giovedì, Novembre 21, 2024
Attualità

A Natale cesto enogastronomico sotto l’albero

Secondo la Cia, nelle prime feste dopo sette anni con i consumi in crescita (+5%), i generi alimentari si confermano tra i doni più gettonati. Un italiano su tre dichiara di voler optare per regali “da tavola” a parenti e amici. Sempre più famiglie si recano nelle aziende e nei mercatini allestiti dagli agricoltori (+10%), dove si può risparmiare fino al 30%   

cesto-natalizio

Sono almeno 11 milioni gli italiani che sperano di trovare sotto l’albero il tradizionale cesto natalizio con i prodotti enogastronomici del territorio. Perché nel primo Natale con il segno più dopo 7 anni e i consumi stimati in crescita del 5%, il cibo si conferma al top della classifica anche come idea regalo. Lo afferma la Cia-Agricoltori Italiani.

Visto che le tredicesime restano comunque destinate prima di tutto al pagamento di mutuo, bollette e tasse (con le scadenze fiscali, proprio oggi, per Imu e Tasi), l’82% degli italiani opterà per regali utili, in un caso su tre declinati in chiave enogastronomica, con la scelta di doni “da tavola” a parenti, amici e colleghi -spiega la Cia-. E vanno bene anche i cesti di Natale, ancora in “taglia ridotta” rispetto agli anni scorsi, che il 43% degli italiani riempirà con prodotti locali e biologici.

Messe da parte le mode esterofile, infatti, vince assolutamente il “made in Italy” e tra i prodotti più gettonati, ci sono vino, spumante, panettone e torrone tradizionale, seguiti da salumi, conserve, olio extravergine d’oliva, miele e formaggi tipici. Per una spesa complessiva -stima la Cia- compresa tra i 600 e i 650 milioni di euro.

Cambia anche la modalità di acquisto, più attenta a nuovi canali: il web di sicuro, con l’aumento delle compere online, ma anche “la spesa in campagna”. Più del 70% delle famiglie oggi continua a guardare al miglior rapporto qualità-prezzo ed è anche questo che premia punti vendita convenienti come le aziende agricole e agrituristiche e i mercatini natalizi, con un incremento del 10% -osserva la Cia-. Sono tanti, infatti, gli italiani che in questo periodo si stanno recando nelle aziende agricole che fanno vendita diretta e nei mercatini allestiti dagli agricoltori, soprattutto nelle zone rurali e periurbane. Una scelta che premia non solo la qualità, la tipicità, la freschezza e la salubrità dei nostri prodotti agricoli, ma alleggerisce lo scontrino. Nelle aziende agricole, infatti, si acquista a prezzi molto più contenuti rispetto a quelli praticati da supermercati e centri commerciali, con un risparmio che può arrivare fino al 30%.

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari). Attualmente Presidente di ARGA Lazio (Gruppo di specializzazione dell'Associazione Stampa Romana) e Vicepresidente di UNARGA (l'Unione delle varie ARGA regionali), Tesoriere del Gruppo Romano Corrispondenti e del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati.

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