domenica, Maggio 5, 2024
Fiere Mostre e Mercati

AgriUmbria 2022: una fiera all’insegna della speranza

Successo di espositori e pubblico alla manifestazione di Bastia Umbra giunta alla sua 53a edizione

Dopo una sosta forzata dovuta alla pandemia tornano i grandi appuntamenti fieristici dedicati al mondo agricolo e agroalimentare. Uno dei primi nel corso dell’anno, a fare quasi da apripista per tutte le rassegne del settore, è sempre stato quello che si svolge tra la fine di marzo e l’inizio di aprile a Bastia Umbra, in provincia di Perugia, dove viene privilegiato (ma senza esclusività) l’aspetto zootecnico dell’attività agricola. Si tratta di AgriUmbria, arrivata alla sua 53ª edizione.

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In realtà, come sottolinea il presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari questa del 2022 sarebbe la 54a edizione, considerato che nel settembre scorso si era svolta una specie di anteprima della fiera, con un “en plein” di espositori e un buon successo di pubblico.

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Tra i numerosi appuntamenti della tre giorni di Bastia, ce n’è uno diventato negli ultimi anni particolarmente rappresentativo delle capacità innovative dei giovani nell’attività scientifica legata all’agricoltura e nella promozione economica del settore: il Premio Antonio Ricci. Un riconoscimento dedicato al compianto capo ufficio stampa della Fiera, uno dei padri della stampa agricola in Italia, che viene assegnato ogni anno ad un neolaureato in Agraria delle Università italiane (a testimoniare il rapporto sempre più stretto e sempre più strategico tra AgriUmbria e mondo della formazione superiore e universitaria), oltre che ad un giornalista distintosi nella divulgazione dei temi legati all’agricoltura e all’agroalimentare. Quest’anno sono stati premiati l’agenzia di stampa nazionale ANSA e Lorenzo Torelli, laureatosi in Agraria con una tesi di indiscutibile interesse, propedeutica al successo professionale del giovane dottore.

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Ma non è solo la zootecnia la “primadonna” di AgriUmbria. Ampio spazio, nell’area espositiva, è destinato alle macchine agricole, un aiuto imprescindibile per il mondo agricolo, la cui produzione rappresenta un po’ il fiore all’occhiello dell’industria meccanica italiana per quel che riguarda l’innovazione tecnologica. Malgrado il blocco dovuto alla pandemia e la preoccupazione per i venti di guerra che stanno spirando in questi giorni in Europa, la situazione del settore non appare del tutto negativa, come afferma il presidente di Federunacoma, l’associazione dei costruttori di macchine agricole, Alessandro Malavolti, il quale intende avvalersi di una nuova forma di “promozione” della meccanizzazione agricola, sfruttando giovani influenzer: sarà una tattica vincente o prevarranno sempre i tradizionali addetti ai lavori dell’informazione tecnica ?

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Autore

  • Tiziana Briguglio

    Giornalista agricola ed enogastronomica, ha collaborato per lunghi anni con i quotidiani nazionali “Libero” e “Il Tempo” ed attualmente è vicepresidente dell’Arga Lazio (l’Associazione regionale Giornalisti Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Territorio, Energie: Gruppo di specializzazione della Associazione Stampa Romana-FNSI). Fondatrice e presidente dell’Associazione “Agroalimentare in Rosa”, è organizzatrice di grandi eventi e direttrice tecnica e scientifica di numerose manifestazioni volte alla valorizzazione dei giacimenti agro-culturali italiani. Dal 2020 è vicepresidente nazionale di Confassociazioni Tourism Food Hospitality con delega alla Comunicazione ed Eventi. Dal 2013 è tra i promotori ed organizzatori del Festival Cerealia.

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