. Mai così tanto formaggio italiano è stato consumato all’estero come adesso. Le previsioni di vendita indicano che per il 2017 saranno superati i 400 milioni di chili. La dimostrazione più eclatante di questo successo è il fatto che i francesi siano diventati i principali consumatori di formaggi nostrani, con le esportazioni che in questo Paese sono praticamente raddoppiate (+94%).
Cristiana Persia