Nel Lazio è Cerveteri la “Città della Cultura” 2020
L’antica cittadina etrusca si aggiudica il titolo per tutto il 2020 insieme a Santa Marinella, Tolfa e Allumiere, con il progetto “Civitart-Etruria Meridionale”. Previsto uno stanziamento della Regione di 100mila euro. Sabato 15 febbraio la presentazione ufficiale in piazza Santa Maria.
di Barbara Civinini
Con il progetto CivitArt, Cerveteri è stata nominata dalla Regione Lazio Città della cultura 2020. Ha avuto la meglio su altri 23 concorrenti tra comuni, comunità montane e altre formazioni. E’ il terzo anno consecutivo che la Regione conferisce questo titolo in continuità con le iniziative nazionali ed europee. Un’azione che mira a stimolare la crescita economica attraverso la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici con lo stanziamento di un contributo di 100mila euro.
Il progetto sarà presentato ufficialmente il 15 febbraio in piazza Santa Maria, a Cerveteri. L’antica cittadina etrusca, Caere Vetus – che quest’anno ha compiuto 15 anni dall’entrata nella lista Patrimonio Mondiale UNESCO – con questo progetto, realizzato insieme a Santa Marinella, Tolfa e Allumiere, ha fatto dell’Etruria Meridionale un vero e proprio marchio.
Del resto,i molti eventi estivi, animati da artisti di calibro, hanno dimostrato che possono essere veramente un’occasione per valorizzare le tante aree archeologiche e di rilevanza artistica del litorale pyrgense. L’obiettivo di CivitArt, presentato dai quattro piccoli comuni – di cui Cerveteri è capofila – è proprio quello di ampliare il pubblico della cultura sperimentando nuovi modelli.
Il patrimonio storico e artistico diventa dunque un valore sociale e un’opportunità di sviluppo economico puntando sulla sua capacità unica di trasmettere bellezza, emozioni e sentimenti positivi capaci di sollecitare un rinnovato desiderio di partecipazione.
La cultura – dicono in Regione – deve tornare a far parte della vita di tutti i giorni, affinché i cittadini siano protagonisti di uno sviluppo economico coerente, sostenibile, responsabile e che risponda ai bisogni della collettività. Insomma, si tratta di un progetto che intende fare dell’identità del proprio territorio una vera e propria garanzia di qualità culturale, promuovendo un percorso di mentoring e di condivisione con i cittadini, definito di “accensione civica”.
Un’idea molto apprezzata dall’ente regionale, che ha manifestato soddisfazione e grande attesa per le fasi attuative del progetto. “Una sfida stimolante – ha affermato il sindaco, Alessio Pascucci – che rappresenta una grande svolta per la nostra città. Questi due anni stanno segnando un passo storico per lo sviluppo culturale di Cerveteri, ospitando grandi eventi e andando a rappresentare il punto centrale della cultura e dell’intrattenimento non solo del Lazio ma di tutto il Centro Italia”.
Per scoprire le meraviglie di questo antico e splendido territorio è possibile consultare le pagine social che sono state pubblicate su Facebook e su Istagram, oppure il sito dedicato all’indirizzo: www.cittadellacultura2020.it. Ma dietro l’angolo c’è già una nuova sfida per Cerveteri: diventare Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2021. I dossier di candidatura devono essere presentati entro il 2 marzo. Entro il 30 aprile saranno selezionati i 10 progetti finalisti. Solo ai primi di giugno sapremo chi ha superato l’audizione.