Al Consiglio Ue le sfide che attendono l’agroalimentare
Al centro della discussione, le priorità per la futura PAC dopo il 2027
Oltre all’accordo sulla pesca nel Mar Baltico, al quale si è giunti a inizio settimana a Lussemburgo nella riunione del Consiglio europeo “Agricoltura e Pesca”, nella successiva giornata di martedì 22 ottobre i ministri si sono occupati della politica agricola comune dopo il 2027. Alla riunione, per l’Italia, ha partecipato sempre il viceministro del MASAF Luigi d’Eramo.
Al centro della discussione, le priorità per la futura PAC dopo il 2027 , al fine di garantire un settore competitivo, a prova di crisi, sostenibile, incentrato sugli agricoltori e basato sulla conoscenza. I ministri dell’agricoltura dell’UE hanno sottolineato l’importanza della PAC nel raggiungimento di tali traguardi. Hanno inoltre evidenziato gli obiettivi chiave di garantire la sicurezza alimentare, garantendo al contempo un equo tenore di vita per la comunità agricola, soluzioni e incentivi concreti per gli agricoltori e prezzi ragionevoli per i consumatori. La presidenza ungherese ha pubblicato una serie di conclusioni su questo argomento, sostenute da 26 Stati membri.
Il Consiglio ha poi discusso le ultime tendenze nel commercio agroalimentare. Un punto, questo, ricorrente all’ordine del giorno del Consiglio, di cui si è discusso l’ultima volta nel Consiglio Agricoltura e pesca di luglio. I ministri hanno tenuto una discussione strategica sui modi in cui tutti gli agricoltori possono trarre il massimo vantaggio dal commercio a medio e lungo termine, considerati i benefici complessivi che esso apporta all’economia dell’UE.
In particolare, il Consiglio ha valutato gli attuali flussi commerciali di prodotti agroalimentari, i negoziati in corso per accordi bilaterali di libero scambio, i recenti sviluppi sul fronte multilaterale e il commercio agroalimentare con i principali partner commerciali dell’UE. Nel corso della discussione, il Consiglio ha fornito orientamenti politici per rafforzare la competitività dell’agricoltura europea e la posizione di leadership dell’UE sui mercati mondiali.
I ministri hanno accolto con favore il fatto che il commercio agroalimentare dell’UE continua a seguire un percorso positivo, con un surplus commerciale di 33,7 miliardi di euro nella prima metà del 2024, con un aumento di 1,5 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2023. Hanno tuttavia notato che c’è ancora molto da fare per compensare e sostenere gli agricoltori colpiti nei settori sensibili, in modo che possano far fronte alla maggiore concorrenza dei produttori extra-UE. Ciò sarebbe di particolare importanza in relazione ai nuovi accordi commerciali.
I ministri dell’agricoltura dell’UE hanno inoltre affrontato altri sviluppi rilevanti, tra cui le recenti azioni della Cina in relazione al commercio agricolo, accogliendo con favore le azioni intraprese dalla Commissione in sede OMC a tale riguardo.
Inoltre, i ministri hanno ribadito il loro sostegno all’Ucraina, sottolineando anche il fatto che attendevano con ansia una rapida negoziazione di un accordo commerciale a lungo termine con l’Ucraina. Alcuni ministri hanno anche sostenuto di essere favorevoli a limitare ulteriormente le importazioni agroalimentari da Russia e Bielorussia.
Va notato che la filiera alimentare dell’UE, che comprende agricoltura, trasformazione di alimenti e bevande, commercio all’ingrosso, al dettaglio e ristorazione, impiega 29 milioni di persone, pari al 14% della forza lavoro dell’UE, e genera 800 miliardi di euro di valore aggiunto. Tuttavia, gli operatori del settore devono affrontare una serie di sfide, tra cui il cambiamento climatico, la diffusione di malattie animali e di parassiti delle piante, la resistenza antimicrobica, nonché problemi legati alla mancanza di armonizzazione delle iniziative in materia di etichettatura alimentare. Un’altra sfida è la disparità tra gli standard di produzione dell’UE e quelli dei paesi terzi in ambiti quali la sostenibilità, il benessere degli animali e l’informazione dei consumatori.
Nel corso della discussione, i ministri dell’agricoltura dell’UE hanno esaminato i modi in cui affrontare queste sfide e aumentare la competitività della filiera alimentare dell’UE, garantendo al contempo un approvvigionamento costante di cibo sicuro e nutriente per i cittadini dell’UE.
Molte delegazioni hanno comunque sollevato varie altre questioni riguardanti il comparto agricolo mentre, da parte sua, la presidenza ungherese – durante una seduta pubblica – ha fornito al Consiglio informazioni sui risultati delle recenti riunioni.
Questi, in particolare, gli argomenti esaminati:
- la conferenza sulla prevenzione dello spreco alimentare (Budapest, 1 ottobre 2024)
- la riunione dei direttori della PAC (Budapest, 10-12 settembre 2024)
- la conferenza dei direttori degli organismi pagatori dell’UE (Budapest, 16-18 ottobre 2024)
- Esito della conferenza sulla prevenzione dello spreco alimentare (informazioni della presidenza)
- Esito della riunione dei direttori della PAC (informazioni della presidenza)
- Esito della conferenza dei direttori degli organismi pagatori dell’UE (informazioni della presidenza)
- Risultati della riunione dei ministri dell’agricoltura del gruppo di Visegrád, Bulgaria e Romania (informazioni dalla delegazione polacca)
- La risposta dell’UE alle conseguenze degli eventi climatici estremi – finanziamento delle misure di crisi nell’Unione europea (informazioni della delegazione portoghese)
- L’esito della conferenza PeaceBread 2024 (informazioni dalla delegazione tedesca)
- Necessità di estendere l’applicazione del Quadro temporaneo di crisi e transizione nel settore agricolo e di aumentare il limite individuale per impresa agricola – (informazioni della delegazione rumena)
- Norme riviste per la caccia ai cormorani e alle foche al fine di proteggere gli stock ittici sensibili (informazioni dalla delegazione svedese)
- Coordinamento europeo per la vaccinazione sanitaria degli animali (informazioni dalle delegazioni francese e spagnola)
- Il rischio di disimpegno per i programmi di sviluppo rurale (informazioni della delegazione slovacca)