giovedì, Novembre 21, 2024
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Borghi etruschi, l’archeologia è in festa

Il turismo a nord della Capitale riparte dal ritorno alle origini. La neonata associazione DMO Borghi Etruschi non si lascia sfuggire l’occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, che si svolgeranno dal 14 al 16 giugno, sotto l’egida dell’INRAP, l’Istituto di Ricerca Archeologica Francese, e gestite nel nostro Paese dal Ministero della Cultura.

Locandina l’archeologia in festa, particolare – Visitlazio.com

In occasione di queste giornate, la DMO propone, alle porte della città eterna, un’esperienza immersiva nella storia, per rivivere e toccare con mano gli usi e i costumi dell’antica Roma e del fantastico popolo Etrusco. Sabato 15 e domenica 16 giugno sarà possibile tuffarsi nel passato e vivere un giorno da etruschi nel Villaggio Pagus di Castel Sant’Elia.

Pagus, un villaggio etrusco ricostruito al vero – borghietruschi.com

 Si tratta, infatti, della ricostruzione fedele di un habitat etrusco dell’VIII-VII secolo a.C., estesa su un’area di circa 2000 mq, dove sarà possibile passeggiare tra le capanne etrusche, scoprire gli arredi dell’epoca, gli antichi strumenti musicali, le ceramiche finemente lavorate e osservare le tecniche di fusione dei metalli, che rivelano tutta l’ingegnosità e l’abilità artigianale di questo popolo. Al termine della visita sarà possibile anche degustare prodotti tipici della Tuscia.

Durante la visita sarà possibile scoprire usi e costumi del popolo etrusco – borghietruschi.com

Ancora più allettante la rievocazione romana con figuranti in costume presso l’antica colonia romana di Castrum Novum, vissuta tra il III secolo a.C. e il V secolo d.C., un vero tesoro riemerso dalla polvere del tempo solo di recente.

Nel sito di Castrum Novum rievocazione in costume – © Archivio Civinini

“Si tratta di una città cinta di mura che ebbe proprie istituzioni cittadine, un foro, un teatro, grandi portici, un tempio di Apollo, un archivio, acquedotti, impianti termali e chissà quanti altri edifici pubblici e privati ancora da scoprire”, come spiega il direttore degli scavi, Flavio Enei.

Il sito di Castrun Novum visto dall’alto – Gruppo Archeologico Cerite

La DMO Borghi etruschi, presentata ufficialmente lo scorso anno, è un’associazione mista del Terzo settore dalle due anime, pubblica e privata, nata grazie a un contributo della Regione Lazio, che si pone l’obiettivo di valorizzare il territorio e la filiera turistica locale.  Per l’associazione è importante promuovere i beni culturali migliorando il livello di accoglienza, per creare una nuova “cultura per il turismo”, capace di far crescere anche l’economia locale. La DMO individua nella civiltà etrusca il perno della promozione turistica del litorale a nord di Roma fino alla Tuscia e alla Maremma Laziale.

Particolare del logo della neonata associazione Borghi Etruschi

I tour e le esperienze suggestive proposte spaziano dalla rievocazione, al trekking, all’enoturismo, all’oleoturismo, al turismo sportivo e benessere. “Il fascino dei riti etruschi, i magnifici reperti storici affermano gli operatori – rendono questa civiltà storica la partenza per comprendere le nostre radici, che, insieme alla storia romana rendono il nostro Paese degno di essere tra le mete turistiche più interessanti al mondo”. Del resto come sosteneva Marcus Garvey, scrittore e sindacalista giamaicano, “Un popolo senza la conoscenza della propria storia, origine e cultura, è come un albero senza radici”.

Locandina Giornate Europee dell’Archeologia – Ministero della Cultura

Autore

  • Giornalista Pubblicista, esperta in tecniche sociali dell’Informazione, redattrice dell’Editrice cooperativa “Il Ventaglio”, addetta stampa delle cooperative pesca della Lega (ANCP), redattrice esterna della pagina agricola de “La Voce Repubblicana”, addetta alle Pari Opportunità del Gruppo di Specializzazione agroalimentare della FNSI, divenuto UNARGA, poi consigliere dell’ARGA Lazio, è stata direttrice responsabile della testata del Gruppo Archeologico di Volontari del territorio Cerite, “L’Aruspice”, per più di dieci anni. Dal 2001 è stata funzionario del Comune di Roma, per il quale ha ottenuto l’European Computer Driving Licence (ECD), e nel 2006 è stata nominata membro supplente per l’Amministrazione comunale della Commissione Pari Opportunità. Oggi in pensione anticipata, continua a coltivare la sua passione per il giornalismo e la scrittura come figlia d’arte. Suo padre, Sergio Civinini, noto giornalista dell’agroalimentare, scomparso prematuramente, è stato per innumerevoli anni vicepresidente dell’allora Associazione Stampa Agricola, Gruppo di Specializzazione della FNSI, oggi UNARGA.

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