Consiglio UE: PAC, pesca e lotta alle microplastiche
I ministri europei riuniti a Bruxelles hanno discusso il futuro delle politiche agricole e della pesca post-2027, le sfide commerciali globali e hanno adottato nuove misure per contrastare l’inquinamento da microplastiche.
La riforma della politica agricola comune (PAC) resta uno dei capitoli più delicati per l’Unione. La Commissione ha presentato le nuove proposte, che comprendono un regolamento per la PAC post-2027, modifiche all’organizzazione comune dei mercati e l’aggiornamento del programma UE per le scuole.
Il dibattito tra i ministri ha evidenziato fratture significative. Molti hanno giudicato i fondi stanziati troppo esigui per sostenere le sfide del settore, mentre altri hanno espresso dubbi sulla complessità normativa. Tuttavia, non sono mancate valutazioni positive: la maggiore flessibilità, l’attenzione al ricambio generazionale e la possibilità di adattare i pagamenti alle specificità nazionali sono stati accolti favorevolmente.
Il ministro danese Jacob Jensen, che presiede i lavori del Consiglio, ha sottolineato che le prossime riunioni saranno dedicate ad approfondire tre assi fondamentali: l’architettura verde della PAC, la sicurezza alimentare e l’innovazione. “Dobbiamo garantire una politica a prova di futuro, capace di sostenere i giovani agricoltori, incentivare la transizione verde, garantire cibo sicuro e valorizzare soluzioni innovative”, ha dichiarato.

Parallelamente, i ministri hanno discusso delle relazioni commerciali in campo agroalimentare, aggiornati dalla Commissione sugli sviluppi multilaterali e bilaterali. Nel 2024 l’UE ha registrato un surplus record di quasi 64 miliardi di euro, segno della competitività degli agricoltori e delle imprese europee sui mercati mondiali.
Il Consiglio ha analizzato gli effetti degli accordi commerciali in corso di negoziazione o finalizzazione con Mercosur, Messico, Stati Uniti, Ucraina e Indonesia, soffermandosi anche sulle relazioni con la Cina. Alcuni Stati membri hanno ribadito le proprie preoccupazioni per l’impatto che tali intese potrebbero avere su settori agricoli sensibili, richiedendo garanzie e misure di salvaguardia.
Jensen ha ricordato che, pur in un contesto di tensioni commerciali con diversi partner, l’apertura di nuovi mercati resta strategica per assicurare stabilità e prospettive agli agricoltori europei.
Il Consiglio ha poi affrontato il tema della politica comune della pesca (PCP) e del futuro dei finanziamenti post-2027. La proposta della Commissione, che lega il sostegno anche al Patto europeo per gli oceani e alle politiche marittime e dell’acquacoltura, è stata accolta con cautela.
Da un lato, alcuni ministri hanno apprezzato la semplificazione e la flessibilità introdotte; dall’altro, la maggioranza ha espresso forte preoccupazione per l’insufficienza dei fondi previsti per il periodo 2028-2034. Non mancano timori per l’integrazione della PCP in un quadro finanziario più ampio, percepita come un rischio per la parità di condizioni tra i Paesi membri.
Il Consiglio ha inoltre discusso le prossime consultazioni con Regno Unito e Norvegia sulla gestione degli stock ittici condivisi nel 2026, nonché i negoziati con gli Stati costieri dell’Atlantico nord-orientale. L’UE definirà la propria posizione basandosi sulle raccomandazioni scientifiche del Consiglio internazionale per l’esplorazione del mare (CIEM), con l’obiettivo di garantire la sostenibilità delle risorse e la stabilità del settore.
A completare l’agenda, un passo decisivo nella lotta all’inquinamento: l’adozione del regolamento che introduce nuove regole per prevenire la dispersione di pellet di plastica, piccoli granuli utilizzati come materia prima per la produzione di plastica e responsabili di un rilascio annuo stimato tra le 52 e le 184 mila tonnellate nell’ambiente.
Il regolamento impone a imprese e operatori piani di gestione dei rischi, misure per la manipolazione e l’imballaggio, formazione del personale e obblighi di pulizia in caso di perdite. Le aziende che trattano oltre 1.500 tonnellate annue dovranno ottenere certificazioni indipendenti, mentre microimprese e PMI beneficeranno di procedure semplificate. Per la prima volta, vengono introdotte regole specifiche per il trasporto marittimo dei pellet, al fine di evitare dispersioni in mare.
Il testo entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE e la maggior parte delle disposizioni sarà applicata dal 2027.
Il Consiglio Agricoltura e Pesca di settembre 2025 ha offerto un quadro chiaro delle priorità che guideranno l’UE nei prossimi anni: rafforzare la competitività del settore primario, sostenere la transizione ecologica, tutelare le risorse naturali e garantire la sicurezza alimentare. Le discussioni su PAC e PCP proseguiranno nei prossimi mesi, mentre l’adozione del regolamento sui pellet rappresenta già una tappa concreta verso un’Europa più sostenibile.