“Coltiviamo la Cultura”: le dimore storiche riaprono le porte
Una manifestazione per raccontare il legame tra cultura, agricoltura e sviluppo dei territori
Domenica 9 novembre, in occasione della Giornata Nazionale dell’Agricoltura, oltre cinquanta dimore storiche in quindici regioni italiane apriranno nuovamente le porte al pubblico per la quarta edizione di “Coltiviamo la Cultura – Festa dell’Agricoltura nelle Dimore Storiche”, l’iniziativa promossa dall’Associazione Dimore Storiche Italiane ETS. La manifestazione mette al centro due elementi profondamente identitari del nostro Paese: la cultura e l’agricoltura, entrambi radicati nel territorio e fondamentali per la vitalità economica e sociale delle comunità locali.
Le dimore coinvolte, custodi di storia, arte e paesaggi unici, rappresentano oggi non solo luoghi della memoria, ma realtà vive che contribuiscono alla crescita sostenibile dei territori agricoli. Non parteciperanno infatti soltanto le residenze con attività produttive interne: molte dimore ospiteranno produttori agricoli e artigiani locali, dando spazio a filiere corte, saperi tradizionali e pratiche di tutela del paesaggio. I visitatori potranno prendere parte a degustazioni, laboratori, mercatini, incontri e momenti di approfondimento, oltre a visite guidate alle residenze ove possibile, per conoscere da vicino la ricchezza del patrimonio rurale italiano e il legame profondo tra storia, agricoltura e cura del territorio.
I dati più recenti dell’Osservatorio sul Patrimonio Culturale Privato confermano il ruolo strategico delle dimore storiche in ambito agricolo. Per il 39% delle dimore con attività produttiva, l’agricoltura rappresenta oltre il 75% del reddito annuale, mentre nel 21% dei casi la quota è compresa tra il 50% e il 75%. In particolare, l’integrazione tra vitivinicoltura ed enoturismo si conferma un motore economico significativo: tutte le dimore con produzione vinicola offrono esperienze di degustazione e l’85% ha registrato un incremento delle visite nell’ultimo anno, con crescite superiori al 30% per un terzo delle realtà coinvolte.
«Con “Coltiviamo la Cultura” vogliamo ricordare che la dimora storica non è solo un luogo di memoria, ma una realtà viva, capace di generare valore per i territori» afferma Maria Pace Odescalchi, Presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane ETS. «Oltre una dimora su quattro si trova in piccoli comuni sotto i 5.000 abitanti, dove svolge un ruolo attivo nella cura del paesaggio rurale e nella promozione di pratiche agricole sostenibili. Queste realtà contribuiscono alla crescita delle comunità locali e alla tutela dei paesaggi italiani».
«La partecipazione crescente dimostra quanto l’iniziativa sia riconosciuta e attesa» aggiunge Guglielmo Garagnani, Vice Presidente Nazionale A.D.S.I. «Le dimore storiche sono nodi vitali di un’economia circolare che genera relazione, identità e sviluppo sostenibile. Grazie ai proprietari che ogni anno scelgono di aprire le loro porte, si rinnova il legame storico tra dimore e attività rurali che ha modellato nei secoli il paesaggio italiano».
L’Associazione Dimore Storiche Italiane, Ente del Terzo Settore senza fini di lucro fondato nel 1977, riunisce oggi circa 4.500 soci proprietari di immobili storici su tutto il territorio nazionale. L’Associazione opera per la conservazione, valorizzazione e gestione responsabile di questo patrimonio diffuso, promuovendo il dialogo con Istituzioni e comunità e favorendo la trasmissione alle generazioni future.
