giovedì, Novembre 21, 2024
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Confagricoltura: subito il nuovo decreto per rilanciare il biometano

Il vice presidente della Confederazione spinge per un veloce rilancio di questa risorsa ritenuta strategica e funzionale soprattutto in ambito agricolo grazie a coltivazioni specifiche in territori abbandonati da anni

“Accelerare l’emanazione del nuovo decreto e definire i sottoprodotti e i criteri per l’utilizzo nel settore energetico. Questa la richiesta della Confagricoltura per rilanciare il biometano con il quale – ha spiegato il vice presidente dell’organizzazione agricola, Ezio Veggia – si possono mettere a produzione aree considerate marginali e terreni abbandonati. Dal 1990 ad oggi, infatti, circa 1,5 milioni di ettari – ha sottolineato   Veggia – sono stati persi dall’agricoltura a beneficio di una superficie forestale non gestita: lo sviluppo del biometano, anche attraverso coltivazioni specifiche, potrebbe essere un grande volano per la ripresa del settore primario, in particolare nelle aree insulari e nel Sud Italia”.

Il biometano, secondo Confagricoltura, rappresenta un’opportunità reale per l’Italia di ridurre l’uso delle fonti fossili e creare un modello produttivo di eccellenza, virtuoso non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico. “Il biometano può avere uno sviluppo ancora   maggiore rispetto a quello della produzione di energia elettrica da biogas, poiché con l’immissione diretta nella rete – sostiene Veggia – si abbatteranno i costi di produzione e si otterrà più efficienza energetica, a beneficio della filiera e degli utilizzatori finali”.

“L’agricoltura in questo processo – conclude Veggia –  può avere un ruolo importante: così come la sostituzione di fonti fossili in rinnovabili trova sempre più spazio nel settore dei trasporti, altrettanto il biometano potrà operare su questo fronte e su scala industriale nella generazione di riscaldamento”.

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