Piccoli borghi a concorso
Con il Festival dei borghi i Beni Culturali lanciano un’operazione di recupero dei nostri piccoli centri, ricchi di storia e tradizioni. I vincitori avranno a disposizione 750 mila euro per realizzare le loro proposte, fra aprile e luglio 2021. I termini di partecipazione scadranno il prossimo 15 gennaio
di Barbara Civinini
“Non c’è dolore più grande della perdita della terra natia”, sosteneva Euripide, uno dei maggiori drammaturghi greci, ed è forse anche per questo che i Beni Culturali hanno avviato un programma di recupero sociale, culturale ed economico del territorio con “Borghi in Festival”. I piccoli centri che rischiano lo spopolamento e il degrado, infatti, sono centinaia, come rileva l’associazione de I Borghi più belli d’Italia, nata nel 2001 su impulso della Consulta Turismo dell’ANCI.
L’avviso pubblico per il finanziamento dei progetti che devono favorire, attraverso la sviluppo della cultura, il benessere e la qualità della vita degli abitanti dei nostri borghi, è stato pubblicato sui siti istituzionali della Direzione Generale Creatività Contemporanea e di quella Turismo. L’importo messo a disposizione ammonta a 750.000 euro. Il bando rientra nelle azioni istituzionali del MiBACT per incoraggiare la rigenerazione dei territori e rafforzare l’offerta turistica e culturale dei piccoli abitati ricchi di storia e tradizioni, all’insegna della sostenibilità, dell’accessibilità e dell’innovazione. Possono partecipare i Comuni con una popolazione residente fino a 5.000 abitanti singolarmente oppure facendo rete fra loro. Il bando prevede però la costituzione di almeno un partenariato con un ente non profit e con un soggetto cofinanziatore. L’importo erogabile prevede un limite massimo di 75.000 euro per i Comuni che partecipano singolarmente, e di 250.000 euro per quelli che faranno in rete.
“Vogliamo che la comunità si prenda cura del suo territorio promuovendone il valore storico e identitario, valorizzandone il patrimonio culturale materiale e immateriale, avviando percorsi formativi e iniziative imprenditoriali, creando opportunità di crescita sociale ed economica“, spiega la sottosegretaria Anna Laura Orrico, che ha fortemente creduto nell’iniziativa. L’obiettivo finale è anche quello di fare una mappatura delle buone pratiche di rigenerazione in modo tale da poter trasferire le competenze acquisite da un comune a un altro.
“I borghi d’Italia rappresentano non solo la storia e l’identità del nostro Paese, ma ne sono l’essenza e la linfa diffusa su tutto il territorio – dichiara Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria al Turismo del MiBACT – Sono un patrimonio di cultura, arte e storia. Tenerli vivi significa preservare questo patrimonio e quel museo diffuso che è il valore aggiunto della nostra offerta turistica. Naturalmente, per valorizzarli è necessario prima di tutto mettere in sicurezza le strutture architettoniche e non solo. Prendersi cura dei borghi italiani significa tutelare il nostro territorio bisognoso di manutenzione e d’investimenti per la protezione idrogeologica“
I partecipanti dovranno presentare le loro proposte entro il 15 gennaio prossimo. I progetti vincitori dovranno essere realizzati da aprile a luglio 2021.