Acqua, l’Europa cambia rotta
Una nuova strategia messa a punto dalla Commissione UE per garantire acqua sicura, sostenibile e accessibile
La Commissione Europea ha presentato un piano ambizioso per garantire la sicurezza idrica dell’Unione. Il nuovo approccio intende proteggere il ciclo dell’acqua, migliorare la gestione delle risorse e sostenere un’economia resiliente.
L’acqua è una risorsa essenziale. Ma oggi è sempre più minacciata da siccità, inondazioni, incendi e cambiamenti climatici. L’Europa non è risparmiata. I costi economici aumentano, e cinque dei dieci maggiori rischi globali per le imprese sono legati all’acqua.
Il piano coinvolge Stati, regioni, cittadini e imprese. Prevede oltre 30 misure coordinate, fondate sulla legislazione UE esistente. L’obiettivo? Un’economia idrica intelligente, competitiva e sostenibile.
La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha dichiarato: “L’acqua è vita. La resilienza idrica è essenziale per la nostra società e la nostra economia. Dobbiamo agire subito.”
Tre pilastri per il cambiamento
1. Proteggere il ciclo dell’acqua
Il primo passo è ripristinare e tutelare il ciclo naturale, dalla sorgente al mare.
Le direttive europee già in vigore saranno applicate con più rigore. La strategia affronta anche l’inquinamento da sostanze nocive come le PFAS e promuove la ritenzione idrica nei suoli.
2. Migliorare la gestione
L’UE punta a un’economia idrica efficiente. Ogni Stato dovrà ridurre i consumi secondo i propri obiettivi.
Il target europeo è migliorare l’efficienza idrica del 10% entro il 2030.
Ridurre le perdite nelle condutture è una priorità, con livelli attuali che variano dall’8% al 57%. Servono investimenti e tecnologie digitali.
3. Accesso equo all’acqua
L’acqua pulita e i servizi igienico-sanitari devono essere garantiti a tutti. La strategia promuove buone pratiche domestiche e aziendali e incentiva il risparmio.
Le cinque iniziative chiave della Commissione
Governance e attuazione
Saranno istituiti tavoli di confronto con Stati e territori. L’obiettivo è semplificare le regole, condividere soluzioni e rafforzare la cooperazione.
Investimenti
La Commissione mobiliterà fondi pubblici e privati. Oltre 15 miliardi di euro saranno messi a disposizione tra il 2025 e il 2027. La BEI lancerà un nuovo programma per l’acqua e uno strumento di consulenza per la gestione sostenibile.
Digitalizzazione e intelligenza artificiale
Un piano UE sfrutterà i dati digitali e l’IA per rilevare perdite, migliorare la gestione e prevedere crisi idriche grazie anche ai satelliti.
Ricerca e innovazione
L’UE investirà in ricerca, competenze e tecnologie. Saranno lanciati una strategia R&I sulla resilienza e un’Accademia europea per le risorse idriche.
Sicurezza e preparazione
Sistemi di allerta e monitoraggio saranno potenziati per gestire meglio siccità e inondazioni. Il coordinamento tra livelli locali e UE verrà rafforzato.
A dicembre 2025 si terrà il primo Forum europeo sulla resilienza idrica. Sarà un appuntamento biennale per valutare i progressi e coinvolgere tutti gli attori.
Nel 2027, la Commissione condurrà un riesame intermedio delle azioni previste dalla strategia.
Un’urgenza condivisa
I sistemi idrici europei sono sotto pressione. Inquinamento, gestione inefficiente e fabbisogno crescente aggravano il problema.
Solo il 37% delle acque superficiali presenta un buono stato ecologico. Appena il 29% ha un buon stato chimico.
Il 78% dei cittadini europei chiede più azioni da parte dell’UE.
Con questa strategia, l’Europa vuole guidare il cambiamento, promuovendo la cooperazione internazionale e offrendo soluzioni concrete. L’acqua non è infinita. Proteggerla è una responsabilità condivisa.