giovedì, Novembre 21, 2024
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Coldiretti assegna gli Oscar Green 2018 per l’innovazione in agricoltura

Organizzato dai Giovani Impresa di Coldiretti, anche questo anno il concorso che vede attribuire  i premi Oscar Green, consegnati nel corso della Cerimonia inaugurale del XVII Forum dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio,  ha voluto offrire massima risonanza a quei giovani imprenditori che si sono particolarmente contraddistinti per creatività ed innovazione nel settore agricolo italiano. Dopo una lunga selezione territoriale, che ha interessato oltre 12 mila aziende,  le sei categorie in gara hanno visto collocarsi al primo posto per la sezione “Fare rete”, Matteo Bacci che con la sua azienda in Toscana ha saputo trasformare un rifiuto aziendale da smaltire a caro prezzo in opportunità. In collaborazione con il grande tenore Andrea Bocelli che produce vino e ha molti scarti prodotti dalle vinacce, Matteo  ha utilizzato la sua esperienza in campo farmaceutico e nelle erbe aromatiche per creare una sinergia fra le due realtà imprenditoriali. Utilizzando le grandi quantità di resveratrolo (un composto ricco di vitamina C ed E)  presenti nello scarto di lavorazione delle uve dell’azienda di Bocelli, è stata creata una nuova linea cosmetica, a chilometro zero e decisamente ecofriendly,  estremamente performante ed in grado di incontrare le esigenze dei clienti più esigenti.

Nella categoria “Creatività” l’ambito premio è andato invece a Glauco Gallo, imprenditore calabro, che ha creato la sua prima agri – bibita a base di clementina (ben il 20% di vero succo) senza conservanti, coloranti e zuccheri aggiunti e con pochissime calorie.

Nella sezione  “Sostenibilità” la vittoria è stata conquistata da Luisa Cabiddu  che in Sardegna costruisce case a carattere fortemente innovativo ed ecosostenibili,  con materiali come la paglia bio ricavata dal grano Senatore Capelli ed  argilla e legno provenienti da filiera controllata. Un modo, quello portato avanti da Luisa,  per ridurre al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando energia e materiali attraverso processi che insieme tutelano l’ambiente.

Nella categoria Campagna Amica a vincere sono stati  invece Claudio ed Emanuela  Lorenzini che sono riusciti a produrre la loro prima agri-birra lavorata  a 1600 metri sulle montagne tra Amatrice e Leonessa – nella zona al centro del cratere del terremoto che appena un anno fa ha messo in ginocchio questi territori – utilizzando lo scarto di lavorazione del pane. E’ una birra senza dubbio innovativa che, come sottolineano i suoi creatori, per definizione non può essere descritta. Cambia infatti di cotta in cotta. Dipendendo infatti  prevalentemente dal tipo di pane che l’azienda è riuscita a raccogliere dai residui di vendita, questa birra modifica costantemente il sapore, i suoi sentori, ma anche il colore e la consistenza ogni volta.

Fantasia e creatività insieme al desiderio di divertirsi e far vivere un’esperienza unica ha assicurato l’Oscar nella categoria “Impresa3.terra” a Matteo Andreatti , che in Trentino Alto Adige fa trascorrere momenti indimenticabili ai suoi ospiti tra le cellette delle arnie delle sue api. Una particolare  struttura in legno collegata con più alveari permette infatti al visitatore di intraprendere un viaggio multisensoriale alla scoperta del mondo di questi piccoli e fondamentali insetti e mentre si è comodamente sdraiati, per la loro osservazione su un letto di fieno alpino si possono  respirare i profumi del miele, della cera e della propoli presenti negli alveari.

Nella categoria “Noi per il sociale” viene infine premiata l’idea imprenditoriale di Jeffery Eromosele Osoiwanlan, un rifugiato politico sfuggito al terrorismo e alla povertà nel suo Paese, la Nigeria,  che nelle Marche ha creato una fattoria che assomiglia ad una sorta di arca di Noè e che accoglie animali salvati da una sicura tragica fine. Nella sua azienda oggi convivono libere e in armonia centinaia di razze di galline insieme ad  anatre, asini, struzzi, cani e gatti.

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