La FAO celebra i paesaggi agricoli del mondo
Riconosciuti 28 nuovi Sistemi del Patrimonio Agricolo in 14 Paesi, esempio di resilienza, biodiversità e tradizione
La FAO ha reso omaggio a 28 nuovi Sistemi del Patrimonio Agricolo di Rilevanza Mondiale (GIAHS), distribuiti in 14 Paesi e riconosciuti negli ultimi due anni. La celebrazione si è svolta presso la sede centrale dell’Organizzazione a Roma, nell’ambito delle iniziative per l’80º anniversario della FAO, e ha posto al centro le comunità che custodiscono pratiche agricole tradizionali, spesso tramandate da secoli.
L’iniziativa GIAHS, lanciata nel 2002 e divenuta programma istituzionale nel 2015, identifica paesaggi agricoli in cui agricoltura, biodiversità, cultura locale e gestione sostenibile delle risorse convivono in equilibrio. Ad oggi, la rete globale conta 102 sistemi riconosciuti nel mondo.

Durante la cerimonia, il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, ha espresso un ringraziamento particolare agli agricoltori, ai pastori, ai pescatori e alle popolazioni delle foreste che continuano a proteggere saperi e paesaggi storici: tradizioni oggi preziose per fronteggiare sfide globali come la crisi climatica, la perdita di biodiversità e la sicurezza alimentare. Come ricordato, questi sistemi incarnano i Quattro Pilastri del Miglioramento della FAO: produzione migliore, nutrizione migliore, ambiente migliore e vita migliore, senza lasciare indietro nessuno.
Alla celebrazione sono intervenuti rappresentanti di governi e istituzioni internazionali, tra cui ministri di Andorra, São Tomé e Príncipe e Tagikistan, oltre ai messaggi dei ministeri dell’agricoltura di Italia, Indonesia e Giappone. Un momento significativo dell’evento è stato il “Talk Show – Voci dai Sistemi del Patrimonio Agricolo”, che ha dato spazio alle testimonianze dirette di comunità rurali provenienti da Brasile, Ecuador, Corea, Italia, Tanzania e Tunisia.
Pastori Maasai, agricoltori andini e pescatrici tradizionali coreane hanno raccontato come le loro pratiche siano oggi un laboratorio vivente di sostenibilità, dove innovazione e tradizione dialogano per proteggere gli ecosistemi e garantire mezzi di sussistenza dignitosi. A margine dell’evento, una mostra ha presentato prodotti e testimonianze dei siti riconosciuti, parte dei quali ora esposti nel nuovo Museo e Rete per l’Alimentazione e l’Agricoltura della FAO (FAO MuNe).
Oltre a celebrare un traguardo, l’incontro ha ribadito l’importanza della tutela dei paesaggi agricoli tradizionali come elemento chiave di resilienza e sviluppo rurale sostenibile, in linea con l’Agenda 2030.
