domenica, Novembre 24, 2024
La Rocca medievale, Cerveteri – Fonte: Sito cittadellacultura2020
Territorio

Nel Lazio è Cerveteri la “Città della Cultura” 2020

L’antica cittadina etrusca si aggiudica il titolo per tutto il 2020 insieme a Santa Marinella, Tolfa e Allumiere, con il progetto “Civitart-Etruria Meridionale”. Previsto uno stanziamento della Regione di 100mila euro. Sabato 15 febbraio la presentazione ufficiale in piazza Santa Maria.

di Barbara Civinini

Con il progetto CivitArt, Cerveteri è stata nominata dalla Regione Lazio Città della cultura 2020. Ha avuto la meglio su altri 23 concorrenti tra comuni, comunità montane e altre formazioni. E’ il terzo anno consecutivo che la Regione conferisce questo titolo in continuità con le iniziative nazionali ed europee. Un’azione che mira a stimolare la crescita economica attraverso la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici con lo stanziamento di un contributo di 100mila euro.

Il progetto sarà presentato ufficialmente il 15 febbraio in piazza Santa Maria, a Cerveteri. L’antica cittadina etrusca, Caere Vetus – che quest’anno ha compiuto 15 anni dall’entrata nella lista Patrimonio Mondiale UNESCO – con questo progetto, realizzato insieme a Santa Marinella, Tolfa e Allumiere, ha fatto dell’Etruria Meridionale un vero e proprio marchio.

Del resto,i molti eventi estivi, animati da artisti di calibro, hanno dimostrato che possono essere veramente un’occasione per valorizzare le tante aree archeologiche e di rilevanza artistica del litorale pyrgense. L’obiettivo di CivitArt, presentato dai quattro piccoli comuni – di cui Cerveteri è capofila – è proprio quello di ampliare il pubblico della cultura sperimentando nuovi modelli.

Il patrimonio storico e artistico diventa dunque un valore sociale e un’opportunità di sviluppo economico puntando sulla sua capacità unica di trasmettere bellezza, emozioni e sentimenti positivi capaci di sollecitare un rinnovato desiderio di partecipazione.

La cultura – dicono in Regione – deve tornare a far parte della vita di tutti i giorni, affinché i cittadini siano protagonisti di uno sviluppo economico coerente, sostenibile, responsabile e che risponda ai bisogni della collettività. Insomma, si tratta di un progetto che intende fare dell’identità del proprio territorio una vera e propria garanzia di qualità culturale, promuovendo un percorso di mentoring e di condivisione con i cittadini, definito di “accensione civica”.

Un’idea molto apprezzata dall’ente regionale, che ha manifestato soddisfazione e grande attesa per le fasi attuative del progetto. “Una sfida stimolante – ha affermato il sindaco, Alessio Pascucci – che rappresenta una grande svolta per la nostra città. Questi due anni stanno segnando un passo storico per lo sviluppo culturale di Cerveteri, ospitando grandi eventi e andando a rappresentare il punto centrale della cultura e dell’intrattenimento non solo del Lazio ma di tutto il Centro Italia”.

Per scoprire le meraviglie di questo antico e splendido territorio è possibile consultare le pagine social che sono state pubblicate su Facebook e su Istagram, oppure  il sito dedicato all’indirizzo: www.cittadellacultura2020.it. Ma dietro l’angolo c’è già una nuova sfida per Cerveteri: diventare Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2021. I dossier di candidatura devono essere presentati entro il 2 marzo. Entro il 30 aprile saranno selezionati i 10 progetti finalisti. Solo ai primi di giugno sapremo chi ha superato l’audizione.

Autore

  • Giornalista Pubblicista, esperta in tecniche sociali dell’Informazione, redattrice dell’Editrice cooperativa “Il Ventaglio”, addetta stampa delle cooperative pesca della Lega (ANCP), redattrice esterna della pagina agricola de “La Voce Repubblicana”, addetta alle Pari Opportunità del Gruppo di Specializzazione agroalimentare della FNSI, divenuto UNARGA, poi consigliere dell’ARGA Lazio, è stata direttrice responsabile della testata del Gruppo Archeologico di Volontari del territorio Cerite, “L’Aruspice”, per più di dieci anni. Dal 2001 è stata funzionario del Comune di Roma, per il quale ha ottenuto l’European Computer Driving Licence (ECD), e nel 2006 è stata nominata membro supplente per l’Amministrazione comunale della Commissione Pari Opportunità. Oggi in pensione anticipata, continua a coltivare la sua passione per il giornalismo e la scrittura come figlia d’arte. Suo padre, Sergio Civinini, noto giornalista dell’agroalimentare, scomparso prematuramente, è stato per innumerevoli anni vicepresidente dell’allora Associazione Stampa Agricola, Gruppo di Specializzazione della FNSI, oggi UNARGA.

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